Un incendio di grandi proporzioni sta divorando il Piemonte

Purtroppo nella zona del torinese, dove io abito, sono in atto da alcuni giorni degli immensi incendi, che si stanno divorando ettari ed ettari di terreno, soprattutto boschi, ma anche coltivazioni tra cui preziosi vigneti.

La situazione è sfuggita subito fuori controllo, tant'è che nonostante gli sforzi dei vigili del fuoco e di tutti gli addetti ai lavori, non solo i roghi non sono stati ancora domati, ma bensì si stanno espandendo e si stanno avvicinando pericolosamente alle abitazioni. Il fumo e le dense ceneri rendono anche difficoltosi gli interventi con i Canadair e gli elicotteri che faticano a circoscrivere gli incendi.

Il clima, con la siccità e il caldo, ha sicuramente favorito lo sviluppo di questi incendi e oggi a peggiorare la situazione ci si è messo anche il vento. Ormai in Piemonte non piove da mesi e le temperature sono state ancora molto alte; fino a qualche giorno fa si sfioravano anche i 25 gradi durante il pomeriggio, quindi un clima ancora quasi estivo piuttosto che autunnale.

Ad oggi sono più di 2000 gli ettari di vegetazione che sono andati letteralmente in fumo, più di 60 i comuni colpiti. Le zone più critiche sono quelle del canavese e soprattutto della Val Susa. Nel frattempo l'emergenza si è anche allargata nel cuneese, soprattutto in Val Varaita e in Valle Stura.

(Foto presa da confagricolturacuneo.it)

Oltre ai danni alle vegetazione, che sono imponenti, sia dal lato economico che dal punto di vista ambientale, questi roghi stanno portando altri enormi disagi. Alla qualità dell'aria che era già seriamente compromessa a causa della grande quantità di smog, che ovviamente una grande città riesce a creare, su Torino e provincia stanno anche scendendo i fumi di questi roghi, molto ricchi di carbonio e particolato,facendo schizzare alle stelle i livelli delle polvere sottili, molto pericolose per l'uomo.
Invece in provincia di Cuneo, ormai da giorni è stata chiusa la strada statale che collega il Piemonte alla Francia, lasciando bloccati al confine molti tir.

Nella giornata di oggi, Il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, ha ufficialmente richiesto lo stato di calamità, sperando che vengano aumentati gli sforzi anche a livello nazionale per far fronte a questa che ormai è diventata una vera e propria emergenza.