Fake news e correlazioni italiche.

Leggevo oggi un articolo apparso su Sole 24 ore, il 60% degli italiani si informa ascoltando il telegiornale, mentre sostanzialmente il resto (un po' meno a dire il vero) si informa tramite Facebook. Come dire "se tutto va bene siamo fregati".

L'articolo continua ponendo in evidenza come il 7% (del 40 che va sul social) abbia abboccato alle cosiddette fake news. Inutile dire che i dati sono sbagliati, perché le fake news non ci sono solo sui social purtroppo. Ma strafalcioni da paura le mettono anche i telegiornali.

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La cosa diventa quanto meno grottesca poiché anche ponendo che chi va sui social sia abbonato alle pagine dei giornali cartacei, è molto probabile si limiti alla sola lettura del titolo. In taluni casi, e nemmeno troppo di rado, pure il corpo dell'articolo non si esime alle cose più assurde. Un esempio recente è stato Huffington Post edizione italiana che pubblica un articolo su un robot suicida per noia.

Leggendo l'articolo (originale) in inglese del giornale locale dove era avvenuto il fatto si legge tutta un altra cosa. Ovvero che il giornalista fa una certa ironia (e non poteva essere altrimenti) e così anche gli intervistati. Il Robot in questione, in esercizio in un ipermercato, non ha capito tra i suoi algoritmi che quella che aveva davanti era una piscina ornamentale e ci è cascato dentro. Insomma una scena tragicomica, cagionata anche dal fatto che il robot in questione sembrava un buffo aspirapolvere con le ruote.

Questo esempio indirettamente assurge al fatto che siamo un popolo di boccaloni, e francamente è curioso visto che siamo anche i fautori delle truffe più ingegnose (Ponzi era italiano) e che allo stesso tempo dovremmo aver sviluppato degli "anticorpi" per l'effetto inverso. Purtroppo siamo anche il popolo più religioso rispetto ai colleghi europei, non dovrebbe essere necessariamente una cosa negativa, ma di fatto è un danno collaterale. Scie chimiche e cerchi nel grano (che persino Giacobbo di Voyager ha sconfessato!) dovrebbero essere bollate come fregnacce, macché invece te le ritrovi in ogni dove. E non puoi nemmeno appellarti al gatto di schrödinger, ovvero dire che gli alieni esistano o non esitano equivale alla teoria del povero gatto bullizzato. Ma scie e cerchi sono decisamente comprovabili e comprovati, eppure niente.

E non è che dici, è gente comune di estrazione ignorante. Diversi anni fa in una interrogazione parlamentare si chiedeva al ministro di intercedere con gli Stati Uniti per sapere se nell'area 51 ci fossero o meno gli alieni. Tra l'altro, posto che fosse anche vera la cosa, come se loro te lo dicessero...

Mi auguro che le nuove generazioni, magari grazie al fact checking, possano sgonfiare modo credulone di vedere le cose solo perché non viene verificata la fonte, anche quando pare autorevole. Internet è bi-direzionale e si può confutare sempre e comunque.