IPA: Indian Pale Ale

in #food6 years ago

Sono passate alcune settimane dal mio ultimo post riguardante la birra, ma come molti miei lettori sapranno, sono un grande amante di questa bevanda e non parlarne sul mio account, un po' mi mancava.
Ed è per questo motivo che oggi torno proprio a fare quello che mi piace: raccontare le tipologie di birre che possono essere acquistate, ma soprattutto degustate.
Infatti dopo aver celebrato le le birre di frumento e le birre porter, quest'oggi è il turno di un'altra tipologia, divenuta molto famosa grazie al suo gusto unico e soprattutto per la sua storia.
Sto parlando delle IPA, le Indian Pale Ale.

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CC3 Creative Commons

Grazie al clima temperato, il Regno Unito produce una grande varietà di birre adatte alle diverse stagioni. Molti microbirrifici artigianali ed alcuni dei maggiori produttori creano birre differenti a seconda del periodo dell'anno. Una linea guida comune per ogni produttore di birra rimane comunque proprio questo stile di birra: le IPA infatti sono un tipo di bevanda che da sempre è sinonimo di qualità e di Made in England ed è molto amata dai consumatori di tutto il mondo.
La loro origine storica risale al periodo del colonialismo, in cui l'Impero Britannico aveva esteso i suoi domini all'intero globo: la grande tradizione birraia era ormai profondamente radicata nei Paesi anglo-sassoni ed anche i coloni in giro per il mondo necessitavano e richiedevano di voler consumare la birra anche lontano dalla città di origine. Le rotte navali molto trafficate e battute soprattutto da mercantili erano il mezzo migliore per trasportare direttamente presso le colonie grandi quatitativi di birra. Il desideri vennero quindi soddisfatti e fu data loro la possibilità poter apprezzare una bevanda "dal sapore di casa", potendosi sentire quasi come sulla riva del Tamigi.
Il problema maggiore però in quegli anni erano i lunghi tempi di viaggio che le navi impiegavano per raggiungere la destinazione nelle traversate oceaniche: durante questo lungo periodo era necessario che la birra non perdesse i suoi aromi ed allo stesso tempo non andasse a male. Si necessitava quindi di un conservante da aggiungere alla bevanda; la soluzione era già tra gli ingredienti impiegati: la birra infatti presenta essenzialmente solo pochi ingredienti, quali acqua, lievito, orzo e lievito. Quest'ultimo ha la grandissima proprietà di essere anche un conservante naturale che garantiva, insieme agli zuccheri ed all'alcool, la conservazione ottimale della bevanda, impedendone così il deperimento naturale.
Aumentando proporzionalmente ed in modo bilanciato, anche a livello di gusto, i quantitativi di lievito, la birra riusciva in questo modo a raggiungere anche le colonie più lontane dal Regno Unito: l'India, una dei più famosi territori conquistati nel periodo del colonialismo e reso ancora più celebre nella seconda metà del '900 per la sua indipendenza legata alla figura di Gandhi, è lo Stato che ha dato il nome a questa tipologia di birra. Erano moltissimi infatti i coloni inglesi che abitavano qui e che gradivano moltissimo poter sorseggiare una birra "inglese-originale" nelle terre indiane.
I mercati nelle colonie assorbirono immediatamente questo tipo di bevanda: la motivazione era essenzialmente attribuibile al fatto che avesse un tenore alcolico elevato e dal sapore forte: la reale e giusta combinazione di un'alto grado di alcool e abbondanti quantitativi di luppolo. Quest'ingrediente infatti, oltre ad essere un grande conservante, era anche l'elemento che dava grandi odori e profumi alla birra, rendendola quindi unica nel suo genere.

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CC0 Creative Commons

Probabilmente le Indian Pale Ale sono ad oggi la tipologia di birra più diffusa al mondo: a livello artigianale ogni birrificio, anche di piccole dimensione, ha tra le sue varianti questo tipo di birra nella propria carta. Il gusto è molto particolare e molto spesso viene riconosciuta per il suo sapore "amaro". Ed in effetti questa è la verità, in quanto tale gusto è tipico del luppolo, che, come abbiamo sottolineato sopra, in questa bevanda è dominante per gusto e per presenza. Tanto da renderla "unica".
Si tratta di una Ale, ovvero una birra ad alta fermentazione: solitamente (come abbiamo descritto in questo post) i lieviti di questa tipologia di bevanda si attivano in un intervallo di temperatura che oscilla tra i 18°C ed i 23°C. Ciò che ne deriva è un gusto molto più deciso, persistente e forte.
Oggi il grado alcolemico delle IPA è molto più basso e la combinazioni di uno o più luppoli è frutto di una lunga serie di esperimenti, in cui le variabili sono moltissime: basti pensare anche ai tempi di infusione dei luppoli, il momento in cui si inoculano, oltre alla tipologia.
Con gli anni sono nate anche varie alternative alle IPA: rimanendo in ambito Pale Ale sono nate le APA, ovvero le American Pale Ale, il cui gusto tende più al dolciastro. Questo risultato, molto apprezzato negli Stati Uniti, lo si ottiene selezionando con attenzione i luppoli e la tipologia di orzo impiegato.

Lascio qui di seguito una ricetta che insieme ad alcuni mie amici siamo soliti seguire quando vogliamo produrre una birra IPA: si ottengono 25 litri di una birra corposa ed una percentuale di alcool del 6%. Abbiamo notato come il gusto migliori nettamente se dopo l'imbottigliamento trascorrono circa 2-3 mesi prima del consumo.

Estratto di malto e malto in grani
4.5Kg di estratto di malto chiaro di prima qualità
250g di malto Crystal macinato
Luppolo da amaro
100g di luppolo Challenger
Luppolo da aroma
50g di luppolo Cascade

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Non amo le IPA, sono un estimatore delle trappiste. I miei amici hanno provato più volte a convincermi.....ma, nulla, non ci sono riusciti.
Bel post

Effettivamente anche io sono un amante di quelle birre dolci tipicamente belghe. Le IPA hanno un gusto amaro che a non tutti possono piacere e quindi ti capisco pienamente.
Un saluto Tommaso 😊👋

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Ogni tanto ritorni su questa che è molto di più di una passione per te, la birra, dimostrando sempre competenza, padronanza e grande conoscenza di questa materia, bravo@moncia90

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Cerco sempre di raccontare quel che mi piace: la birra è sempre una tematica che mi appassiona molto e di cui però raccontare molto.
Grazie Mad!

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