97% dei Bitcoin

in #bitcoin6 years ago

Ben il 97% di tutti i Bitcoin è in mano al 3% degli indirizzi. Questo emerge da uno screening effettuato da Credit Swiss ed inviato ai suoi clienti (fonte yahoo finance ). La concentrazione di ricchezza è in mano ad un ristretto numero di indirizzi presumibilmente correlati ad investitori o agenzie di cambio (exchange).

In parte ne ho già parlato in un articolo qualche tempo fa, ad esempio Satoshi Nakamoto detiene ben 1 milioni di Bitcoin che di fatto sono congelati (o per essere precisi non movimentati) dal 2010. E' poi possibile che gli Exchange abbiano proprio per l'operatività la maggior parte di monete digitali.

Ma non è escluso, anzi abbastanza probabile, che ci siano le cosiddette "Balene" ovvero degli outsider a livello finanziario classico, con wallet pesantissimi. Balene che probabilmente in futuro saranno corteggiate proprio dalle banche.

stability-3042271_1280.jpg Immagine CC0 Creative Commons

Il quadro che emerge quindi è molto simile alla "protesta" del 99%, poi affossata a livello mediatico, dove si denunciava che l'1% detiene metà delle ricchezze, a livello finanziario, di tutto il pianeta. Insomma non proprio una bella notizia per i duri e puri che vaticinano il Bitcoin come rivoluzione finanziaria tout-court.

Quindi, stando alla banca Svizzera, rimarrebbe nel parco circolante a disposizione della "plebe" solo il 3%. L'analisi infatti non prende chiaramente in esame il 20% che sarà minato da qui ad un presumibile 2040. Ma analizza come quel 3% di detentori stiano facendo pressoché operazioni di "HODLING" (cioè holding) come di dice in gergo "criptoniano". Sicuramente sono in attesa che la poca disponibilità data dalle 21 milioni di monete totali si esasperi dal fatto che il 97%, o buona parte, sia in realtà bloccato.

Sorge però una domanda, quando parte di questi appartenenti al club del 3% andrà a smonetizzare, quale tipo di terremoto finanziario andrà a generare? E se lo facessero tutti insieme attraverso un mutuo accordo?

Personalmente non credo che attenderemo moltissimo per scoprirlo, forse già nel 2018 vedremo qualcosa. Bitcoin proprio quest'anno potrebbe perdere la dominance sulla Market Capitalization e con essa il suo valore potrebbe perdere molta della sua spinta ideale, spingendo parte di questi holders a muoversi causando un crollo verso il basso ben peggiore di quello visto a metà gennaio.

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Il Bitcoin probabilmente è la cosa più equa e di valore che si è diffusa sulla Terra, per il semplice motivo che all'inizio praticamente non avevano valore.
Lo stesso non si può dire per oro, petrolio, denaro o altri beni che invece sono nelle mani di pochi. Gli indirizzi che non vengono movimentati dal 2010 probabilmente non sarebbero più da considerare.

Beh potrei obbiettare che il valore del petrolio gli arabi non l'avevano proprio capito, tanto che per un bel pezzo lo hanno letteralmente svenduto. Ad ogni modo concordo, il valore di una moneta è data dalla fiducia, e se BTC è a 10K un senso ce l'ha. Però allo stesso tempo BTC secondo me sta segnando il passo, siamo in un momento dove le cripto sono speculazione e basta. E' già passato del tempo, ad un certo punto si deve passare ai fatti, e BTC non promette bene, transazioni costose e tempi lunghissimi, senza contare l'impronta ecologica. Io vedo piuttosto chiaramente che qualcun altro (oggi sembrerebbe Ethereum, domani chissà) prenda il suo posto, resta da capire se la cosa sarà dolorosa o meno.

Sì allo stato attuale Bitcoin è "rotto", il mining è controllato da 3 pool che fanno più del 50%, ed è indiscutibile che il suo valore sia maggiore della sua utilità, ma il punto è che grazie a Bitcoin si è creata un'intera economia globale e al G20 di marzo non si parlerà di come vietarlo, ma di come regolamentarlo https://news.bitcoin.com/crypto-to-take-center-stage-at-g20-need-to-see-how-we-can-regulate-bitcoin/

Poi non so se sarà Bitcoin, Ethereum o altro, ma già il fatto che ci sarà il G20 sulle criptovalute è un modo per dare una legittimazione all'intero settore verso chi fino adesso l'ha visto solo con sospetto, ..e poi ovviamente per mantere le aspettative ci si aspetta anche che https://amazonbitcoin.com o un altro big inizi a fare quello che le persone si aspettano che faccia :D

Reputo che il consorzio dietro a Bitcoin sia stato troppo rigido. Nakamoto non credo avesse valutato (ne umanamente avrebbe potuto) le implicazioni del mining. Il sistema andava corretto in modo collegiale, cosa non facile dal punto di vista tecnico è vero, ma non credo nemmeno così impossibile, qua fanno fork come caramelle.

Circa il G20, occhio perché il passo in avanti è condizionato da come andranno le coin di Dimon e amichetti. Questi vogliono tenere le mani in pasta, se non ci riescono fanno una piroetta e al prossimo incontro dichiarano tutto illegale. A mio avviso la vera svolta avviene quando uno stato permetterà di pagare le tasse con una cripto, allora si le cose si fanno serie.

Concordo sul fatto che se le criptovalute hanno solo l'obiettivo della speculazione, è quello il problema. Avendo preso come partner la cosiddetta "finanza", che di speculazione non solo ne capisce, ma è più volte esplosa per questo, il gioco è fatto. La finanza ha il pregio o il difetto di creare una progressione geometrica del valore che se non è supportata dal reale, dal tangibile, direi forse dalla REALTA' in senso più ampio, sia esso un processo, sia esso un meccanismo, sia esso un bene, un servizio, primo o poi inciampa...

Francamente mi sento piuttosto ignorante in materia, seguo i vari post, ma continuo a sentirmi poco preparata. Vedrò di studiare

beh, non è che la materia sia semplice, visto che di fatto si tratta di una fusione tra informatica e finanza, e pure di un certo livello di complessità nei due campi.

Voglio vedere che succede quando lo vorranno anche il restante 97% :). Se in circolazione ce ne sono "solo" 21 milioni alla fine sarà tutto uno scambio.

a termine della minatura si, ma era previsto sin dall'inizio. Chiaramente non saranno 21 milioni ma molto meno, un 4 milioni si stima siano andati persi. Ed è anche il motivo per cui poi BTC aumenta il suo prezzo, come per l'oro, se scarseggia aumenta il suo valore.

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