American Sniper: analisi del cinema e del patriottismo guerrafondaio americano

in #film7 years ago

fb_share.jpg
(immagine da /www.americansnipermovie.com/images/fb_share.jpg)

Ieri sera ero indeciso su che film vedermi. Sono malato di cinema, ma mi alterno tra film demenziali e filmoni. Dipende lo stato d'animo.
Nella lista di circa 120 film da vedere, quasi tutti di fantascienza, non ne trovavo nessuno veramente interessante per la serata. Alla fine erano rimasti in lizza due soltanto: "l'alba dei morti dementi" e "american sniper".
E me li sono visti entrambi.
Ma quello di cui voglio parlare è il secondo, perchè nonostante sia un film davvero ben fatto, e anche molto introspettivo, presenta la solita nota americana hollywoodiana: i buoni siamo noi.

TRAMA ( occhio spoiler)

Il film altro non è che la resa cinematografica del libro "American Sniper", scritto da Chris Kyle, al ritorno dall'ultima missione in Iraq. Chris Kyle era che un ragazzo del Texas che decise di arruolarsi nei Navy Seal, corpo d'elitè della Marina degli Stati Uniti, dopo aver visto gli attentati dell'11 settembre. Il film ripercorre tutta la sua esperienza, che lo porterà a diventare il cecchino più letale di tutta la storia degli Stati Uniti. Ma non è un film di guerra: Clint Eastwood, regista del film, ci tiene a sottolineare tutti i disagi psicologici, e le mutilazioni, che i soldati americani subiscono in Iraq, e traccia un profilo psicologico degli effetti della guerra, ma solo sugli americani.
Il film, come nella realtà, si conclude con la morte del buon Chris, ucciso da un ex marines che stava aiutando a ritornare alla vita quotidiana. Un paradosso.

ATTORI

Bradley Cooper è l'attore scelto per impersonare Chris Kyle. La scelta è ottima, in quanto è perfettamente capace di calarsi nel ruolo e rendere al meglio.

20-chris-kyle-bradley-cooper.w529.h352.jpg
(foto da pixel.nymag.com)

Come potete vedere dalla foto la somiglianza c'è, ma già dallo sguardo qualcosa trapela. Nel film Bradley Cooper fa trapelare tutta la difficoltà nell'uccidere una persona. Sopratutto bambini. C'è una forte umanità, cosa che non si riscontra nel suo alter ego reale.
Nel libro "American Sniper", Cris Kyle si lamenta di come sia stato dimenticato un "eroe" americano. Parla della difficoltà di rimanere accanto alla moglie ed i figli per diventare un buon padre e buon marito. Si esalta nel raccontare il numero di uccisioni fatte, portandole dal numero di 160 fornito dalla Marina Americana ad addirittura 250.
Nel film Kyle si vergogna di questo. Parla di aver solo salvato i suoi compagni. Nel libro la posizione è diversa: Kyle ama il suo lavoro, vuole tornare in Iraq e continuare il suo percorso.
Bradley Cooper quindi è fin troppo bravo ad ammorbidire il suo alter ego reale, e crearne un perfetto doppione cinematografico più appetibile a tutti.

REGIA

366587.jpg
(foto da allocine.fr)

Il buon vecchio Clint è bravo come regista. Molto bravo.
Grande suspance, ottima scelta di punti di ripresa. Le immagini dall'alto con gli spostamenti delle pattuglie sono geniali, come se si stesse guardando la scena da un caccia bombardiere.
La resa cinematografica è perfetta. La tensione è alta, e viene interrotta di colpo, come succede in guerra, dal primo colpo di fucile o pistola.
Poco da dire, a livello tecnico e di regia è fantastico.

CRITICA

E veniamo al punto dolente. Cris Kyle è un eroe o un assassino?

image.jpg
(foto da www.gettyimages.it)

Cerchiamo di capirci.
Un soldato è un soldato. Va in guerra. Uccide.
Se sei bravo uccidi tanto.
Sei un soldato. Forse un eroe dal punto di vista dei non uccisi e del tuo popolo.
Ma si può fare un film di questo livello, senza bilanciare i due punti di vista che ogni guerra ha?
Nel film si parla di Bin Laden, dei terroristi, dei cattivoni islamici, ma fermiamoci un attimo a pensare: siamo in Iraq, a casa degli iracheni, e i cattivi sono loro che difendono i loro territori dall'invasione americana che cerca Bin Laden (e sappiamo tutti poi come è finita, Bin laden è stato ucciso da non si sa chi, non si sa come, e non è interessato granchè a nessuno).
Non c'è nessun riferimento all'orrore della guerra, se non quando uccide una donna ed un bambino, ma anche in questi due episodi la volontà di Eastwood non è quella di critica nei confronti della guerra, ma è un tentativo di indorare la pillola: Cris non è cattivo, Cris uccide per evitare altre uccisioni.
Questo modo di fare cinema a me non piace.
Se un regista di quel calibro, che non ha bisogno di fare soldi o accattivarsi la critica, crea un film di questo livello, e anzichè parlare del vero Cris Kyle, una macchina da guerra, lo umanizza per renderlo cinematografico senza benchè minimamente affrontare la questione "chi è il vero cattivo", o perlomeno analizzare il fatto che gli americani erano in Iraq come invasori, e che quindi era normale una reazione della popolazione, per me è un grande errore.
Questa era una occasione per sollevare coscienze: umanizzare Cris Kyle poteva sfociare in domande quali "ma perchè uccidere un iracheno che sta solo difendendo la sua casa?".
E invece no. Cris Kyle è un eroe che combatte per salvare i suoi amici dai "bastardi" terroristi, ribattezzati più volte "animali".
Già.
La storia viene scritta dai vinti dopotutto. Viene ancora raccontato che gli Americani hanno salvato l'europa dal nazismo, senza dimenticarsi che il nazismo era già in caduta libera, e che una volta finita la guerra gli americani hanno ricevuto i migliori privilegi, tra cui il diritto di veto nelle assemblee dell'Onu e della Nato. Cosa che li autorizza a fare guerre un pò ovunque. Vietnam, Iraq, Afganistan, Kosovo, Libano sono alcune delle più famose. Esportano democrazia a suon di morti.
La storia del più grande cecchino della storia degli stati uniti è diventata allo stesso modo la storia di un eroe.
E gli iracheni dei semplici bersagli con la funzione di dimostrarlo.
Facile fare film così. Facile raccontare le storie così.

"C'era una volta un lupo cattivo" di solito si raccontava ai bambini. Peccato che di cattivo il lupo non aveva proprio nulla.

Sort:  

Anche a me non è piaciuto in quanto troppo patriottico, fatto bene niente da dire su quello... però le scene in cui lui chiama la moglie col satellitare mentre gli sparano addosso le ho trovate un po' assurde..

si quello pure a me. Dubito sia realmente accaduto!

Bel post, complimenti, molto interessante il tuo punto di vista e sono del tutto d'accordo.

This post has been ranked within the top 50 most undervalued posts in the first half of Sep 30. We estimate that this post is undervalued by $27.06 as compared to a scenario in which every voter had an equal say.

See the full rankings and details in The Daily Tribune: Sep 30 - Part I. You can also read about some of our methodology, data analysis and technical details in our initial post.

If you are the author and would prefer not to receive these comments, simply reply "Stop" to this comment.

Bella la tua frase finale. Per il resto, sono americanate

Grazie nicola!

Coin Marketplace

STEEM 0.16
TRX 0.15
JST 0.029
BTC 55747.11
ETH 2323.34
USDT 1.00
SBD 2.34