Un chip per beggiarti o un chip per domarli e nel buio incatenarli?

Salve a tutti, oggi vi voglio parlare di un argomento molto delicato, che tocca molti ambiti diversi tra cui Etica, Scienza, Diritti umani: la storia dei dipendenti di una azienda americana che si sono fatti impiantare un chip sotto pelle per beggiare l'ingresso in azienda.

Si parla del caso della Three Square Market, azienda del Wisconsin, che ha proposto ai suoi lavoratori di impiantare un chip sotto pelle tramite cui beggiare, acquistare bibite alle macchinette e via dicendo.
In realtà non è la prima azienda ad aver avanzato una proposta simile. Già nel 2015 la Epicentric, azienda svedese, aveva chiesto ai suoi dipendenti se volessero ricevere e sperimentare l'uso di un chip da impiantare tra pollice e indice.
Fatto sta che in entrambi i casi la risposta dei dipendenti è stata per la maggioranza dei casi positiva, anche perché i chip sembra non avessero alcun gps interno e rispondessero a sole esigenze di comodità.

Ma la domanda da porsi è: dire oggi si ad un chip, cosa può comportare in futuro?

La domanda è pertinente, ma la risposta non esiste in realtà. E' indubbio che si arriverà ad un futuro in cui la voglia di comodità supererà facilmente la voglia di sentirsi garantiti a livello di privacy e quant'altro.
Lo dimostrano già oggi gli smartphone, che impongono agli utenti di trasmettere una serie di informazioni, alcune di cui neanche siamo consapevoli, a enormi database che le gestiranno, dicono, nel rispetto della privacy di tutti.
Geolocalizzazione, app sulla salute, e via dicendo creano un enorme reticolato in cui siamo tutti connessi, ma non tramite una rete senza apice, come se fossimo pesci dentro un mare, ma tramite un sistema piramidale, dove tutte le connessioni hanno un punto in cui convogliano e da cui poi ripartono.

Per farla semplice, non siamo parte di una ragnatela, ma siamo più la base di una piramide in cui tutte le connessioni per arrivare da un lato ad un altro della base devono per forza passare per la punta.

Questo cosa significa? Significa che più noi ci affidiamo alla tecnologia, che in gran parte è un bene perché migliora la nostra vita, più lo scotto da pagare è la perdita di privacy e di libertà vera e propria.

Ormai gli organi di polizia più moderni utilizzano il tracciato gps per verificare gli alibi delle persone; molte azienda comprano informazioni dai social per indagini di mercato; se mettete il vostro nome su google troverete moltissime pagine che parlano di voi (sempre se fate qualcosa di rilevante, è chiaro).

Il mondo va quindi in una direzione di totale interconnessione, ma non tra le persone, bensì tra le persone ed un apice. Un gestore.

Come vedete dall'immagine, tramite una interconnessione di questo tipo, gruppi di persone trasmettono dati ad un gestore, il quale li ritrasmette agli altri.

La riprova è l'uso di alcune app che evidenziano questo tipo di risultato: immaginate app che ti indicano chi è la persona che tutti i giorni viene in metro con te e ti invita a "matcharla", quando è a due metri e potresti solo abbordarla. O Facebook, che consente di creare amicizie stando fermi da casa, suggerendole lui stesso.

Tornando al chip, cosa succede se ognuno si impianta un chip? Salvo la goduria assoluta di aprire le porte tipo Star wars con la sola imposizione delle mani, cosa succederebbe se qualche hacker tracciasse i percorsi dei chip? O se qualche azienda mentisse sul loro contenuto?

Vado oltre. E se un giorno vi chiedessero di impiantarvi uno smartphone sotto pelle? Inutile dire "non lo farei mai". La storia insegna che i grandi cambiamenti avvengono per piccoli step. Ci si abitua ad un concetto e poi si passa al successivo. Vedere per credere l'ascesa di Adolf Hitler in Germania.
Il mio messaggio è molto semplice: finché ogni tecnologia è a puro uso e consumo del singolo, non ci sono problematiche particolari da sollevare, salvo quelle di ecosostenibilità o etica. Ma nel momento in cui si crea una "rete", e questa rete è gestita da un centro di potere/controllo/ o come preferite voi chiamarlo, questo centro ha la possibilità di gestire tutta la massa di dati, e di persone, che fanno capo a lui. Non sto dicendo che presto il tutto diventerà come nei libri di George Orwell, ma che il potenziale (e spero remoto) rischio che la tecnologia venga sfruttata contro l'utilizzatore c'è.
Per cui per quanto possa tutto sembrare "fico!" e "rivoluzionario" ricordatevi sempre che c'è un lato oscuro da dover conoscere.

Che non è tesoro tutto quello che luccica. Il mio tesssoro.