Alice e Nicholas

Anni 50 del 2000. Alcuni magnati, investitori di successo e ricchi ereditieri si sentono molto preoccupati dalle crescenti imposte e regolamentazioni del mercato in diverse parti del mondo. Falliscono nell’influenzare la politica di alcuni dei loro paesi tramite donazioni, a causa di una intercettazione accidentale di un un gruppo di amici giovanotti. Decidono di crearsi uno stato in un territorio dove la legge internazionale non può arrivare. Nasce l’isola galleggiante di Freeland.

Freeland vuole rappresentare la terra del laissez-faire ma senza scambi commerciali con il resto del mondo, per evitare vincoli non commerciali al libero scambio. Niente imposte sul reddito, niente tasse. Quasi completa deregolamentazione del mercato. Esiste un minimo di corpo giuridico. Niente presidenti, vice-presidenti, controllori e controllori dei controllori. Solo uomini e il mercato.
Lo scheletro dell’isola viene completato in meno di due decenni. I primi residenti sono stati scelti a mano dai fondatori. L’isola espandibile può già contare milioni di selezionati.

Antefatto

Delle condizioni politico-economico-sociali hanno portato alla procrastinazione di soluzioni radicali per i cambiamenti climatici, facendo esplodere ulteriormente la mobilità di persone fra vari stati, oltre a rendere inabitabili varie aree del globo. Anche il tasso di mortalità risulta aumentato a causa di patologie respiratorie, disastri naturali (pur se li prevedevano maggiormente rispetto oggi), conflitti causati dalla limitatezza di risorse di base (acqua, cibo, etc.) in aree particolarmente povere, etc.
Così come si valutano maggiormente delle leggi subito dopo dei disastri, le ricette radicali contro il cambiamento climatico globale sono arrivate prima di tutto da paesi che hanno contributo di meno al fenomeno, poi dagli altri, a causa di alcune migliaia di morti causati da un disastro naturale in occidente. Ogni paese ha adottato grosso modo una strategia diversa dagli altri, specie agli inizi. La vicinanza territoriale ha significato più somiglianza di ingredienti nella ricetta.
In genere quasi tutti i paesi hanno scelto di scoraggiare fortemente i consumi, per ripristinare l’equilibrio di questi in funzione della rigenerazione naturale di alcune risorse o di renderle più disponibili per le generazioni future.
I fondatori di Freeland non volevano niente di tutto ciò.

L’incompatibilità dei due tipi di amministrazione

Mentre Freeland forniva terreno fertile per la maggior parte delle nuove aziende, alcune persone con certe ambizioni imprenditoriali si trasferivano in quella terra di opportunità. La presenza di centri di accelerazione per le imprese favoriva la mobilità e quindi nuovi residenti.
Il resto del mondo, il blocco Nicholas, si divideva fra chi principalmente limitava i consumi e chi riceveva l’influenza dall’isola artificiale, con l’ambizione politica di riprodurre sulla terra ferma l’esperimento di Freeland.
Freeland e il suo blocco di influenza, denominato Alice, avevano un impatto sulla biosfera terrestre che tendeva ad annullare gli sforzi del resto del mondo. Così come nei bagni pubblici basta 1 persona su 1000 utilizzatori per rendere il posto uno schifo, la Terra si trovava in una condizione del genere, aggravata anche dalle scelte del passato.

Le differenze all’interno del blocco Nicholas

I pezzi di mondo che hanno scelto una disperata riduzione dei consumi, come già detto avevano vari approcci. Qualcuno scoraggiava fortemente i consumi dei più ricchi, altri hanno scelto di adottare una economia pianificata con democrazia della produzione, altri tassavano in vari modi i vari processi produttivi, altri hanno fatto un mix degli ingredienti precedenti, etc.
Il Nord Europa si considera il pioniere della sensibilità, anticipando varie strategie radicali prima degli anni 50 del 2000.

Dubbi accademici-umani

Dei ricercatori del blocco Nicholas hanno revisionato una serie di studi sul come diminuire ulteriormente l’impatto degli umani sull’ecosistema terrestre, senza abbassare il tenore di vita del blocco di appartenenza. Considerando che il blocco Alice ha un impatto sull’ambiente svariate volte superiore rispetto a quello Nicholas, nonostante i dati frammentati di quell’area, il senso dell’efficienza suggerisce di agire su quell’area.
Come? Esistono vari modi. Ma la revisione non si focalizzava su questi aspetti.
A monte i fondatori di Freeland già sapevano che gli scambi commerciali potevano alterare quel tipo di amministrazione basata sul mercato, quindi hanno eliminato questo rischio al prezzo del libero scambio. Le sanzioni si baserebbero sul nulla.
La diplomazia? Freeland non ha governo, solo uomini che operano in un mercato. Non ha ambasciate. Però ha l’accesso ad internet. Parlare con ogni abitante richiede anni. Parlarne su internet potrebbe rafforzare l’ideale dell’isola e della sua area di influenza.
L’intervento militare? Freeland non ha un esercito organizzato, solo uomini che possono difendersi con i mezzi che il mercato offre. Alcuni gruppi del blocco Nicholas spingono per questa opzione, dimenticandosi momentaneamente dell’effetto che questo potrebbe avere sull’organizzazione dell’altro blocco. Inoltre, quando uccidere degli uomini può salvare la vita a più uomini? Come giustificare l’atto alle generazioni successive, ammesso che potranno esistere grazie all’atto? I superstiti fra le vittime come potrebbero interpretare la cosa, a distanza di generazioni?
Il gruppo, pur se in minoranza, rispondeva tramite l’esempio delle due bombe nucleari utilizzati oltre un secolo prima, nella seconda guerra mondiale.

Note

Il racconto contiene vari riferimenti non casuali, di varia natura, e giochi di parole. Lo so, scrivendo questo si perde un po’ di poesia. Magari in futuro deciderò di ampliarlo in una novella.

Gara

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