BitNautic, la piattaforma che promette di rivoluzionare la logistica navale con la blockchain

in #blockchain6 years ago

Oggi abbiamo il piacere di ospitare un’intervista con Saverio Salaris, Head of Marketing di BitNautic, un’innovativa piattaforma decentralizzata in cui domanda e offerta della logistica navale si incontrano grazie alla tecnologia blockchain.

Da dove nasce l’idea di BitNautic?

L’idea di BitNautic nasce dall’esperienza trentennale nel campo del commercio del Chairman Gulzar Bajwa e del CEO Gianfranco Pierini, che hanno potuto toccare con mano tutti i problemi che affliggono l’industria della logistica navale. Commissioni fuori misura da parte di spedizionieri, carichi bloccati in magazzini per settimane, completa mancanza di comunicazione tra gli armatori e i loro clienti. L’intima conoscenza di queste problematiche insieme all’interesse per l’innovazione, e per le cripto-valute in particolare, hanno portato alla nascita del concept di Bitnautic.

Di cosa si tratta esattamente?

BitNautic è una piattaforma online, una sorta di Uber della logistica navale, che permette agli armatori di rendere disponibili le loro navi, proponendo prezzi e tratte, e ai commercianti di scegliere loro stessi il miglior vettore per il trasporto delle loro merci anziché affidarsi a telefonate e amici di amici, che spesso portano ad accordi poco convenienti e dai risvolti imprevedibili. Saranno inoltre integrate successivamente nella piattaforma tutte le altre variabili della supply chain: assicurazioni, trasporti secondari, assistenza burocratica.
L’esperienza risulta quindi estremamente semplice: un accordo diretto tra domanda e offerta, senza intermediari, e che usa come moneta il BitNautic Token (BTNT), una cripto-valuta dedicata alla piattaforma che ha come scopo il superamento dei problemi dovuti ai cambi di valuta tra diversi mercati, rendendo il processo ancora più snello e immediato, e garantendo allo stesso tempo un’assistenza legale completa offerta da esperti di settore, che alleggerisce i commercianti di oneri gravosi quali la stesura e la gestione della Bill of Lading (polizza di carico), il documento fondamentale che regola ciascun contratto di trasporto.
Un altro problema critico della logistica navale è la quantità incredibile di container vuoti che vengono trasportati giornalmente (la cosiddetta overcapacity). Le perdite dovute a questa scarsa ottimizzazione nei carichi si stimano a oltre 3,5 miliardi di dollari (dati UNCTAD 2017). A questo scopo la piattaforma comprende tra le sue funzionalità un avanzato algoritmo di intelligenza artificiale che va a massimizzare l’efficienza dei trasporti calcolando le migliori combinazioni di carichi nelle spedizioni e suggerendole ai clienti. In questo modo, oltre a consentire il trasporto anche di volumi ridotti per i piccoli commercianti, si riduce il numero di tratte necessarie per lo stesso quantitativo di merce, riducendo enormemente i costi per tutte le parti in gioco.
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Come pensate di superare l’eventuale scetticismo che i clienti potrebbero nutrire verso l’uso di criptovalute?

Come per tutti gli avanzamenti tecnologici, una certa titubanza è fisiologica. Tuttavia le persone sono prudenti, non stupide: non appena ci si rende conto degli enormi benefici di queste tecnologie, l’adozione è inevitabile. Il mondo delle cripto valute e della Blockchain è ormai una realtà, ed è in assoluto uno dei mercati con le maggiori prospettive di crescita. Lo dimostra ad esempio il fatto che il governo Svizzero abbia deciso di regolarlo, portandolo quindi fuori dalla nebulosa sfera del web e dentro i testi di legge. È dunque solo questione di tempo prima che pagare con una cripto diventi facile e naturale come pagare con una carta di credito.

In che modo l’uso della blockchain può garantire sicurezza e trasparenza nelle transazioni?

La blockchain è un database distribuito. Tutte le transazioni, anziché essere salvate in un unico luogo, come avviene per le banche e la maggior parte dei servizi digitali odierni, vengono registrate su tutti i computer che sono collegati alla rete. Ciascuna transazione è disponibile pubblicamente (ad eccezione ovviamente dei dati privati delle parti interessate), in maniera trasparente e facilmente verificabile, completamente immuni a manomissioni e danneggiamenti proprio grazie alla natura decentralizzata della blockchain.

Quando sarà operativa la piattaforma?

La piattaforma sarà operativa nella sua versione base dal 30 di Luglio, e includerà le funzioni core come il listing delle navi e la possibilità di stringere accordi sulla piattaforma stessa con pagamenti in token e servizi di escrow (acconti di garanzia).

Quali strategie di marketing state utilizzando per promuovere i vostri servizi?

Ci stiamo concentrando soprattutto sul digital marketing, puntiamo sul fatto di essere un progetto serio e riconosciuto, al contrario di tanti altri presenti sul nostro mercato. Siamo inoltre stati presenti a numerosi eventi in tutto il mondo, ultimi dei quali il Futurama di Dubai, il Blockshow Europe di Berlino e la ICO Race a Lugano, a due passi dal nostro ufficio, per far conoscere al mondo la nostra piattaforma e le persone che la stanno sviluppando.

In che modo pensate che BitNautic rivoluzionerà la logistica navale?

BitNautic sarà un game-changer per numerosi motivi: notevoli riduzioni dei costi, aumento della trasparenza e della sicurezza, velocità impareggiabile, ma soprattutto permetterà ai piccoli player, quindi proprietari di navi che offrono servizi charter, non affiliati a una delle big (Maersk, MSC etc.), di competere alla pari con i giganti dell’industria, con la stessa visibilità e le stesse condizioni, e lasciando agli utenti la scelta del servizio che meglio si adatta alle loro esigenze.

Come e dove siete riusciti a trovare investitori o finanziamenti per realizzare il vostro progetto?

Per i finanziamenti abbiamo utilizzato il sistema della ICO, una sorta di crowdfunding che consiste nella vendita pubblica dei BitNautic Token (BTNT), i token che verranno utilizzati come valuta sulla piattaforma BitNautic. I finanziamenti ricevuti sono stati eterogenei, molti fondi sono arrivati dalla crowdsale (vendita pubblica), mentre diversi investitori del mondo dello shipping, soprattutto da mercati internazionali come Corea, Giappone e Emirati, hanno deciso di supportarci con accordi privati, segno di un vivo interesse dell’industria nel nostro prodotto.

Quali sono state le principali difficoltà incontrate in fase di avvio?

Le difficoltà sono molteplici, in primis far capire alla gente che siamo un progetto serio e non una delle tante truffe che infestano l’ambiente delle ICO, uno dei motivi principali per cui abbiamo deciso di stabilire la nostra compagnia in Svizzera. Un altro problema è essere credibili di fronte agli investitori con un progetto così ambizioso, che mira a rivoluzionare un’industria gigantesca come quella della logistica navale, problema che abbiamo risolto con partnership strategiche con aziende importanti come IBM, Bancor, Glimpex, Schneider Group etc.

Obiettivi per il futuro…

Come detto prima, siamo ambiziosi, pensiamo in grande. Il nostro obiettivo finale è quello di portare l’intero mercato dello shipping dall’analogico al digitale, e ancora meglio sulla blockchain, creando un’esperienza completa per l’utente: spedire da A a B, con un solo click.

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