Smart crash
Oggi stavo rientrando a casa, fa caldo i finestrini calati del tutto che per il condizionatore c'è tempo. Almeno di godersi queste prime vere giornate estive. Nel procedere la mia attenzione viene rapita nel marciapiede opposto su un gran pezzo di figliuola.
La sua di attenzione invece è rapita dallo smartphone che ha praticamente incollato all'altezza degli occhi, tanto da non vedere lo scalino e capottare platealmente in avanti come in una delle scenette di Fantozzi. Subito si è rialzata guardandosi in giro imbarazzata, non si era fatta nulla per fortuna se non per il suo ego un po' ammaccato.
Sti arnesi oramai ci hanno letteralmente fritto il cervello a livello di subconscio. Se dovessero sparire o essere banditi per qualche motivo sarebbe una tragedia epocale. Oramai è nota la correlazione sui tumori al cervello, ma l'arnese è diventato una sorta di estensione del nostro IO che non si può nemmeno mettere in discussione, probabilmente nemmeno davanti alle evidenze più incontrovertibili.
Mi domando se il livello di degenerazione di questo fenomeno abbia già raggiunto il picco massimo, quindi non è che poi ci dovremmo preoccupare più di così, oppure le cose possono ancora peggiorare? Molti anni fa avevo letto una novella su un libricino di fantascienza. In quel caso la gente era rapita dalla TV e dai programmi (d'altronde al tempo in cui fu scritto lo smartphone non era ancora stato inventato) tanto da farsi asportare organi interni pur di pagare l'abbonamento.
Se ci penso oggi non è che l'autore avesse poi sbagliato di tanto, questi aggeggi arrivano a costare come un intero mese di stipendio e la gente come nel caso della signorina "distratta" è letteralmente stregata dal proprio display. Anche le relazioni sono state profondamente investite da questo fenomeno.
Se arrivi in ascensore e c'è qualcuno, tiri fuori lo smartphone dalla tasca e cominci a spolliciare sulle icone, quasi ad evitare il fastidioso (o imbarazzante forse?) contatto visivo con l'astante di turno. Altre volte ho visto giovani al parco o al bar, tutti con il naso impallinato sul display, che diavolo si sono visti a fare se poi stanno in silenzio per conto loro come degli automi scarichi.
Se penso al tempo prima degli smartphone però nemmeno io tornerei indietro. Quando ti serve una informazione stradale non devi andare dal benzinaio, se ti servono le previsioni meteo della zona Y ce le hai e magari pure le webcam, se senti alla radio una canzone, ti dice quale è, per non parlare della posta o dei messaggini che ti corrono dietro come il lavoro al di là dell'orario o del fatto di essere in ferie... che fregatura... o forse no?