Assicurazioni sanitarie? no "denghiù"

in #blog7 years ago

Ho appena visto su YouTube un video di Claudio il Texano risalente a qualche giorno fa. Claudio è un italiano che vive da anni per l’appunto in Texas e attraverso il Vlog racconta la vita statunitense vista da un immigrato.

Nel video in questione parla della sanità americana e delle fortissime contraddizioni che la contraddistingue. Come molti sapranno il sistema sanitario americano è privato. Questo significa che andare in ospedale, o anche prendere la classica ricetta del medico è un autentico salasso. Per questo ci sono le assicurazioni private, ma come accade anche in Italia con le polizze auto o incendio e furto, sono in realtà delle barzellette. Per cui franchigie, aumenti di polizza sono degli autentici incubi, tanto che è un dato noto che moltissimi americani non si curano se non in presenza di cause conclamate, figurarsi fare prevenzione.

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Come se non bastasse sono tristemente noti casi in cui clienti, colpiti da tumore o cancro, vengono scaricati unilateralmente dall’assicurazione, lasciando il malcapitato a vedersela da solo. Ovviamente le compagnie si parlano tra loro e l’utente rimane marchiato per cui non può nemmeno rivolgersi alla concorrenza.

Il rovescio della medaglia sono le tasse, che da loro sono ovviamente più basse, ma attenzione, nel momento che nel computo si fa entrare la polizza mensile come di fatto una tassa, la situazione cambia in modo sensibile.

Quello che apprendo dal video, e non sapevo, è che queste assicurazioni sanitarie sono valide solo all’interno dello stato e non in quelli adiacenti, figurarsi nel resto della nazione. Ad esempio i moltissimi feriti dell’attentato di Las Vegas erano ovviamente turisti in vacanza, e quindi dovranno pagarsi le parcelle mediche di tasca propria, e sono molti, molti soldi.

Questo particolare mi ha fatto pensare. Loro pur con tutta la facilità della lingua, dell’appartenenza alla bandiera non sono mai riusciti ad armonizzare aspetti come questo. Presumo per via delle lobby assicurative, tuttavia la politica americana, che di solito viene presentata come efficiente, non ha di fatto un qualche sistema di protezione per i suoi cittadini. E non si parla di homeless, ma di gente che lavora.

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Ho pensato all’Europa e a quelli che sognano gli Stati Uniti d’Europa, capirai parliamo un numero spropositato di lingue diverse e abbiamo differenze culturali a dir poco abissali. Ma quando mai si giungerà ad una situazione mediata su tasse, lavoro eccetera?!

Passando alla situazione italiana viene un sentimento misto di orgoglio e brividi. Orgoglio perché noi siamo meglio degli USA, una volta tanto... Però negli ultimi anni è chiara l’intenzione di declassare a piccoli passi la nostra sanità per portarla verso un sistema privatistico. Dio ce ne scampi.

Se penso tutte le volte che sono stato in ospedale per i nonni, è decisamente probabile che oltre oceano sarebbero deceduti decenni prima perché qualche stupido algoritmo avrebbe deciso che no, non sono più clienti profittevoli oppure a rischio (economico per la società), quindi tanti saluti e scenda dal treno, grazie!

foto courtesy of pixabay

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Sia i democratici che i repubblicani ricevono donazioni affinché l'oligopolio a 4 componenti della sanità americana (drug companies, hospitals, insurances, etc.) non viene modificato. N'sia mai che qualche candidato mette mai in discussione la cosa. Non ricordo che posizione ha Bernie Sanders a riguardo.
Poi la ciliegina sulla torta: sanità = privilegio; armi = diritto; educazione universitaria = privilegio;

Ma speriamo che la situazione che citi verso la fine del tuo post, non si verifichi mai. Il diritto alla salute deve essere e restare un diritto gratuito.

Guarda nella mia regione la sanità è peggiorata tantissimo, a dispetto poi del personale che ci lavora che invece ce la mette tutta per tenere alto il servizio. Ad ogni modo non è una cosa che ti piazzano da un giorno all'altro, ma fanno delle piccole cose, tipo le liste di attesa per le visite. Il fatto è che siamo rimasti quasi gli unici ad avere un sistema del genere, già in europa le cose sono diverse.

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