I campionati falsati (per davvero) - parte I

in SteemPostItalia4 years ago

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CC0 Creative Commons

In questi giorni, anche se il refrain si ripresenta puntuale ogni anno in primavera, si fa un gran parlare intorno al campionato di Serie A, che travolto come il resto del Paese dall'emergenza corona virus è alle prese con la collocazione delle gare rinviate, tra ipotesi di "porte chiuse" e di collocazione in date che scontentano ora una ora l'altra parte.

"Campionato falsato" è la frase preferita da molti, tifosi, appassionati, ma purtroppo anche addetti ai lavori, che invece di stemperare gli animi in un momento delicato per tutti, preferiscono anteporre il loro interessi personali, con teorie e accuse piuttosto strampalate.

In attesa di comprendere (e lo dico senza alcuna polemica, con la massima sincerità) in che modo uno o più match disputati a distanza di una settimana possano falsare un intero torneo (mi risulta si partirà comunque dallo 0-0), da storico (dilettante) del calcio, mi sono divertito ad effettuare una ricerca sui tornei la cui regolarità sia stata realmente compromessa in passato da avvenimenti o decisioni extra-campo.

In questo articolo pertanto non troverete il goal annullato, il fuorigioco o il mancato cartellino giallo, fatti opinabili e sui quali è impossibile trovare l'unanimità di pensiero, ma la descrizione di eventi che alterarono oltre ogni ragionevole dubbio l'esito di alcuni campionati, falsandone con tutta probabilità l'esito finale.

Se siete pronti, allacciate le cinture, il viaggio è piuttosto lungo... Partiamo!

Campionato 1914-1915

Vincitrice: Genoa

Danneggiate: Lazio, Inter, Torino

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Foto celebrativa del Genoa nominato campione d'Italia, immagine di pubblico dominio

Il 23 maggio 1915, il nostro ambasciatore, Duca Giuseppe Avarna di Gualtieri, consegnò formalmente a Vienna la dichiarazione di guerra italiana all’Impero Austro-Ungarico, interrompendo di fatto il campionato di calcio; a quell'epoca il torneo non era ancora strutturato in un girone unico nazionale, ma in due differenti raggruppamenti, riservati rispettivamente all'alta Italia e al centro-sud, le cui vincitrici avrebbero dovuto disputare una finale per l'assegnazione del titolo.

Al momento della sospensione, alla vigilia dell'ultimo turno, il Genoa risultava primo in classifica, con due punti di vantaggio su Inter e Torino; il calendario avrebbe previsto proprio la sfida tra piemontesi e liguri, con i nerazzurri impegnati nel derby con il Milan ancora teoricamente in grado di raggiungere, anche se in ex-aequo, il primo posto.

Intanto la Lazio, unica qualificata per la finale del girone centro-meridionale a seguito dell'annullamento per irregolarità dell'altra semifinale tra Naples e Internazionale Napoli, attendeva l'evolversi della situazione, pronta a giocarsi le sue chanches nella finalissima nazionale contro una tra Genoa, Torino e Inter.

Gli eventi bellici tuttavia, contrariamente al pensiero dell'epoca che auspicava una rapida conclusione del conflitto, si protrassero fino al Novembre del 1918, lasciando incompiute le utlime fasi di quel torneo; Il Genoa fu dichiarato campione d'Italia in seguito ad una decisione piuttosto singolare della FIGC, in quanto, al momento dello stop, in testa al girone del nord, ritenuto "più competitivo" rispetto a quello meridionale, basandosi sui risultati delle finali degli anni precedenti e sul divario tecnico fin allora evidenziato (in barba ad un dei principi fondamentali dello sport).

Campionato 1924-1925

Vincitrice: Bologna

Danneggiata: Genoa

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Istantanea di Bologna-Genoa 1-2, immagine di pubblico dominio

Prima della doppia finalissima nazionale, dominata dal Bologna nei confronti dei vincitori del torneo centro-meridionale dell'Alba Roma, per decidere la vincitrice del girone del nord ci vollero addirittura cinque finali, macchiate da gravi episodi di antisportività e cronaca.

Se le prime due partite, entrambe vinte 2-1 dalla squadra in trasferta, furono considerate regolari, lo stesso non si potrà dire della successiva serie di spareggi, ognuno viziato da evidenti fatti esterni che inficiarono la regolarità della serie.

