No modem again

Facciamo nome e cognome, Antonio Nicita dell'AgCom. A quanto pare qualcuno nell'agenzia si è svegliato e negli ultimi mesi, forse complice il momento di stasi del governo per via delle elezioni o per vero e proprio merito, ha dato dei segnali di svolta di un ente che oramai stava passando come il pierino di fronte alle Telco.

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Quindi si è assistito prima alla battaglia dei mesi a 28 giorni. Bene ma non benissimo visto che non si è valutato il mantenimento dell'aumento di prezzo, anche se ci sono delle notizie di indagini in corso sulla questione. Poi la richiesta (ottenuta) di poter imporre multe più alte, rispetto a quelle davvero ridicole che potevano comminare in precedenza.

Oggi arriva la notizia su un sondaggio riguardo ai modem. Infatti con il passaggio alla fibra ottica si è assistito ad una imposizione del modem da parte delle aziende fornitrici. Spesso a pagamento, e pure salato considerando che chiedono anche fino a 5 euro mensili. Se non accetti, niente fibra ottica, o dove permesso con limitazioni pesanti.

Può sembrare una questione banale, e per la maggioranza dell'utenza lo è. Per chi non è avvezzo avere uno scatolotto gestito e configurato dal gestore è un servizio. Difatti il Garante non intende vietare la questione, ovvero considera ottimo che ci sia tale servizio, però per chi dispone delle conoscenze adeguate lo scatolotto imposto diventa un problema.

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Il motivo è che l'aggeggio in questione è castrato, quindi di fatto se ho un azienda non è proprio il caso di collegarlo direttamente alla rete aziendale. Meglio frapporgli un firewall su una particolare rete (VLAN) affinché prenda solo le richieste del firewall stesso, che a sua volta raccoglierà quelle degli utenti reali. In sostanza devo alimentare un aggeggio che di fatto mi da l'accesso ad internet e basta, quando potrei utilizzarne un altro che già fa quello che voglio.

In tal senso AgCom raccoglierà pareri sulla questione interrogando tramite consultazione pubblica tutti gli attori del gioco, quindi gli ISP, le associazioni di consumatori e i consumatori stessi.

Si tratta di un passo avanti dell'Agenzia verso un vero servizio a tutela dei cittadini, anche su quelle questioni che potrebbero sembrare secondarie.