Il Fantastico mondo delle Metro romane [ITA]steemCreated with Sketch.

in #blog7 years ago (edited)

Roma è una città bellissima, immensa e piena di storia, su questo non ci piove.
O meglio: quando ci piove, per nascondere la fanghiglia agli occhi dei turisti, Roma tende a far confluire tutto sotto terra. Poco importa se nelle fognature o nelle stazioni della metropolitana.

Perché sì, Roma è una città stupenda, ma in quanto ad organizzazione ha sempre avuto qualche "problemino"... più o meno come un malato di cirrosi epatica può aver avuto qualche "problemino" con alcol. Sapete come si dice, "Nessuno è perfetto", e Roma ha fatto suo questo motto con grande serietà e diligenza.

Prendiamo come esempio proprio la metropolitana.


Mappa della Metropolitana romana in tutta la sua complessità

Tralasciamo il fatto che la metro a Roma è attualmente composta da una "X" un po' storta che copre una parte del territorio ridicola rispetto alla superficie totale; tralasciamo anche il fatto che, ad oggi, la nuovissima Linea C fa avanti e indietro sui suoi binari senza alcun collegamento fisico alle altre linee, e che ci abbiano messo anni ad ultimare i lavori.

Ma limitiamoci ad analizzare il servizio vero e proprio, andando a narrare il tragitto tipo di un viaggiatore qualsiasi.
Il viaggiatore (che per mantenere l'anonimato, chiameremo "Piersalmone") arriva alla seconda stazione dal capolinea della metro e trova una muraglia umana che neanche i Persiani alle Termopili, con la differenza che i trecento Spartani sono in ritardo di mezz'ora. Il popolo romano è sempre molto pittoresco ed ognuno affronta la situazione a modo suo: chi si fa i selfie per metterli su Instagram, chi impreca sotto voce guardando continuamente l'orologio e chi, come Piersalmone, accetta il suo destino con rassegnata compostezza.

Arriva il treno e Piersalmone (abituato a nuotare "controcorente" come si dice a Roma) è testimone e protagonista di un miracolo: riesce a salire a bordo senza muovere i piedi, spinto dalla potente forza della disperazione altrui. Contro ogni previsione si riesce ad entrare tutti nella carrozza, stretti ma neanche troppo. Perfetto: in fondo ci sono solo altre 19 fermate da affrontare. Come Ercole e le sue 12 fatiche, Piersalmone si prepara ad espiare il suo peccato: quello di dover andare al lavoro.


La stazione Anagnina nei nostri sogni: vuota

Come nel peggiore degli incubi o nei più insistenti dei déjà-vu, ad ogni stazione si rivive continuamente la stessa scena:

  • Il treno si ferma alla stazione ed apre le porte
  • qualcuno chiede gentilmente "permesso, dovrei scendere", altri urlano "Fateme passà" aggiungendo imprecazioni colorite: in quel momento sulla soglia si scontrano nel ben noto paradosso, la forza inarrestabile contro l'oggetto inamovibile (rappresentati dalle persone che devono scendere e quelle che vorrebbero salire).
  • Dopo un 10-20 secondi di lotta all'arma bianca, comincia la compressione: l'esperienza ci insegna a mollare qualunque sostegno per evitare il rischio di fratture scomposte alle appendici (braccia, gambe, collo).
  • Qualcuno con un filo di voce dice di "sentirsi male", ma dopo altre due o tre fermate smette di lamentarsi (nel 21° secolo, l'unico ambiente selvaggio nel quale valga ancora la legge di Darwin per la razza umana sono i tunnel della metro).
  • Dopo un minuto intero nel quale le porte non riescono a chiudersi per la calca, arriva il solito genio con l'illuminante frase "Vi fate un po' avanti per favore?" che fa un po' ridere chi è avvezzo all'umorismo pirandelliano e fa uscire fuori dai gangheri tutti gli altri.
  • Le tre-quattro persone finite più volte schiacciate dalle portiere del treno, si arrendono all'evidenza abbandonando la posizione e permettendo agli altri di ripartire.

Totale ritardo accumulato per ogni stazione: da 30 secondi a 2 minuti. Il che alla fine raddoppia il tempo di percorrenza di tutta la linea, rispetto a quando non è congestionata.


