THE CAGE

Questo mio post è mi fa tornare col pensiero ad un mio contributo di due anni fa, in quel caso parlavo di una panchina, che racconta le storie di una vita, di chi le utilizzate per riposarsi, per osservare un panorama, per parlare con altre persone.
In questo periodo in cui siamo tutti chiusi nelle nostre abitazioni per l’emergenza da coronavirus, con la primavera che avanza, e quindi la rinascita della natura, la voglia di uscire con il richiamo del sole, dei colori, dei profumi, dell’aria frizzante, siamo costretti a rimanere nelle nostre abitazioni, come in gabbia.

Cari steemiani, non vediamo questa gabbia come una reclusione, ma come una protezione, per noi, quindi in senso egoistico, e per gli altri, quindi in senso altruistico.
La sfida è dal duplice valore, proprio perché all’interno delle nostre gabbie in un periodo di richiamo all’uscita, possiamo salvare vite umane. Chi l’avrebbe mai detto, stando a casa salviamo vite umane. E’ meraviglioso quello che possiamo fare, con un piccolo sacrificio.
Teniamo duro, ai nostri nonni era stato chiesto di andare al fronte durante la guerra, a noi di rimanere in casa. Riteniamoci molto fortunati, significa che l’umanità ha fatto dei progressi in questi decenni.
E così la gabbia, l’inferriata, diventa testimone del nostre desiderio ad uscire, a scoprire il mondo con occhi nuovi, come non lo conoscessimo, o come fosse davvero cambiato, in meglio, in peggio? Tendenzialmente l’uomo progredisce, quindi mi auguro il cambio sia in meglio.
Insieme ma distanti, ne usciremo migliori di prima.

Immagine di mia proprietà. Se trovi interessante questo post, seguimi :) Mille Grazie per l'attenzione da @dudithedoctor