Proposta per la mobilità urbana.

in #ita6 years ago

Vorrei fare una proposta, una sorta di lettera aperta al governo attuale, visto che Di Maio ne ha parlato ma solo in parte della questione. Capisco che ci siano cose più urgenti e va bene così.

Sto parlando dell'articolo 50 del codice della strada che recita:

“I velocipedi sono veicoli con due ruote o più ruote funzionanti a propulsione esclusivamente muscolare, per mezzo di pedali o di analoghi dispositivi, azionati dalle persone che si trovano sul veicolo; sono altresì considerati velocipedi le biciclette a pedalata assistita, dotate di un motore ausiliario elettrico avente potenza nominale continua massima di 0,25 KW la cui alimentazione è progressivamente ridotta ed infine interrotta quando il veicolo raggiunge i 25 km/h o prima se il ciclista smette di pedalare”.

L'articolo è stato quindi modificato, come si può intuire dalla parte sulla pedalata assistita, nel 2003. Ovvero nel secondo Governo Berlusconi. E chiaramente è stato modificato male, perché buona parte dell'impiccio di cui vado a parlare casca proprio nelle ultime parole "o se prima il ciclista smette di pedalare". Ma chiaramente anche prima con "pedalata assistita".

Il problema è che nel mercato si sono affacciati veicoli che possono benissimo essere delle biciclette full electric, senza persino avere una catena o un sistema di trazione muscolare, come anche averlo ma pensato come sistema secondario. A livello urbano una bici elettrica può essere un ottimo sistema di trasporto, pur mantenendo i vincoli di potenza dei 250 Watt e il vincolo di velocità massima di 25 km/h.

mountain-biking-1210066_1280.jpg
immagine cc0 creative commons

A mio avviso non ci sarebbe nulla di male aprire ad un più ampio respiro il mercato con questo tipo di veicoli. Che devono comunque avere le luci, un segnalatore acustico e quant'altro previsto per le bici. Ma si dovrebbe saltare il tabù dell'acceleratore. In questo momento ci sono cittadini più o meno inconsapevoli della questione che comprano aggeggi illegali e per cui è possibile incorrere in sanzioni pesantissime

Infatti oltre a questi andrebbero regolamentati i mezzi che discostano dalle bici elettriche, tipo gli hoverboard, gli skate board elettrici o i monopattino elettrici. Chiaramente questi non possono viaggiare per strada, ma magari su una pista ciclabile si, visto che la stessa è considerata anche come transito pedonale.

Sarebbe poi interessante porre una sorta di certificazione su tali prodotti, questo per cercare di favorire l'industria o l'artigianato nazionale, perché la domanda di mercato esiste e la potremo cavalcare alla grande con piccole ma interessanti ricadute sul tessuto economico (e azzardo pure sociale) a costo zero.

L'articolo 50 sarebbe quindi a mio avviso da "raddrizzare", una cosa che non dovrebbe essere onerosa dal punto di vista parlamentare.

Voi cosa ne pensate?

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Concordo perfettamente con te, caro @tosolini, va adattato e rivisto, per meglio interpretare e regolamentare anche gli altri veicoli elettrici, quali monopattini, skateboard e tutto quello di similare, avere meno emissioni nocive è un grande e bella opportunità che possiamo sviluppare con leggi adeguate e giusti incentivi

Grazie @mad-runner, al di la del motivo ecologico, che diciamolo spesso viene spacciato come scusante, in realtà alla maggioranza frega un tubo, la vedo più come questione economica visto che la domanda ci sarebbe, e le competenze anche artigianali pure. Con qualche menata giuridica si potrebbe ostacolare le cinesate e cercare di favorire i costruttori locali.

tosolini...so sweet.

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