Pogba giocherà in Russia, anche da squalificato? - Will Pogba play in Russia, even suspended? [Multilanguage]

Tra le varie notizie sportive che hanno fatto capolino nelle ultime ore sulle colonne dei giornali e dei siti web, una in particolare ha attirato la mia attenzione da calciofilo: Paul Pogba, il centrocampista della Juventus, squalificato per doping per i prossimi quattro anni, potrebbe presto tornare a giocare a calcio.

L'ex campione del mondo, coadiuvato da un imponente team di legali, sta preparando il prossimo ricorso da presentare al TAS di Losanna, ma secondo le previsioni una sua completa riabilitazione, che gli permetta di tornare a calcare i campi della Serie A fin dalla prossima stagione, appare alquanto improbabile.

Anche in caso di sconto infatti, la squalifica di Pogba, secondo le più rosee previsioni, potrebbe al massimo dimezzarsi e permettergli quindi di tornare in azione a partire dal campionato 2025/26. In che modo allora il numero dieci della Signora riceverebbe la chance tanto sospirata di poter di nuovo deliziare il pubblico? Cedendo alle lusinghe della Russia.

_{Nikolai Osipov, fondatore della Russian Media Football League. Едим спорт, CC BY 3.0, via Wikimedia Commons}

Attenzione però, perché non stiamo parlando della Russian Premier League, ovvero il corrispondente della Serie A russa. Le squadre che provengono dalla terra di Vladimir Putin sono squalificate da tutte le competizioni internazionali, a causa del conflitto russo-ucraino, ma rimangono comunque affiliate all'UEFA e alla FIFA.

Di conseguenza, la squalifica di Pogba ha valore in un qualsiasi campionato del mondo, compreso quello russo, e il campione del mondo 2018, anche se venisse tesserato, non potrebbe scendere in campo, esattamente come non può farlo in Italia. Però, qualora il discorso si spostasse su una lega parallela, non professionistica, le cose cambierebbero drasticamente.

Ed è esattamente a questo punto della storia che entra in gioco la Media Football League, campionato parallelo amatoriale creato in Russia nel 2022 da Nikolay Osipov. Vi partecipano squadre composte da personaggi dello spettacolo nonché YouTubers ed ex calciatori, per un torneo che solitamente si svolge nell'arco di qualche mese ed ha già mandato in archivio tre edizioni.

Detta così, potrebbe sembrare il solito torneo amatoriale, non troppo distante come livello dal calcetto del giovedì con gli amici, ma la Media Football League ha assunto in questi anni sempre più popolarità in Russia, tanto da arrivare quasi ad insidiare il campionato di calcio locale. La finale dell'ultima edizione ad esempio, si è giocata niente meno che al Luzhniki Stadium di Mosca, di fronte a quasi venticinquemila spettatori.

_{Il Luzhniki Stadium di Mosca, Mos.ru, CC BY 4.0, via Wikimedia Commons}

A partire dalla seconda stagione, diversi sponsor sono entrati come investitori ufficiali nella Media Football League, inondando il movimento con oltre 250 milioni di rubli (circa 2 milioni e mezzo di euro). Le squadre hanno così potuto ingaggiare direttamente alcune star, allettandole con contratti di sponsorizzazione da far invidia ai calciatori professionisti e il campionato è attualmente in trattativa con l'emittente Match TV per la trasmissione delle partite in diretta.

A differenza di quanto accaduto all'UEFA dopo l'annuncio della Super League però, i dirigenti del calcio russo non hanno commesso l'errore di osteggiare la popolarità di questa sorta di campionato parallelo, ma ne hanno in qualche modo cavalcato l'onda, permettendo alle migliori squadre di ogni stagione di partecipare alla Coppa di Russia insieme alle squadre del movimento calcistico ufficiale.

La squadra campione dell'ultima MFL, la 2DROTS Moscow, è così arrivata al quarto turno dell'attuale edizione della Coppa di Russia, venendo eliminata dal Khimki, club che milita in seconda divisione, ad un passo dalla qualificazione ai gironi principali e dall'accoppiamento con i team della Russian Premier League.

_{Vladislav Oslonovsky, centrocampista della squadra 2DROTS Moscow, con un passato nelle giovanili del Benfica e dello Spartak Mosca. Oleg Bkhambri (Voltmetro), CC BY 3.0, via Wikimedia Commons}

Quel che sembra certo è che la MLF è in continua crescita di popolarità e il tentativo di ingaggiare super stelle del calcio tradizionale, come Paul Pogba, la dice lunga sull'ambizione del progetto. Con buona pace di Ceferin e Infantino, e di tutta la schiera di lacchè e sodali che li circonda, non si può più ignorare il fatto che il calcio abbia bisogno di una profonda trasformazione per mantenere vivo l'interesse delle nuove generazioni.

La MLF, così come la Kings League, ideata in Spagna dall'ex difensore del Barcellona, Gerard Piqué, incarnano alla perfezione la voglia di cambiamento e innovazione richiesto dai più giovani, sempre meno appassionati secondo le statistiche, del calcio tradizionale e più desiderosi di competizioni imprevedibili e frizzanti.

Statemi bene, alla prossima!