NBA Trip: Philadelphia 76ers

Il giro della prima division NBA sta per ultimare.

Manca solo una squadra e che squadra, che favola!

Ecco a voi i Philadeplhia 76ers.

Si può passare da essere gli zimbelli dell'intera lega ad essere la squadra più osannata e forse tifata al mondo in questo preciso momento storico?

A quanto pare la risposta è si e porta il nome dei Philadelphia 76ers.

La Philadelphia del dopo Allen Iverson ha vissuto una notte lunghissima che manco in Game Of Thrones.

Ad un certo punto si è iniziato a parlare di Process fino ad arrivare al celeberimmo Trust the process.

Con Hinkie al timone sembrava non esserci fine al peggio ma oggi col senno di poi bisogna dare atto che il GM aveva ragione e ci aveva visto lungo.

La strategia che fino a 2 anni fa era stata deleteria era in realtà semplice e lungimirante.

Inutile provare ad essere squadra da ottavo - decimo posto ogni anno.

Meglio perdere sempre per 3-4 anni, racimolare scelte su scelte, cedere i giocatori migliori per giovani e prime scelte e sperare che grazie ad attente valutazioni in fase draft si sarebbe costruita una corazzata.

E cosi fu.

Sempre col senno di poi se i 76ers sono arrivati solo ora ad un livello eccellente e non un paio di anni prima non è stato per colpa della strategia ma per colpa della sfortuna e delle pessime scelte al draft.

Pensate che negli ultimi 5 anni Philly con la sua prima scelta aveva pescato Jahlill Okafor, Nerlens Noel e Michael Carter Williams.

3 giocatori pescati altissimi con prima assoluta o giù di li che ad oggi non esistono più nel novero dei protagonisti veri della NBA ma son solo delle comparse o poco meno.

Aggiungete anche la prima scelta assoluta di 2 anni fa Markelle Fultz che ad oggi viene visto più negli ospedali e nei centri di fisioterapia ed il gioco è fatto.

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Mentre gli alti con scelte magari peggiori pescavano campioni loro pescavano giovani infortunati o che non sarebbero esplosi causa mentalità errata o immaturità o semplicemente talento non pari alle attese.

Aggiungete anche che i 2 artefici dell'esplosione Philly ovvero Ben Simmons e Joel Embiid abbiano difatto passato i primi 15 mesi della loro esperienza NBA in infermeria salvo tornare ed esplodere in maniera deflagrante.

Ottima strategia dunque ma tanta sfortuna e tante scelte errate.

Adesso finalmente sembra che la fortuna abbia girato l'angolo e incrociato il cammino di Philadelphia generando frutti tanto attesi e sperati.

Toronto sta spavaldamente dominando l'Est e se è vero che i Bucks fanno paura, i Pacers sono solidi come rocce di granito ed i Celtics son sempre i Celtics è vero che tutti dovranno guardarsi le spalle dai 76ers.

Se l'anno scorso Embiid - Simmons avevano meravigliato tutti quest'anno in corso d'opera la dirigenza ha regalato una sorpresa piacevolissima a tutti i tifosi portando nella città dell'amore fraterno Jimmy Butler altra storia da favola e altro All Star potenzialmente devastante.

Tutti aspettano ancora Fultz ma nel frattempo possono godersi il trio delle meraviglie che sta facendo impazzire gli avversari.

La fisicità di Embiid, la completezza di Simmons e la personalità di Butler sono un mix che forse nessuno in NBA può permettersi.

La crescita del rookie Shamet, l'esperienza di Wilson Chandler ed il tiro da 3 di JJ Redick completano il cerchio.

Occhio a questi 76ers perchè di qui a fine anno potrebbero sorpassare tutti e prendersi l'Est andando a sfidare la regina dell'ovest che mai come quest'anno è incerta e mai come quest'anno potrebbe arrivare con affanno alle finals.

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