Tutti contro tutti: una guerra mondiale in "miniatura"

in #politics6 years ago (edited)

È ufficiale: la Siria è diventata una guerra di tutti contro tutti. L'ultima prova è la notizia che gli aerei statunitensi hanno ucciso da qualche parte tra i quattro ei 200 "mercenari" russi la scorsa settimana

Pochi giorni prima questa notizia, Israele ha abbattuto un drone iraniano proveniente dalla Siria e poi attaccato obiettivi iraniani, perdendo un F-16 nel processo.
E pochi giorni prima, la Turchia ha organizzato un'estesa guerra contro i curdi siriani sostenuti dagli Stati Uniti - probabilmente le stesse persone che hanno fatto appello ai raid aerei contro i russi

Un caos totale insomma. Qualsiasi tipo di risoluzione sembra davvero impossibile in questo momento. Siamo in pieno conflitto internazionale

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L'Afghanistan dall'invasione sovietica nel 1979 fino al presente rappresenta un perfetto esempio di paragone, un conflitto che dura da circa 40 anni. In Siria sono "solo" 7 anni che é iniziata la guerra civile.
Fin dall'inizio il conflitto Siriano sembrava una proxy war, cioé fra fazioni Shiite contro Sunnite.
I sunniti che cercavano di rovesciare il presidente Bashar al-Assad avevano l'incoraggiamento e il sostegno degli stati del Golfo arabo sunnita, degli Stati Uniti e della Turchia. Bashar aveva l'aiuto del suo alleato Iran e delle sue milizie delegate, Hezbollah libanese.

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Ma ora non é piu cosi "semplice", Turchia, Iran e Israele hanno aerei sullo spazio aereo siriano. E difatto una guerra internazionale. In piu Stati Uniti e Russi sono coinvolti sia a terra che in aria.

Tutti i "giocatori" hanno obiettivi diversi, ma nessuno ha l'interesse di influenzare il risultato primario della guerra civile. I sunniti siriani hanno sostanzialmente perso. Lo Stato islamico non detiene più un territorio significativo. Assad ha essenzialmente vinto sopravvivendo e riprendendo gradualmente il territorio. Il resto, incluso lo stato dei curdi, è secondario rispetto a ciò che la guerra ha portato fino ad ora.
Putin deve dimostrare di aver ottenuto qualcosa di concreto dalla vittoria. Ciò significa essere presenti per assicurarsi che Assad non vacilli se i russi si ritirano.
I curdi siriani non stanno andando da nessuna parte, perché non hanno nessun altro posto dove andare. Ciò assicura il coinvolgimento della Turchia fin tanto che i curdi non sono stati sconfitti.
L'Iran ha un interesse a lungo termine in Siria. Israele ha un interesse a lungo termine nel resistere all'Iran fintantoché l'Iran continua a negare il suo diritto di esistere.
Per quanto riguarda gli Stati Uniti, è più probabile che smetta di combattere più di chiunque altro. Ma non sarà facile se i massacri si moltiplicheranno mentre gli Stati Uniti cercano di ridurre il supporto aereo per i curdi.

Siamo testimoni di una "guerra" mondiale in miniatura

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Onestamente mi preoccupa.

Le guerre civili hanno sempre rappresentato gli schieramenti di guerre successive più a larga scala. Mi viene in mente la guerra civile spagnola, russa, coreana, come primi esempi.

Grazie per la tua analisi, sono fatti che bisogna leggere tra le righe nelle notizie date dai media, non sempre così chiari. Quello che mi colpisce nel fatto appena accaduto del bombardamento USA dove sono stati uccisi diversi mercenari russi è il coinvolgimento di diverse società private. Agenzie sul posto con contractors prevalentemente russi. Secondo me la cosa non è per niente scontata. Poi mi fa pensare perché ci sono state forti reazione governative.

Verissimo. Grazie @airmatti del tuo commento. Ormai é una proxywar, e come lo é stato in Iraq c erano moltissimi mercenari. Non cosi diversamente dall isis. Anche se con ideali diversi alla fine combattono tutti per lo stesso motivo: $$$$

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