Riccio, riccio, questo è un capriccio.

in #ita5 years ago

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Maddalena non la finiva di gridare così la sorella la strattonò con forza.

" Ma che ti prende adesso Maddy?" le chiese con aria stizzita, spingendo fuori il vezzeggiativo con spregio.

Era stufa di Maddy e dei suoi pianti interminabili. 

Sua madre le ripeteva ogni santo giorno la solita litania, lei era la sorella più grande, quella più responsabile, con la testa sulle spalle, doveva avere cura della piccolina, così fragile e sensibile. 

Talmente fragile che al posto della gola aveva un megafono, due polmoni da far invidia ai migliori campioni di nuoto del mondo e uno stretta così forte da lasciarle lividi sulla mano.

Era solo una gran furba sua sorella, arrivate a casa faceva sempre gli occhi dolci e fingeva di non riuscire a portarsi alla bocca il cucchiaio solo per farsi imboccare da mamma.

Maddalena non era una bambina, ma un mostro vestito di merletti. 

Le grida si frenarono un secondo giusto il tempo di indicare il luogo che aveva suscitato nella piccola tanto interesse.

Il negozio di dolciumi del signor Enzo. Un luogo di tentazioni dove a lei e Maddalena era proibito addentrarsi senza la presenza di un genitore.

Si immaginava sua madre guardarla con disapprovazione e dirle " Teresa cara, muoviti e non far sostare lì la piccolina che poi fa i capricci". 

Come se sua sorella non facesse i capricci ogni giorno, ad ogni ora ed in ogni luogo. Pareva che il buon Signore nel metterla al mondo le avesse dato in dotazione un capriccio per ogni riccio, come diceva il detto.

Maddy di ricci ne era piena, aveva una folta capigliatura ribelle e puzzolente, colpa degli unguenti che la loro madre le metteva in testa.

Quando Teresa voleva poggiare il capo teneramente su quello della paffuta e ricciuta sorella le era impossibile farlo da tanto era il tanfo emanato dalle ricce chiome fanciullesche. 

Maddalena riprese la sua preghiera a squarciagola " Ti pregoooooooooo, vogliooooo il lecca leccaaaaa".

 

Teresa sbuffò, sapeva come era fatta sua sorella, non si sarebbe zittita se non con un ceffone o con in mano l' oggetto del suo desiderio e siccome lei non era incline alla violenza optò per la seconda.
Entrò nel negozio con la piccola Maddy in preda a un forte capriccio, batteva i piedi e gridava come uno di quei malati che aveva visto all' ospedale da sua madre, eppure nessuno pensava mai ad internare sua sorella, dicevano fosse normale, lei ne dubitava.
il Signor Enzo le rivolse subito uno dei suoi migliori sorrisi, sapeva che se entrava con Maddalena avrebbe comprato metà negozio. Era una bambina volubile e capricciosa dotata di un grande dono per i mercanti, un padre assente e una madre e una sorella dal carattere accondiscendente.

" Cosa vuole signorina Teresa?" le chiese l' uomo con un sorrisetto mellifluo.

" Tutto ciò che ha pur di farla stare zitta" lo implorò Teresa.

" Sarà fatto" rispose lui porgendo alla piccola delle caramelle dall' aspetto gommoso.

" Queste le dureranno molto tempo e le si incastreranno tra i denti, dovrà passare molto tempo a masticare".

Teresa tirò un sospiro di sollievo, il signor Enzo era davvero una manna dal cielo.

Prese le caramelle, le pagò e Maddy ne addentò subito una voracemente, spalmandosela su viso e capelli.

Teresa mise una mano tra quei sudici ricci canticchiando " Riccio, riccio, questo è un capriccio" chiudendosi la porta alle spalle.

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Immagini di mia proprietà.

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Una storia d'amore...nonostante i ricci.

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