Il bilancio c'è, ma non si vede - The balance is there, but you can't see it [Multilanguage]

Con il campionato ormai assegnato ufficialmente da un paio di settimane (virtualmente da almeno tre mesi) e le bagarre per contendersi gli ultimi posti disponibili in Champions League, o per evitare di non retrocedere, in via di definizione, l'attenzione di una parte degli appassionati calcistici si sta inevitabilmente dirigendo verso le vicende dell'extra-campo.

Gravina e tutta la sua cricca di tirapiedi, libereranno le scrivanie della FIGC e il calcio italiano, se travolti ancora di più dagli ultimi scandali? Riuscirà il Ministro dello Sport, Andrea Abodi, a vincere la sua personale battaglia contro il mondo del pallone tricolore, istituendo un organo di controllo sui conti dei club, che di fatto vada ad esautorare la Covisoc?

Domande lecite, utili a riempire quella mezz'oretta trascorsa al bar con gli amici, ma cha a parte un crescente interesse dei social network e di alcuni forum specializzati non sembrano muovere più di tanto il grosso dell'opinione pubblica. Sui giornali del resto, in primis l'organo di partito dal colore sbiadito, di dette questioni non si fa menzione, continuando anzi a rilanciare notizie dal tenore opposto.

_{Il presidente dell'Inter, Steven Zhang. Quirinale.it, Attribution, da Wikimedia Commons}

Steven Zhang, personaggio per il quale non esiste un giornalista capace di porre la domanda sulla sua latitanza dall'Italia che dura da oltre un anno, starebbe per chiudere un accordo con gli americani del Fondo Pimco: un nuovo prestito, da circa 430 milioni, che vada ad estinguere i debiti dell'Inter con Oaktree, spostando la scadenza al 2027. Insomma, debiti sempre più grandi per coprire quelli precedenti.

Vedremo se questa notizia sarà la solita boutade giornalistica, che a cadenza regolare è stata riproposta nell'ultimo anno riguardo ai conti della società nerazzurra, o se davvero esiste un fondo finanziario che, per qualche motivo, giudica accettabile il rischio di un prestito superiore ai 400 milioni verso un soggetto come Steven Zhang, inseguito dai creditori di tutto il mondo.

La sensazione è che questa volta la notizia sembri avere qualcosa di più concreto rispetto alle precedenti indiscrezioni, ma ciò non toglie che la Covisoc potrebbe ritrovarsi presto in grossi guai per la mancata vigilanza sui requisiti presentati dall'Inter circa l'iscrizione ai passati campionati.

Nell'esposto presentato dalla Fondazione Jdentità Bianconera si chiedeva alla Covisoc come fosse stato possibile accettare come garante dell'Inter la società lussemburghese Grand Tower Srl, che del club nerazzurro detiene quasi il 70% delle quote azionarie.

Nel documento si faceva notare come detta società infatti non presentasse un bilancio da oltre tre anni e che di conseguenza non sussistessero i requisiti minimi per poter ritenere valida la lettera di patronage presentata al momento dell'iscrizione. Possibile che la Covisoc abbia ritenuto valida una garanzia senza nemmeno informarsi su chi la stesse emettendo?

La domanda sembra retorica, anche perché l'esposto pare aver colpito nel segno. Il 29 aprile, quindi in data successiva alla presentazione dell'esposto, con una fretta che lascia trasudare un certo grado di raffazzonamento, la Grand Tower Srl ha così a sorpresa pubblicato il suo primo bilancio degli ultimi tre anni.

Ma le stranezze non finiscono qui, perché lo stesso è relativo all'anno 2021 (quindi pubblicato oltre i tempi massimi previsti di sei mesi) e mostra un passivo di oltre seicento milioni di euro. Lo scacco matto a questo punto, così come l'ammissione di colpa, pare evidente. Su cosa si basavano le garanzie offerte dall'Inter nei tre precedenti campionati?

Sulla base di quali documenti è arrivato il benestare dalla Covisoc, se il primo bilancio, fatto oramai certificato ed ufficiale, è stato presentato, peraltro con un passivo mostruoso, soltanto lo scorso 29 aprile? Scoprire il modo in cui ne usciranno (perché statene certi, lo faranno) sarà molto divertente.

Statemi bene, alla prossima!