Il porticciolo e le barche … da vicino

in #fotografia6 years ago (edited)

Una proposta fotografica alternativa (Piace a tanti fotografare i natanti!)

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Così come esistono argomenti di conversazione particolarmente ostici per coloro che non sono competenti della materia, allo stesso modo ci sono dei soggetti che difficilmente risultano interessanti se fotografati da chi non li conosce bene. Ma, mentre un “profano” si guarda bene da intervenire nell'animato dibattito tra, per esempio, due ingegneri aerospaziali, chiunque pretende di fotografare la Luna, le stelle ed improbabili dischi volanti realizzando delle foto-ricordo simpatiche, ma assolutamente insignificanti da un punto di vista “informativo”. La medesima considerazione vale anche per molti sport, per i fiori e per certi ambienti naturali.

L'approccio sia di un principiante che di un fotoamatore con qualsiasi molo destinato a fornire un comodo approdo per le imbarcazioni, dipende dalla sua familiarità con il mare, la costa e la navigazione. Da un lato si trova chi fotografa con grande meraviglia una disordinata fila di scafi e nel contempo prova ad arricchire anche il proprio vocabolario attraverso la rappresentazione delle bitte, delle cime e delle chiglie appena scoperte. All'estremità opposta, invece, si incontrano coloro che frequentano quotidianamente lo scalo marittimo o che addirittura abitano la caratteristica borgata marinara. Si ritengono dei “lupi di mare” e fotografano regolarmente lo stesso panorama pensando che il leggero alito di vento proveniente da una direzione piuttosto che da un'altra sia percepibile anche da chi osserverà la loro foto.
Le immagini realizzate da entrambe queste tipologie di occasionali fotografi avrà in comune la capacità di comunicare una insostenibile noia, ma ciononostante i loro autori si ostineranno a proporne la visione anche attraverso il web.

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I porti sono molto differenti tra loro. Quelli destinati alle imbarcazioni da diporto sono estremamente puliti e frequentati abitualmente da chi nella navigazione trova un sano divertimento, uno svago che, sebbene costoso, consente loro di praticare la propria passione per il mare. Gli ambienti in cui approdano i pescherecci sono quasi sempre disordinati e maleodoranti, frequentati da marinai, mercanti e famelici stormi di gabbiani che trovano sempre una abbondante quantità di cibo.
Alle barche dei pescatori viene solitamente dato un nome femminile comune alla famiglia del proprietario oppure quello del padre che ha fatto per tutta la vita l'imprenditore ittico. In altri casi, invece, i marinai “battezzano” i natanti col nome di una santa o di un santo al quale sono devoti. Le figure dipinte sullo scafo hanno un evidente valenza apotropaica ed il compito di difendere l'equipaggio dalle insidie del mare.
Scattando le fotografie dei riflessi sull'acqua, dei dettagli o solo di alcune parti limitate delle barche, proviamo astutamente a non rivelare la nostra incompetenza o il nostro stupore. Si tratta di un semplice, ma efficace escamotage per esaltare soltanto la forma e i colori particolarmente intensi degli antichi mezzi di trasporto a bordo dei quali si svolge un lavoro faticoso.

Siamo ingenuamente portati a credere che per mantenere sgargianti i colori delle barche, esposte continuamente al sole e alla salsedine, occorra dipingerle ad ogni cambio di stagione. Eppure, una volta, un pescatore intento nella manutenzione della propria imbarcazione, mi ha assicurato che è sufficiente ridare la tinta una volta all'anno a quei “legni” policromi simili a grandi bandiere galleggianti.

Testo e fotografie di @adinapoli (s)
Le fotografie, realizzate con diversi dispositivi, sono di proprietà dell'autore.

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Complimenti!!! degli scatti assolutamente degni di nota! Una scelta della luce piu che azzeccata in ogni foto! sei veramente bravo!

Belle davvero!

belle foto, complimenti!

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