Australia sto arrivando! - to do list (parte 2)

in #ita6 years ago

Salve steemitiani,
come promesso eccomi qua con la seconda parte della to do list prima di partire alla volta dell'Australia (o comunque sia prima di intraprendere un viaggio del genere, a prescindere dalla destinazione).

Come anticipato già nel primo post, in questa seconda parte focalizzerò l'attenzione sulla ricerca dell'alloggio e la ricerca del lavoro, 2 dei problemi principali da affrontare appena messo piede sul'altro continente che porteranno via molto tempo e denaro. Come muoversi al meglio per rendere la ricerca efficace e soprattutto efficiente? Prendendo spunto da diversi siti web e recensioni e facendo tesoro di ciò che mi è stato raccontato da ragazzi che questa esperienza l'hanno già fatta in passato o la stanno facendo in questo momento, ho tirato giù due paragrafi sull'argomento che spero vi possano tornare utili. Buona lettura!

Australian_Pelican_watching_beach_sunrise.jpgImmagine CC0 creative commons


La ricerca dell'alloggio

Appena arrivati sul territorio australiano, a meno che abbiate un parente o amico che vi aspetta a braccia aperte all'aeroporto, avrete subito un nodo da sciogliere: dove dormire?
Ora, difronte a questa incognita si apre un bivio e la scelta da fare dipende dalla risposta ad un'altra domanda: voglio stabilirmi in una località precisa per un determinato periodo di tempo o voglio piuttosto girare fin da subito l'isola?

Nel primo caso, chiamiamolo per comodità opzione sedentaria, potrebbe essere opportuno e conveniente cercare una casa in affitto. Il condizionale qui è d'obbligo: seppur abbiamo deciso di prendere posizione in un certo luogo per un periodo prolungato, si tratta comunque di una situazione temporanea, soprattutto se siamo in possesso di un VISA 417 che ci permette di restare in Australia per massimo 1 anno.
Affittare una casa, per quanto comodo possa poi essere avere a disposizione un intero appartamento, comporta alcuni vincoli come ad esempio il pagamento di una caparra iniziale (di solito corrispondente a 2 mensilità) e il preavviso di 3 mesi nel caso in cui volessimo recedere il contratto. Ora mettiamo caso che il nostro visto scade a Dicembre e noi vogliamo lasciare l'appartamento per Settembre: non solo dovremmo avvisare il proprietario per iscritto entro Giugno, ma rischiamo di tornare in Italia senza aver ricevuto la caparra indietro.
Purtroppo i delinquenti esistono in tutto il mondo e anche in Australia ci sono proprietari furbetti che ne approfittano, temporeggiando e sperando che, una volta uscito dal continente, l'ex inquilino non faccia più valere il proprio diritto per ovvie ragioni (chi di voi aprirebbe una causa contro una persona che abita dall'altra parte del mondo?).
Quindi, se da una parte l'affitto di una casa può essere comodo e vantaggioso, dall'altra può comportare dei rischi, ecco perché consiglio di rifletterci un pò su prima di prendere questa decisione.

Nel secondo caso, che chiamo opzione nomade, abbiamo diverse opportunità.
La più semplice e conosciuta si chiama ostello. Non dimentichiamo che l'Australia accoglie da anni migliaia di ragazzi che effettuano l'esperienza del Working travel ed è quindi piena zeppa di ostelli pronti ad accoglierli; addirittura esistono ostelli ad hoc per i backpackers che offrono un sacco di servizi utili come assistenza nella ricerca di un lavoro ed escursioni guidate. Io vi consiglio di cercare un posto letto già dall'Italia, su internet c'è l'imbarazzo della scelta, basta perderci un pò di tempo e avrete già risolto il problema prima di partire.

Un'altra soluzione è l'appartamento condiviso. Qui non posso non citare Airbnb, un sito fatto davvero molto bene che mette in contatto diretto chi cerca e chi offre un alloggio. I prezzi variano molto a seconda di cosa state cercando, ma si possono trovare facilmente sistemazioni economiche. Cito Airbnb perché lo uso da tempo e l'ho usato anche stavolta per prenotare le mie prime 3 settimane di pernotto in Australia. Ho pagato solo 10€ a notte, speriamo non me ne debba pentire!
Se poi avete abbastanza soldi a disposizione e cercate qualcosa di comodo ed accogliente, potete prendere in considerazione la pista hotel. Cercando con calma e sui siti giusti (Hotels.com e booking per citarne due) si possono trovare prezzi ragionevoli, anche poco distanti dai centri abitati.

