Trybe Token e prospettive future.

in #cryptocurrency5 years ago

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Un saluto a tutti,

il confronto con amici e colleghi è fondamentale per la crescita personale, se poi parliamo di un settore vasto e ancora in via di sviluppo come quello delle criptovalute allora questo assunto è ancora più valido.

Perchè faccio questa premessa? Per il motivo che a seguito di un confronto avuto con un collega attivo nel settore delle monete virtuali come il sottoscritto, ho cominciato a maturare alcune considerazioni su un token che mi vede particolamente attivo nell'ultimo periodo: i Trybe Token.

Questo articolo vuole essere uno spunto di riflessione e confronto con voi, cari lettori, affinchè si focalizzi l'attenzione sul suo valore e sugli sviluppi futuri.

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Per un blogger che ha sempre scritto sulla blockchain di Steem tramite le interfacce a disposizione (quindi nel mio caso Steemit e Busy.org) il paragone tra la criptovaluta STEEM e il Trybe Token è quasi automatico e scontato.

STEEM non ha mai avuto una ICO (Initial coin offering), almeno non ufficialmente, ed è nato praticamente attraverso il mining del proprio token.
Il meccanismo con cui questo è avvenuto è avvolto un pò nelle polemiche e nel mistero, perchè fu fatto in modo da non sottoporre alla gente un'ICO proprio per aggirare le leggi in materia.
Una ICO camuffata, se vogliamo definirla così.. ma il risultato è stato che questo ha portato gli ideatori di questa blockchain e pochi altri conti (forse risalenti sempre a loro?) a detenere una grossa fetta dei token proprio perchè minati nelle fasi iniziali.

In pratica è quello che è stato definito il "ninja mine".

Mi scuso se non riesco ad essere più dettagliato in merito, ma non sono un tecnico della materia (forse più di competenza di sviluppatori e programmatori).
Ma vi basti tenere a mente che questo ha prodotto un risultato specifico (che oggi è molto criticato e dibattuto per il powerdown dell'account di @steemit) e cioè che il 90% circa degli STEEM è nelle mani di circa 100 accounts.

Ovviamente tutto questo ha avuto degli effetti anche sui prezzi del token, perchè essendo detenuto nella quasi totalità da pochi utenti (ripeto, forse riconducibili agli ideatori della blockchain), ha permesso loro di tenere sotto controllo il valore di STEEM facendolo salire e scendere a proprio piacimento.
Almeno questa è l'idea che mi sono fatto io.


Adesso invece vorrei fare alcune riflessioni sui TRYBE TOKEN, che è quello su cui volevo realmente focalizzarmi in questo articolo.

Il lancio della piattaforma di blogging Trybe.one è avvenuto contestualmente al lancio di una ICO e adesso sono in corso una serie di Airdrop per distribuire i token agli stakeholders.
Si possono acquistare token in pre-sale (e poi metterli in stacking) oppure entrarne in possesso attraverso la pubblicazione di articoli nella piattaforma di blogging come avviene qui su Steem (sono attualmente in stacking automatico non essendo ancora implementato il prelievo dall'On-Site Balance).

In ogni caso i token messi in staking danno diritto a una parte dell'Airdrop che viene lanciato ogni mese (e così sarà fino a novembre 2019) e questa parte è liquida e finisce nel proprio wallet EOS (ricordo che trybe.one si appoggia alla blockchain di EOS).

Proprio questo produce degli effetti sul valore del Trybe token in quanto differenzia chi è sulla piattaforma per un investimento duraturo e chi vi è per il mero guadagno.
Un airdrop di 7M di trybe al mese di cui una bella fetta finisce negli exchange in cui il token è quotato (Newdex, Dexeos e Chaince tra i più grossi) ovviamente non fa altro che abbassare il valore dello stesso di mese in mese.

Attualmente siamo a $0.003 con tendenza al costante ribasso (basti pensare che prima dell'ultimo airdrop eravamo a $0.007).

Quello che secondo me va considerato è il tipo di approccio che si intende avere con Trybe.one: se si è lì per il guadagno immediato, bisogna essere disposti a prendere le briciole senza aspettarsi nulla di più viste le magre quatazioni.
Altrimenti se si sta investendo tempo e risorse per avere un qualcosa in più (ammesso che questo avvenga), bisogna necessariamente avere un orizzonte temporale più ampio, un pò come deve essere fatto con tutte le criptovalute.

Quando parlo di orizzonte temporale più ampio, intendo almeno un anno, cioè quando gli airdrop saranno terminati e molte delle implementazioni programmate saranno realizzate.

E' praticamente un bivio: tenere con la prospettiva ipotetica futura di un guadagno più cospicuo oppure vendere non appena si viene in possesso dei token per concedersi una cena con la famiglia oppure comprarsi un nuovo smartphone.

Questo è quello che ci si deve aspettare, perchè i vertici di Trybe hanno scelto una strada lunga ma con l'idea di creare delle solide basi future puntando a una migliore distribuzione dei token collocati sul mercato.
Ovviamente le regole cambiano abbastanza spesso e attualmente si è scelta la strada del premio in token per i più fedeli stakeholders, cioè coloro che tengono in stake i token per almeno 90 o 180 giorni, piuttosto che imporre uno stake di almeno 20 giorni precedenti agli airdrop per entrare a farne parte (cosa che è avvenuta fino all'ultima distribuzione).

Insomma, come l'ho definito in uno dei miei precedenti articoli, siamo ancora in un work in progress che mira a correggere in corsa delle criticità che vengono individuate.

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Quindi a conti fatti, cosa dobbiamo aspettarci dalle quotazioni dei Trybe Token?

Io direi un fisiologico calo lento e costante fino alla fine dell'anno che sarà una sorta di diga che separerà chi è lì per il progetto alla base del token e chi cerca solo un'opportunità di realizzare guadagni immediati ma irrisori.

Non giudico nessuno, ognuno conosce la propria situazione economica e mi rendo conto che quelle che possono essere considerate briciole nel mondo occidentale possono invece fare la differenza in altre zone del mondo.
E' del tutto comprensibile e condivisibile.

Per chi ha deciso di voler puntare al futuro, io direi che dovremo rivalutare la situazione almeno alla fine del primo trimestre del 2020, ammesso che le criptovalute siano ancora vive e vegete e che gli sviluppi di Trybe.one vengano portati avanti.

Qui entrano in gioco anche altri fattori: le nuove iscrizioni alla piattaforma di blogging, le iniziative che verranno lanciate per tenere vivo l'interesse e la pubblicità che verrà fatta al sito per farlo conoscere a un pubblico più vasto.
Il lavoro del team di Trybe sarà fondamentale per il successo futuro e questo non mi preoccupa perchè devo ammettere che si sta lavorando abbastanza bene e in maniera corretta, cioè dando voce agli utenti che dimostrano di essere coinvolti nel progetto.

Concludo con il più classico dei "chi vivrà, vedrà" e attendo i vostri commenti e le vostre domande, qualora aveste delle curiosità riguardo la piattaforma di Trybe e il progetto alle sue spalle.

Un saluto, Carlo

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