Il ciliegio del nonno.

La fortuna di abitare in campagna, è soprattutto di poter godere dei propri frutti o di quelli del nonno.

Questo è il ciliegio di mio suocero, nel corso degli anni ha dato molte soddisfazioni in termini di frutta ma ogni tanto ha mollato il colpo producendo poco o niente.

Anche gli alberi, non si vede ma s'incazzano e per dispetto non fanno frutti.

Il problema maggiore sono gli uccelli maledetti, che non appena vedono le ciliege un pochino rosate, si buttano a capofitto e le beccano tutte, così come molti altri frutti.
Maleducati ingordi, che se ne mangiassero un po lasciandone altre intere uno gliele darebbe anche, ma sti cafoni con le ali le rovinano tutte e non te ne lasciano nemmeno una sana.

Oggi le vedi belle sull'albero e decidi che nel Week end ne raccogli un bel cesto, perché metti che arriva la pioggia forte o la grandine te le rovina tutte, male che vada le lasci maturare sul tavolo della cucina ( quelle che riesci a non mangiarti subito anche se un po asprine ).

Arriva il Week end e quei bastardi hanno già fatto il loro banchetto a spese tue e come se non bastasse, per puro sfregio, pieni satolli del frutto del tuo fantastico giardino, ti cagano tutto il portico facendoti titubare sul fatto che gli pterodattili si siano realmente estinti milioni di anni fa.

Quindi ci si inventa un metodo anti uccello per non farsi fregare la frutta.

Questo è il ciliegio tutto ricoperto di tessuto non tessuto, per poterlo far respirare ed evitare che i maledetti lo attacchino.

Ricordo il primo anno che venni ad abitare a carpiano, venivo dal paese vicino, ma era tutta un'altra cosa, pensavo che le ciliege crescessero nelle cassette e poi le mettessero sugli alberi, scherzo, è una battuta presa in prestito dal film con Adriano Celentano e Renato Pozzetto, dal titolo ' lui è peggio di me '.

Quell'anno, nel momento della raccolta, volli salire io sull'albero visto che non lo avevo mai fatto.

Col cestino in mano mi arrampicai sulla scala e per ogni ciliegia che mettevo nel paniere, almeno due me le mangiavo, con tutto il nocciolo, così da giù non mi beccavano.

A parte i noccioli della pesca e dell'albicocca e delle robe simili, tutti gli altri nocciolini li butto giù assieme al frutto.
Mi viene l'orticaria nel vedere la gente con coltello e forchetta che toglie i semini dall'anguria, io mi mangio tutto quasi fino alla buccia, buttandoci la testa dentro.
Il mango invece no, il nocciolo del mango è leggermente sovradimensionato rispetto alla mia bocca.

Comunque, tornando al povero ciliegio in questione, quest'anno ha regalato un sacco di buoni frutti, anche se nel corso del tempo è stato tagliato di parecchio, perché malato.

La raccolta è andata bene e ci siamo fatti 3 belle scodelle piene zeppe.