WEEKLY FOCUS 12/24

in #focus4 months ago

WEEKLY FOCUS 12/24

I prezzi scendono: davvero ci stupisce?

In una situazione di iper estensione, non potevamo che aspettarci un ritracciamento. Questo non è male e non è anomalo, ma chi non è avvezzo alla volatilità crypto si demoralizza.

🐋 Whale Weekend News

Mettiamo da parte i prezzi e guardiamo il panorama generale crypto. Prova a non essere bullish, se ci riesci!

📈 Analisi On Chain

Analizziamo bitcoin da un altro punto di vista: come si comportano i nuovi arrivati istituzionali?

📊 Market Recap

Ormai abbiamo talmente tante shitcoin da farci un album. Ed ecco il Book of Meme: +170%.

💬 Best X Threads

Ma gli airdrop valgono davvero il tempo che ci dedichiamo? O sono solo una vana speranza di ottenere token da x100?

Whale Weekend News

Se in alta stagione il prezzo da pagare è troppo alto, nessuno ci obbliga ad andare in vacanza ad agosto, se ne abbiamo la possibilità. Ma spieghiamoci meglio. Il mercato crypto è come una spiaggia di Sardegna: quando si fa estate, e quando i prezzi salgono, si riempie che quasi non si riesce a camminare. Ma i local sanno benissimo che a fine maggio si sta una meraviglia.

È così anche il mercato crypto, ma grazie alla nostra Whale Weekend potremo non fare i “turisti delle criptovalute”, per non “rosicare” quando i prezzi vanno in alto e potevamo comprare di più, e per non spaventarci quando ci troviamo davanti al “dump” di turno.

Evidentemente, i nuovi arrivati in questo ciclo non avevano ancora provato il vero gusto della volatilità di Bitcoin, che alla sua prima correzione dopo settimane di rialzo ne ha dato un primo assaggio. In un momento, Bitcoin che torna a sfiorare i 60mila dollari, ETH in calo di più del 10%, le altcoin del 20-30%, e il floor price degli NFT a picco del 30% in media. Peggio ancora per le memecoin, crollate con percentuali tra il 30 e il 40%.

Scared Horror GIF

Giphy

Un mare rosso per tutto il mercato, insomma, la cui correzione ribassista è stata però inquadrata dai più come “fisiologica” dopo settimane di costante rialzo. A pesare, in questo senso, sembra essere stata proprio l’inesperienza del nuovo pubblico retail, tornato a ripopolare la community crypto.

I dati sono l’unico appiglio a cui affidarsi in queste situazioni. E, a conti fatti, non sembrano essere negativi. Gli ETF hanno effettivamente registrato degli outflow non indifferenti negli ultimi giorni, soprattutto lato GBTC, ma è la prima volta dopo settimane di record inanellati uno dopo l’altro. E se si volesse guardare il bicchiere mezzo pieno, si potrebbe addirittura celebrare il record dei volumi registrati dagli ETF proprio grazie all’aumento degli outflow.

Su Bitcoin, soprattutto, il pessimismo non sembra trovare casa, e non solo per la ripresa immediata di BTC post-FOMC. Quando sono gli istituzionali ad essere bullish, non si capisce perché non dovrebbe esserlo anche la community. Bernstein, per esempio, non solo ha avvisato dell’opportunità di acquisto aperta da questa correzione da BTC, ma ha addirittura alzato le proprie aspettative rispetto al prezzo raggiungibile dalla prima criptovaluta post-halving a 90mila dollari.

Stesso ragionamento per Ethereum. Le voci su una rinnovata campagna anti-crypto della SEC nei confronti di ETH non fanno certo bene all’ecosistema. Ma è poca roba se si compara ai primi risultati dell’integrazione di Dencun, e a una narrativa ETF continuamente ravvivata da realtà come Fidelity o BlackRock.

Semmai, la vera preoccupazione di Ethereum potrebbe essere in casa (checché ne dica Arthur Hayes), con Solana ormai centro delle attività del pubblico retail. I dex dell’ecosistema SOL registrano da giorni volumi più alti di quelli su ETH, per uno scenario che potrebbe non dipendere più dalle sole memecoin.

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