Troppa "tennologia"

Ieri dovevo andare in ufficio postale, che sappiamo essere una scocciatura. Non ci vado da un sacco di tempo, perché grazie alla tecnologia si riesce a fare sostanzialmente il 90% delle operazioni da casa, senza doversi muovere, affrontare file eccetera.

Certo è che questo "evento" è stato strano e per certi versi inquietante. Come detto non ci vado da tempo, ad occhio più di un anno sicuro. Per cui "googlo" l'ufficio postale per essere sicuro che il pomeriggio fosse aperto. E Google risponde... pure troppo. A parte far vedere se in quel preciso momento l'ufficio sia affollato o meno, sopra una media che si è calcolato da solo, tema che per altro avevo già trattato in passato. Una scritta poco sopra dice "hai visitato l'ultima volta questo luogo 3 anni fa"... ehm.. ok..

Praticamente quelli di Google sanno più del sottoscritto, quando il sottoscritto ha visitato un certo luogo...

Image by Daria Nepriakhina from Pixabay

Vabbè, siccome Google dice che l'ufficio in quel momento non ha troppa gente, mi reco li. In effetti non c'è molta gente. Mi avvicino al totem per prendere il biglietto e parte la figuraccia di quello vecchio e rincoglionito che dinnanzi a qualche diavoleria elettronica rimane imbambolato. Che poi sei l'ultimo che è entrato e tutti ti scrutano come fosse un reality show. In realtà il totem mi ha colto di sorpresa, l'ultima volta aveva un touch screen dove scegliere il tipo di operazione che si voleva fare. Qui c'è solo un tasto a video, ma di lato alcune indicazioni che invitano a passare il bancomat o la postepay nel caso si sia correntisti.

Tecnologicamente non sono sorpreso, lo sono perché non me l'aspettavo, ad ogni modo faccio passare sul lettore NFC la carta, esce il tagliandino di carta e qui la seconda sorpresa. Non realizzo nemmeno di leggere il mio numero che "beeep" ti appare sul tabellone digitale. E rimango due volte spiazzato, perché non mi aspettavano di vedere il numero, in fondo li c'era gente prima di me. Ma poi di solito in quel frangente hai tempo di realizzare come/dove sono composti gli sportelli (di solito hanno specifiche funzioni) e dove quasi sicuramente chiameranno il tuo numero.

Arrivo davanti al tabellone come un ebete e confondo il numero dello sportello con quello dello chiamata. Il tizio dall'altro lato mi vede mezzo rintronato e mi fa "è lei Tosolini?" Per un attimo mi sono sentito dentro un film di Fantozzi.

Ma cos... escluso che il tizio mi conosca, ma in quello realizzo che il sistema NFC non solo serviva a verificare che la richiesta venisse da uno che per davvero era correntista.
Infatti immagino che siccome serviva a velocizzare la fila più di qualcuno "barava" spacciando un errore in buona fede "ah ho sbagliato pulsante". Dovendo far passare la tessera l'errore non può verificarsi, ma in questo caso si riconosce in anticipo chi è il correntista, e probabilmente anche un livello di appartenenza, ad esempio un correntista business quasi sicuro scavalca uno customer.

Ad ogni modo, due figuraccie da rintronato e il tipo oramai mi aveva già etichettato come cliente "inabile" e per tutto il decorso dell'operazione mi ha trattato come tale, fino a quando mi chiede la professione "informatico" mi guarda di sguincio, si vedeva la nuvoletta sopra la sua testa che diceva "andiamo bene..."