Departures - watercolor /// Partenze - acquarello

Departures

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watercolor on paper - size - cm35x58 -}

Why can't the memory of evil change humanity? What is the memory for?
(anonymous)

Perché la memoria del male non può cambiare l'umanità? A cosa serve la memoria?
(Anonimo)

I was inside my house, with my children.
That day I had cooked a soup with potatoes and small pieces of chicken.
the children were happy, it was a rarity because of the war.
My husband had been taken by three men from the Ministry of War, a few days before, advised me to stay calm, not to worry because he would return.
Soon.

The three of us sat down, when suddenly they knocked on the door.
I got up from the chair.
I went to open and two people with a German accent told me that I had to go with them.
I tried to ask why and where I should go.
They will reach her husband on the train, they told me.
I understood.

I told my older child to continue eating, otherwise the soup would get cold, and I would return.
Soon.
We left the house, I with my cardboard suitcase and headed for the station.

Hundreds of people queuing in silence.
Someone was crying, without tears.
We could hear some timid sobs in a child's cry and immediately scream in German of reproach.
I waited in line.
I left my suitcase near the chair next to my children.
I left.

an embrace of hope

Armando

source

Ero dentro la mia casa, con i miei bambini.
Quel giorno avevo cucinato una minestra di con le patate e piccoli pezzi di pollo.
i bambini erano contenti, era una rarità a causa della guerra.
Mio marito era stato prelevato da tre uomini del Ministero della Guerra, qualche giorno prima, raccomandadomi di stare serena, di non preoccuparmi perchè sarebbe tornato.
Presto.

Ci sedemmo tutti e tre, quando all'improvviso, bussarono alla porta.
Mi alzai dalla sedia.
Andai ad aprire e due persone dall'accento tedesco mi dissero che dovevo andare con loro.
Provai a chiedere il perchè e dove dovevo andare.
Raggiungerà suo marito sul treno, mi dissero.
Capii.

Dissi alla mia bambina più grande di continuare a mangiare, altrimenti la minestra si raffreddava, e che sarei tornata.
Presto.
Uscimmo di casa, io con la mia valigia di cartone e ci dirigemmo verso la stazione.

Centinaia di persone in fila in silenzio.
Qualcuno piangeva, senza lacrime.
Si udiva qualche timido singhiozzo nel pianto di un bambino e subito urla in tedesco di rimprovero.
Aspettai in fila.
Lasciai la valigia, lì vicino la sedia, accanto ai miei bambini.
Partii.

un abbraccio di speranza
Armando

if there is a God he will have to beg my forgiveness
(on an Auschwitz wall)

Se esiste un Dio dovrà chiedere il mio perdono.
(su un muro di Auschwitz)

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