Binance o Poloniex?

E' arrivato il momento di saltare su una nuova piattaforma. Sono da un po' su Bittrex e le fee sono alte, ma siccome ero ancora nel bel mezzo della sperimentazione di alcuni bot e questo exchange era il più trasversale ho chiuso un occhio sulla questione delle transazioni.

Ora una possibile scelta è tra Poloniex e Binance. A dire il vero avevo scartato Poloniex perché anche lui aveva fee in linea con Bittrex, ma da metà maggio si è allineato allo 0.1%. Rimangono alcune differenze sostanziali sul withdraw, ma li si sa è tutta una questione di tattica, ovvero si deve girare tutto su qualche moneta minore che è presente da entrambe le parti e che offre fee relativamente basse. Quindi il problema del trasferimento, almeno fino a quando saranno presenti così tante coin, è piuttosto relativo.

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Su Poloniex a dire il vero già ci sono, seppure con pochi spicci, perché ero curioso di provare TradingView che offre appunto la sua piattaforma utilizzabile da questo Exchange. Si tratta di un plus piuttosto potenziale che effettivo. Ovvero al momento si può solo piazzare l'ordine limit, non ci sono praticamente opzioni di sorta. Non esiste neanche un money management decente, tuttavia nel momento in cui venisse aperta la possibilità di agire direttamente con il pinescript la situazione andrebbe a ribaltarsi in modo considerevole perché le opzioni diventerebbero sostanzialmente infinite.

Anche l'interfaccia web vera e propria di Poloniex non è entusiasmante. Tuttavia le funzionalità sono interessanti anche se a mio avviso un po' complicate. Infatti è possibile utilizzare il conto in modalità "Margin Trading". In sostanza si può operare con fondi presi in prestito ma, e lo trovo intelligente, solo ed esclusivamente se avete dei fondi di copertura pari al capitale che intendete tradare. In sostanza operate con soldi altrui ma se andate in perdita ci rimettete i vostri. La parte interessante è che in questa modalità è possibile operare anche in short. C'è poi una terza opzione, legata al margin, ovvero quella di offrire i propri fondi in lending, cioè offrire a chi opera in margin un certo capitale di una certa moneta, con la certezza di non rimetterci, perché come abbiamo visto chi opera in margin lo fa con, e fino, alla copertura del suo capitale. L'inghippo della situazione è che queste modalità hanno di fatto tre conti separati, ovvero trading, margin e lending. Quindi il capitale va spostato ogni volta in uno di questi, sebbene la cosa non mi risulti abbia dei costi.

Binance invece offre decisamente una interfaccia più dinamica, con la possibilità di utilizzare uno stop limit che non sarà il massimo, o quello desiderato nelle funzioni, ma è pur qualcosa. Come per Poloniex la coin a disposizione sono uno sproposito, tra cui Steem, ma con l'aggiunta del BNB, un token proprietario che di fatto imita l'USD Tether e con cui è possibile limitare ulteriormente le fee a 0,05%. Non ultimo Binance offre una pletora di funzioni lato API che ne hanno decretato un certo successo nella creazione di Bot.

Quindi le differenze sostanziali sono che Binance ha un ottimo portafoglio lato Ethereum (che comprende anche Steem) mentre quello di Poloniex è scarso. Non ho mai provato a tradare in ETH, ma nel caso Bitcoin avesse difficoltà è una opzione che secondo me non va scartata.

Poloniex permette di tradare anche in XMR, anche se il portafoglio è limitato, mentre Binance come detto ha una su moneta ma anche il famoso (e talvolta criticato) Tether.

Dubbio amletico, A o B? voi cosa scegliereste o cosa avete scelto e perché?