A SPASSO CON DANTE: Caronte - Ep.3

in #ita5 years ago

Dante insieme a Virgilio inizia il proprio viaggio nell'Inferno Dantesco: dopo aver attraversato la selva da cui tutto è cominciato e l'Antinferno caratterizzato dall'incontro con gli Ignavi, il Sommo Poeta raggiunge il fiume Acheronte, celebre contesto classico e simbolo di trapasso, in cui la famosa figura di Caronte ha il ruolo di traghettare le anime dannate dal buio vestibolo nelle tenebre dell'abisso.

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"Charon carries souls across the river Styx" - Alexander Dmitrievich Litovchenko (1890)

CC0 Creative Commons

Questo personaggio, sicuramente molto caratterizzante e singolare, continuamente carica sul proprio vascello le anime dei morti e con aria brutale agita il proprio remo:

Ed ecco verso noi venir per nave
un vecchio, bianco per antico pelo,
gridando: "Guai a voi anime prave!

Non isperate mai veder lo cielo:
i' vegno per menarvi a l'altra riva
ne le tenebre etterne, in caldo 'n gelo.

E tu che se' costì, anima viva,
pàrtiti da codesti che son morti"
[...]

Egli riconosce Dante, persona in carne ed ossa, in mezzo alle tante anime dei morti: tra queste anche quella di Virgilio, il quale con attenzione e rispetto chiede a Caronte di traghettare entrambi sull'altra sponda senza dilungarsi in troppe domande. La relazione tra il poeta latino ed il traghettatore è molto forte: quasi di padre-figlio, in quanto lo stesso Caronte deve la propria fama nel mondo classico soprattutto alla descrizione particolareggiata che Virgilio ne fornisce nell'Eneide. Il Dante-poeta non fa altro che citare quasi senza variazioni quanto scritto dalla sua guida nella sua opera magna.

LATINO
Portitor has horrendus aquas et flumina seruat
terribili squalore Charon, cui plurima mento
canities inculta iacet, stant lumina flamma,
sordidus ex umeris nodo dependet amictus.
Ipse ratem conto subigit uelisque ministrat
et ferruginea subuectat corpora cumba,
iam senior, sed cruda deo uiridisque senectus.
PARAFRASI
Un orribile traghettatore custodisce queste acque ed i fiumi,
Caronte di terribile squalore, a cui sta nel mento
molta canizie incolta, gli occhi di fiamma fissano,
dalle spalle pende uno sporco mantello con nodo.
Egli spinge la barca col palo e la governa con le vele e col battello ferrigno trasporta i corpi. Anche se vecchio, ma il dio ha una cruda e verde vecchiaia.

Eneide, Libro VI, versi 297-303 Latino - Parafrasi italiana

Dante_e_Virgilio_dinnanzi_la_barca_di_Caronte_-_Paolo_Vetri.jpg
"Dante e Virgilio dinnanzi la barca di Caronte" - Paolo Vetri (1877)

CC4 Creative Commons

Il Dante-scrittore ha voglia di descrivere i defunti che si affollano sulla riva dell'Acheronte con grande cura: il riferimento anche in questo caso va ad un altro testo antico molto famoso: l'Antico Testamento. Sulla falsariga di questo libro sono infatti sottolineati i vari aspetti che descrivono i defunti nell'area dell'imbarco e sembrano anime isolate dalla solitudine della dannazione.
Caronte verso queste anime è tutt'altro che magnanimo: urla contro di loro, le offende e le colpisce con il remo. Dante suggerisce una chiara e palese similitudine: per il poeta fiorentino era importante anche inserire questo tipo di figure retoriche, per rendere anche ai meno colti la lettura più semplice.

Come d'autunno si levan le foglie
l'una appresso dell'altra, fin che 'l ramo
vede a la terra tutte le sue poglie

In questo modo anche Caronte svuota la riva caricando sulla sua barca le anime dei dannati, che al momento della partenza hanno vuotato la banchina, luogo che nel tempo di una traversata dell'Acheronte, già si è ripopolato.
Il Dante-viaggiatore però è ancora dubbioso di ciò che lo circonda e quindi interroga il suo Maestro, cercando di capire chi siano quelle anime e come mai esista questo continuo traghettare. Virgilio spiega a Dante che quelle anime dannate sono coloro che sono morti per nell'ira divina ed arrivano qui da ogni parte della Terra. Sono pronti ad attraversare il fiume perché la giustizia divina li perseguita. Il comportamento brutale di Caronte è spiegato dal fatto che da questo luogo non è mai transitata anima buona e quindi si sente libero di essere lui il primo a punire le anime per le loro pessime azioni da viventi.

Portrait_de_Dante.jpg

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Come non condividerti? Questa tua serie di post su Dante è bellissima!

Ti ringrazio moltissimo Noemi!!! Riesci a trasmettermi la tua carica per andare avanti!
È una serie che piace moltissimo anche a me, che amo Dante, la Divina Commedia ed il binomio classicismo e Medioevo.
Al prossimo episodio!

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