Neoliberismo alimentare

in #ita5 years ago

Tempo fa avevo scritto un post, che partiva dalla notizia, anzi da uno studio che evidenziava come nella mia regione praticamente un solo ipermercato aveva cibo a sufficienza per coprire i fabbisogni dei cittadini. La domanda che mi ero posto, già ma allora tutti gli altri? e gli scaffali sono sempre pieni. Opulenza neoliberista?

Oggi ho visto questo report delle iene, e la cosa alla fine mi sconvolge ma non mi sorprende. Era piuttosto chiaro che l'enorme surplus alimentare fa a botte con il rendimento economico e da qualche parte si deve generare, anzi degenerare, un punto di frizione.

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immagine cc0 creative commons

Il mio primo lavoro, oramai 25 anni fa, fu proprio in un supermercato, le cose riportate dalle iene non le ho viste per fortuna, però il titolare mi forzò a taroccare le date di scadenza, quelle "preferibilmente" della cioccolata e di qualche dolciume. Per altro la "taroccatura" era talmente posticcia che mi vergognavo pure, cioè non ci voleva chissà quale spirito di osservazione per capire che qualcosa non andava, eppure i prodotti furono venduti.

E' probabile che questa cosa fosse risaputa, perché il venditore di una nota marca di pasta e dolciumi veniva personalmente ogni 10 giorni a controllare le date di scadenza. Quelle prossime alla fine (quindi nemmeno scadute) le sostituiva, togliendo solo la confezione superiore, quella colorata in cartone (quindi lasciando quella in plastica interna) e lasciandomele in cassa dove lavoravo affinché potessi a mia discrezione regalarle ai clienti.

Oggi dubito che la stessa azienda abbia mantenuto quel livello di attenzione qualitativa, presumo che si sia allineata a tutti gli altri, produco, consegno e poi sono affari loro, anche a discapito di minare l'immagine aziendale.

Dal video delle iene viene da chiedersi, già ma lo Stato dove è? gli ispettori delle ASL a quanto pare hanno comportamenti discutibili, ma questo credo sia facilmente deducibile dai rapportini e dal fatto che le sanzioni a ipermercati e supermercati siano del tutto assenti. Per cui è chiaro che sia necessario una sorta di turn over della posizione ispettiva, affinché non diventi "l'amico di" e chiuda entrambi gli occhi.

Altre soluzioni, anche quelle stile block-chain proposte da Di Maio sono totalmente inefficaci, come si è visto questi ristampano le etichette come meglio li aggrada, per cui l'unica via percorribile è l'ispezione realmente a sorpresa, e magari tipo agente infiltrato, che si fa assumere per documentare i vari reati.

Nel frattempo noi siamo vittime di questo sistema da neoliberismo alimentare, e con il concreto rischio di ammalarci.

Sort:  

Situazione gravissima, senza mezze misure, riempire gli scaffali dei supermercati e iper per poi fare queste porcate è semplicemente allucinante e meschino

business... e tutto è consentito, nessuno va in gattabuia.

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