Il primo di questi, disputato a Milano, in uno stadio troppo piccolo per contenere la massa di persone accalcata a bordo campo, vide cambiare la propria storia nel secondo tempo, con il Genoa in vantaggio per 2-0: su una conclusione dell'attaccante bolognese Muzzioli il pallone sembrò entrare in rete in maniera piuttosto anomala, forse deviato dalla mano di uno spettatore dietro la porta, o più probabilmente dopo un rimbalzo fuori dal campo; l'arbitrò inizialmente assegnò un calcio d'angolo al Bologna, ma la feroce reazione dei tifosi emiliani, che invasero il campo minacciando pesantemente il direttore di gara, lo convinse, per motivi di ordine pubblico, a convalidare la rete.
La gara terminò in un pareggio, ma il Genoa, ritenendosi danneggiato, si rifiutò di disputare i supplementari.

Entrambe le squadre pretesero l'assegnazione della vittoria, una per la convalida del goal palesemente irregolare e convalidato solo per calmare la folla, l'altra per il ritiro degli avversari, e la federazione decise salomonicamente di disputare un ulteriore match di spareggio, da disputarsi a Torino in uno stadio presidiato dalle forze di polizia.

La partita si concluse sull' 1-1, dopo i tempi supplementari, ma i gravi incidenti si verificarono questa volta alla stazione di Porta Nuova nel momento in cui le due tifoserie vennero a contatto: le cronache dell'epoca parlano di diversi colpi di rivoltella sparati dai sostenitori felsinei nei confronti dei rivali, rei di averli provocati fina dal momento dei primi contatti.

Ne seguì una nuova fase di caos istituzionale, con i dirigenti della federazione intenti a minacciare la società emiliana di squalifica qualora non avesse individuato e consegnato alle autorità i responsabili della sparatoria, e il Bologna pronto ad avversare con tutte le proprie forze il provvedimento, scatenando anche manifestazioni rabbiose di protesta in città.

Per evitare nuovi incidenti si decise pertanto, dopo quasi un mese, di disputare un'ulteriore partita finale, questa volta nei pressi di Milano, a porte chiuse e all'eufemisticamente insolito orario delle 7 di mattina, risolta agevolmente in favore del Bologna.

Campionato 1926-1927

Vincitrice: nessuno

Danneggiate: Torino, Bologna

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Il Torino, campione d'Italia sul campo, privato del titolo. Immagine di pubblico dominio

Con i primi interventi del regime fascista nel mondo dello sport, il campionato di calcio fu riformato a partire proprio dalla stagione in questione, con il superamento della distinzione nord/centro sud, e l'istituzione di due gironi nazionali, che avrebbero qualificato le prime tre al torneo finale di sei squadre.

Al termine di un girone molto equilibrato il Torino prevalse sul Bologna di due punti, ma pochi mesi dopo il successo finale, ai granata venne revocato il titolo, in quanto un proprio consigliere, Guido Nani, fu accusato di aver pagato il calciatore juventino Allemandi (25000 lire) per agevolare la vittoria del Torino nel derby con i bianconeri.

La vicenda non fu mai chiarita del tutto e venne alla luce grazie al giornalista Renato Ferminelli, che annunciò di aver udito un collquio tra i dirigenti granata e il giocatore juventino, nel quale i primi si rifiutavano di versare le restanti 10000 lire pattuite a causa del comportamento di Allemandi, che contrariamente a quanto pattuito si rivelò uno dei migliori in campo nella stracittadina.

Il Torino, dichiaratosi estraneo alla vicenda, sostenne che il reportage fosse una invenzione dello stesso giornalista, col dente avvelenato per l'accredito stagionale negato dal club sabaudo, ma la commissione d'inchiesta della FIGC, presieduta dal presidente, gerarca fascista, nonché podestà della città di Bologna, Leandro Arpinati, stabilì che oltre al derby torinese altre partite dello stesso campionato venenro truccate, decretando pertando la nullità del torneo e la non assegnazione dello scudetto.

Continua...

Nella parte II...

  • Serie A 1941-1942 (Vincitrice: Roma. Danneggiata: Torino)
  • Serie A 1999-2000 (Vincitrice: Lazio. Danneggiata: Juventus)
  • Serie A 2000 -2001 (Vincitrice: Roma. Danneggiata: Juventus)
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 4 years ago 

Serie A 2000 -2001 (Vincitrice: Roma. Danneggiata: Juventus)

WHAT?? :O

ahahaha, e aspetta boss, non farmi spoilerare, anche se dovresti conoscere i motivi ;D

 4 years ago 

Eh vabbé...Van der Sar XD

Si beh, quello era un vero bidone...

 4 years ago 

@tipu curate

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