Fauna locale stazione Spagna

A volte questa routine viene interrotta da due avvenimenti più o meno casuali:

  • Piersalmone è alla fermata, e passa un treno vuoto che però NON si ferma.
  • Piersalmone è su un treno che arriva in fermata, spegne le luci ed annuncia di avere un problema meccanico invitando tutti a scendere.

Questi due eventi possono essere individuati da chi non frequenta spesso il girone metropolitano, in maniera molto semplice: almeno uno o due individui vengono "folgorati sulla via di Damasco" e partendo da un background ateo cominciano ad elencare con dovizia di particolari tutti i santi del mese corrente (e, sovente, anche di quelli successivi).

Ciliegina sulla torta: gli scioperi. Almeno due al mese, mantenendo delle fasce orarie di garanzia che costringono il povero Piersalmone ad uscire di casa quando il sole è ancora agli antipodi. Tra l'altro, io sono sempre a favore dei diritti dei lavoratori, ma devono spiegarmi il significato di uno sciopero quando il servizio nei giorni normali fa così pena... ed evidentemente questi scioperi non stanno comunque sortendo alcun effetto.

Vogliamo far diventare questo intervento un post di protesta? Beh, sinceramente non credo che Steemit sia il posto adatto per l'attivismo civile. Poi noi romani amiamo lamentarci della nostra città, ma ci basta star lontani un mese per sentire la mancanza del traffico, dello smog, dell'inciviltà ma soprattutto della nostra meravigliosa linea metropolitana, che sarà scomoda, brutta, lenta, allagata ma comunque... ecco... beh...

...va bene, ci penso e vi faccio sapere.

Sort:  

Piersalmone?!?!? Hahah mi hai fatto morire dalle risate! Tutto indiscutibilmente reale!

Fa ridere proprio perché è vero! :D Grazie @sarabelardo!

Figurati è la verità! Aspetto altre storie tragicomiche 😁

Bel post :) Hai descritto bene la situazione della metropolitana di Roma ma paragonabile anche a quella di Milano senza ombra di dubbio

Io ho preso anche la metropolitana a Milano e secondo me siamo su un altro mondo... ma forse non l'ho presa negli orari massimi di punta :)

Negli orari di punta è sempre tutto un disastro. Dovunque ti trovi :( Non riusciranno mai a dare un servizio migliore del necessario

Delizioso post. Piersalmone è il mio nuovo eroe

Piersalmone non è l'eroe che meritiamo, ma quello di cui abbiamo bisogno (cit). Thank you!

Molti anni fa, quando facevo l’archeologa e scavavo nel centro di Roma, girava tra noi l’aneddoto (vero) che raccontava di quando si dette inizio agli scavi del cantiere X del prof. Y. Il primo strato, il cosiddetto strato Zero, si elimina con le brutte, di piccone e pala: spiccona oggi e spala domani, un bel giorno l’arnese cozza contro uno strato durissimo, al punto che rimbalzando indietro per poco non spiccona la fronte del povero archeologo. Tutti a gridare al ritrovamento di qualche marmo immortale e invece era solo la parte esterna di uno dei tunnel in cemento armato della metro. Dice: Ma non avevano avuto la pianta della zona prima di affondare i picconi? Certamente sì. Ma appunto nessuna menzione della metro: al Comune ringraziarono della preziosa informazione.
Viva Piersalmone.

Non fatico minimamente a crederci :D Purtroppo l'amministrazione romana è da sempre esperta nel non avere idea di quello che sta facendo...

solidarietà da una piersalmona indefessa! tra l'altro sta per iniziare un bel diluvio universale, per cui immagino ci sarà il terzo inconveniente: METRO CHIUSA PER ALLAGAMENTO! Questa variabile l'avevi dimenticata! :)

L'ho accennato all'inizio ma hai ragione, bisognerebbe descrivere con maggiore enfasi l'effetto "Cascata delle Marmore" sui gradini delle stazioni quando piove per più di mezz'ora :D

Ti sei dimenticato di menzionare i numerosi furti di portafogli attuati con tecnicismi da manuale. Quando anni fa ero spesso a Roma (tratto Termini - Ottaviano San Pietro) avevo l abitudine di tenere il portafogli dentro a un marsupio sotto controllo hahahahaha

Idem, ma ho questa abitudine da quando ero piccolo ben conscio dei pericoli nel tenere il portafoglio in bella vista sotto la metro :)

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