Ammore e Malavita: anche Napoli ha il suo musical

in #movies5 years ago

Non tutti ne hanno parlato, non tutti hanno dato il giusto risalto alla notizia ma nell'anno 2018 il cinema italiano ha voluto premiare con il più importante fra i riconoscimenti cinematografici della penisola una pellicola che definire sorprendente è poco.

Il David di Donatello 2018 è andato al film, o forse dovremmo dire musical, napoletano "Ammore e Malavita".

Una scelta coraggiosa quella della giuria, una scelta ancora più coraggiosa quella dei Manetti Bros che hanno deciso di girare un film ambientato a Napoli, che parlasse di camorra e criminalità organizzata ma lo facesse in salsa musical, come gli americani amerebbero, ovviamente unendo il tutto con una storia d'amore fortissima che tutto mette in discussione e che tutto fa esplodere.

Immaginate dunque criminali che sembrano usciti direttamente da Gomorra che canticchiano motivetti per giustificare un omicidio o prima di commetterlo, cantanti neomelodici partenopei che mettono in scena una vera e propria sceneggiata napoletana tra i vicoli della città più contradditoria del mondo, o musicisti del calibro di Rais degli Almamegretta destreggiarsi fra pistole, motociclette e ugole che mietono vittime e promettono vendetta.

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Il risultato è straniante.

Straniante si ma altrettanto soddisfacente. 

La chiamano sperimentazione.

Ed il cinema è sperimentazione.

Solo essa permette il progresso, permette di spingersi oltre, di ridefinire canoni, di strappare le convenzioni e abbattere muri.

Solo attraverso la sperimentazione si può avere il coraggio di dare coraggio alle nuove generazioni di artisti, sceneggiatori, attori e registi.

L'eco che questo film ha avuto non è stata quella meritata. Il David Di Donatello ha dunque regalato quantomeno un po di visibilità ed il giusto tributo alla pellicola.

Il cast è di tutto rispetto con la stella nascente Serena Rossi nei panni della donzella in pericolo messa in salvo dal bruto Alessandro Morelli, killer spietato della camorra che si mette contro la sua stessa organizzazione capitanata da Carlo Buccirosso e con Rais fido scudiero. Il motore degli eventi sarà proprio questo accadimento, il quale scatenerà un mare di sangue e un numero incalcolabile di morti.

Nella parte della donna boss un'ottima Claudia Gerini che pur riuscendo ad essere iper convincente risulta essere forse la scelta meno azzeccata nei panni di una donna forte, di una napoletana sanguigna ella che napoletana non è e con mimica e accento questa differenza si sente eccome nonostante gli sforzi.

Ammore e malavita non resterà forse negli annali del cinema italiano, tanti sono comunque i difettucci e le scelte azzardate in cabina narrativa. Resterà di certo come il primo e riuscitissimo esempio di mescolanza fra generi, esaltando tra l'altro il genere musical sempre poco battuto in Italia.

Sort:  

Probabilmente era già in "odore di premiazione" e non era regolare influenzare la Giuria. Il tentativo (mediocre) di girare un film "crime"-musicale era stato fatto anche da Roberta Torre nel 1997 (Tano da morire). Complimenti ai Manetti ed anche a serialfiller!

In realtà il premio è stato dato molti molti mesi fa quindi non credo sia quello il motivo. Più plausibile che volessero stoppare un film un pò cruento in piccoli momenti come spesso accade purtroppo sulla rai.
Grazie mille @adinapoli.

Il film era previsto nel palinsesto televisivo RAI della settimana scorsa, ma non è andato in onda. Dopo il prestigioso riconoscimento pensi che tornerà nelle sale?

Temo che non tornerà nelle sale essendo trascorso oramai un anno.
Non ero a conoscenza di questa 'cancellazione' dal palinsesto rai.
Conosci i motivi?

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