Nel caso in cui vogliate conciliare la ricerca del lavoro e quella della casa, esistono ostelli che offrono la possibilità di dormire e mangiare gratis in cambio di 3-4 ore di lavoro giornaliere nella struttura stessa: dovrete ad esempio curare il giardino o pulire le stanze ed in cambio riceverete vitto e alloggio. Questa opzione può rivelarsi un'ancora di salvataggio se non riuscirete a trovare una sistemazione in tempi brevi; considerate che in alta stagione il rischio di trovare tutti gli ostelli pieni, soprattutto nelle città più affollate come Sidney e Melbourne, non è da sottovalutare.
Fate attenzione però alle truffe e soprattutto a chi cerca di sfruttarvi. Ho letto che molti approfittano della debolezza e della situazione di emergenza di alcuni ragazzi per sfruttarli come forza lavoro a tempo pieno, minacciandoli di lasciarli senza un alloggio.

bed-1834907_960_720.jpgImmagine CC0 creative commons

La ricerca del lavoro

Come scrivevo già nel post precedente, lavorare per un paio di mesi è necessario se non volete rischiare di prosciugare i vostri risparmi e ridurvi a chiedere l'elemosina per le strade australiane. In Australia ci sono principalmente tre tipi di contratto di lavoro: casual, determinato ed indeterminato. Scordatevi l'ultimo, con un VISA 417 non lo potrete ricevere. Il determinato è da evitare se volete spostarvi, dato che richiede minimo 3 mesi. Il casual è la soluzione ottimale, perché permette di essere più flessibili e non prevede preavviso per rescindere il contratto.

In ogni caso avrete bisogno di un buon resume e una convincente cover letter, ovvero lettera di presentazione. Per quanto riguarda il primo ne ho già parlato nella prima parte della to do list. Nella cover letter dovrete essere in grado di far colpo sul vostro futuro datore di lavoro, mettendo in risalto le vostre qualità e le vostre conoscenze e competenze. Non dimenticate poi nella parte conclusiva di elogiare l'azienda presso la quale vi state candidando per un posto di lavoro e di dare l'impressione di essersi informati circa grandezza, modalità di azione e organizzazione dell'azienda stessa. Il tutto ovviamente e rigorosamente in english; ma non temete se il vostro inglese è arrugginito come il mio, su internet troverete decine di esempi da cui prender spunto.

Per quanto riguarda la ricerca, conviene cominciare a girovagare nel web già dall'Italia per sondare il terreno e capire in quali settori e in quali località concentrarsi. Fate attenzione, la concorrenza è tanta tra i backpackers e non dimenticate che molti australiani sono disoccupati ed in cerca di lavoro, ci sarà anche da fare i conti con loro.
Uno dei siti web più famosi è Gumtree. Qui troverete di tutto, non solo annunci di lavoro bensì anche alloggi,scambio di oggetti e compravendita di beni. Altri siti utili sono Seek e Optus, anche se questi ultimi 2 sono più indirizzati a personale qualificato.

Inutile però negare che la vera ricerca va effettuata sul posto e va fatta porta a porta. Molti locali commerciali e piccole aziende non pubblicano online le proprie offerte di lavoro ma si affidano al mercato locale e al passaparola. In Australia il networking è molto diffuso: avere tante conoscenze e referenze aiuta sia nella ricerca di un lavoro sia nella vita di tutti i giorni. Stesso discorso vale per le farm: la maggiorparte di esse sono sperdute nel nulla e spesso sono prive di connessione internet, quindi vi toccherà andarci di persona e chiedere un posto di lavoro a quattro occhi.
Occhio come sempre alle truffe e ai furbetti. In Australia come in ogni altro Paese esistono leggi ben precise che tutelano i lavoratori e impongono regole ferree riguardo orari,condizioni di lavoro e salario minimo. Molti approfittano della giovane età e dell'inesperienza di alcuni ragazzi per sottopagarli e farli lavorare più del dovuto. Sappiate che esiste Fair Work, un progetto del governo australiano volto a tutelare i lavoratori e rendere trasparente il rapporto di lavoro; se avrete problemi non esitate a contattarli e chiedere chiarimenti.

Prima di chiudere lasciatemi dare un ultimo consiglio, soprattutto a chi non è mai stato all'estero. All'inizio quasi sicuramente riceverete tanti no e tante porte chiuse in faccia, probabilmente soltanto perché siete stranieri e non sapete esprimervi bene nella lingua locale. Non vi scoraggiate, è normale, la gente è diffidente e a volte ha paura, soprattutto dopo tutto quello che sta succedendo negli ultimi tempi. Continuate a cercare senza sosta, sforzatevi di essere ottimisti e mostrare ottimismo al vostro interlocutore, provate a vendere voi stessi. Prima o poi il arriverà, se avrete fatto il vostro dovere.

workplace-569517_960_720.jpgImmagine CC0 creative commons


Questo è tutto per oggi, spero di essere stato chiaro e lineare e non aver confuso le vostre idee. Ovviamente questo era solo il mio punto di vista delle cose ed i miei consigli basati su esperienze passate all'estero e su ciò che ho letto su internet e sui libri. Credo che ognuno è artefice del proprio destino e che quindi debba scegliere per sé la strada o la tattica migliore da seguire. Auguro dunque a tutti coloro che come me sono in procinto di partire buona fortuna, non perdete mai le speranze se qualcosa va storto ma tirate sempre dritto!

Mi farò vivo nei prossimi giorni (o prossime settimane) quando avrò abbastanza tempo da dedicare a Steemit e se possibile continuerò a scrivere a riguardo. Stay tuned!

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Porca miseria che guida con i fiocchi!!!
Complimenti!
Domani in giornata passo anche dal primo episodio che mi ero perso. Bravo Massimo!

Grazie mille!

Grazie delle informazioni accurate!

Mi sembra tutto perfettamente organizzato, ho usato airbnb in ogni parte del mondo e non ho mai avuto problemi, mi sembra la soluzione migliore. Quindi buon viaggio e buona fortuna.

Buon viaggio e buona fortuna!

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