Rennes Le Château nei dettagli: #2 Pilastri, altari, pergamene e Parigi

in #ita5 years ago (edited)

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Immagine CC BY-SA 3.0 di Pumuckel42 fonte Wikimedia

Trama generale:

1885, Giunge a Rennes Le Château, piccolo comune che allora contava circa duecento anime, il nuovo umile, squattrinato ma colto e intelligente parroco, Monsieur Bérenger Saunière, nativo della vicina Montazels. Resosi conto immediatamente dell'urgenza di ristrutturare la vecchia chiesa cadente intitolata a Santa Maria Maddalena, cerca appoggio economico qui e là per cominciare i lavori. Dopo varie vicissitudini poco fortunate, riuscirà a procurarsi più di un anno dopo i soldi necessari quantomeno all'avvio delle prime opere di restauro. In seguito allo smantellamento di alcuni arredi della vetusta chiesa, avverranno strani ritrovamenti che cambieranno repentinamente e per sempre le sorti del prete stesso e di Rennes Le Château...

Pubblicazioni e numeri precedenti sull'argomento:

  1. Rennes le Château: un paesino così piccolo, un segreto così grande
  2. Ancora quattro passi fra i misteri della Valle dell'Aude
  3. Rennes Le Château nei dettagli: #1 La lapide della marchesa

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Benvenuti a Rennes Le Château, dove nulla è solo quel che sembra

Immagine CC BY-SA 4.0 di Mairie de Rennes-le-Château fonte Wikimedia


#2 Pilastri, altari, pergamene e Parigi


Bentornati alle vicende di Rennes Le Château, che videro per protagonista principale l'ormai celebre parroco francese Monsieur Bérenger Saunière.
Oggi dobbiamo fare un voluto passo indietro rispetto alla storia della strana lapide della tomba della marchesa narrata nel numero precedente, infatti andremo a vedere nel dettaglio ciò che diede il LA a tutta questa storia: il ritrovamento delle misteriose pergamene avvenuto all'interno della chiesa, in seguito alla prima opera di restauro, ovvero la rimozione del vecchio altare risalente ad epoca visigota (ottavo secolo circa).

A onor del vero, partiamo subito col dire che le quattro pergamene ritrovate da Saunière ed i suoi operai difficilmente si trovavano nascoste dentro al pilastro visigoto in pietra che reggeva da una parte il vecchio altare (dall'altra era direttamente infisso ad uno dei muri perimetrali) come si è stranamente ipotizzato per lunghi anni, visto e considerato che esso è sì incavo, ma solo in parte per via di un piccolo spazio ricavato alla base, dove senz'altro erano custodite soltanto piccole reliquie come da usanza cristiana.

Per inciso, il pilastro visigoto si trova ancora oggi dove lo stesso Saunière decise di ricollocarlo stranamente capovolto dopo averlo fatto rimuovere, ovvero lungo il vialetto che conduce all'entrata della chiesa, a ridosso di uno dei muri della confinante Villa Bethania.

ATTENZIONE però, si tratta di una copia! L'originale è custodito all'interno del museo!

Come dicevo è adesso a "testa in giù", così che nella parte in alto, su ciò che prima era la base, reca l'incisione "PENITENCE! PENITENCE!" fatta incidere dal parroco, mentre in basso, su ciò che era prima il capitello, sempre per sua decisione è stata aggiunta la parola MISSION più il numero 1 davanti all'incisione 681 che già recava quando si trovava in chiesa in posizione corretta, ottenendo così la dicitura incorniciata MISSION 1891.
Regge una statua della Vergine Maria (non Maria Maddalena...) sopra la quale il prete fece incidere JE SUIS L'IMMACULEE CONCEPTION e, essendo capovolto, le lettere greche alfa e omega che già esistevano si notano adesso rovesciate...
Visto che le due S della parola MISSION sembrano essere state incise più marcate (anche nella copia), c'è chi ipotizza che questa parola sia da interpretare come MIS SION, ovvero (MESSO DA SION... nel 1891...).

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Immagine di mia proprietà

Le pergamene vennero più verosimilmente ritrovate dentro a quella che pare fosse una delle colonnine in legno della balaustra del vecchio pulpito, anch'essa incava.

Tutte recanti il sigillo della regina Bianca di Castiglia, vissuta a cavallo fra il dodicesimo ed il tredicesimo secolo, un paio di esse raffiguravano una linea di sangue, un albero genealogico per intenderci, mentre le altre due contenevano leggibili testi in latino che, per via delle ennesime stranezze alle quali ormai siamo abituati, sembravano celare, tanto per cambiare, messaggi in codice.
Saunière molto incuriosito, si recò subito a Carcassonne per mostrare al vescovo della sua diocesi lo strano ritrovamento; egli senza esitare, lo mandò a Parigi al seminario di San Sulpizio, che si trovava adiacente all'omonima chiesa, per incontrare il giovane Emile Hoffet, specialista in lingue e codici con l'occhio ammiccante all'esoterismo. Lì avrebbe di certo trovato l'aiuto che cercava; in effetti, trovò questo e forse pure molto di più.

In quel della capitale francese, dove si fermò per tre settimane, il nostro "umile" prete della campagna occitana conobbe una schiera di personaggi che, di norma, poco avrebbero da spartire con il parroco di un paesino sperduto di appena duecento anime situato ai piedi dei Pirenei, a pochi chilometri dalla frontiera con la Spagna; dobbiamo menzionare una donna in particolare, fra tutti quelli che certamente orbitavano intorno ai circoli culturali, artistici ed all'ambiente esoterico parigino: Emma Calvè, la cantante lirica più famosa del suo tempo, già affermata ad altissimi livelli ed omaggiata dai più grandi potenti di fine '800 inizi del '900, come ad esempio la regina Vittoria d'Inghilterra e lo Zar Nicola II di Russia.
Una vera e propria personalità di spicco sul palcoscenico europeo e fra il suo jet set, abituata a frequentare personaggi del calibro di Claude Debussy, Oscar Wilde, Paul Verlaine ed anche il connazionale Gabriele D'Annunzio, che d'improvviso trovò grande interesse per la figura di Bérenger Saunière, semplice curato cattolico venuto da una lontana provincia; si disse perfino che i due si innamorarono e vissero un'intrigante love story, rimanendo uno accanto all'altra per lunghi anni, viste e considerate anche le assidue visite del prete nella capitale successive alla prima e quelle della Calvè, oltre ad altri illustri personaggi del tempo, a Rennes Le Château.

Fra i ricercatori habitué della zona, ovvero la celebre collina e la circostante Valle dell'Aude, ve ne è uno piuttosto famoso che risponde al nome di Henry Lincoln, attore, scrittore e sceneggiatore inglese ex BBC che, fra le mille altre cose entusiasmanti raccontate nei suoi libri, sostiene di aver individuato per caso le iniziali dei due piccioncini incise su una roccia vicina ad una delle sorgenti d'acqua fredda della vicina località termale Rennes Les Bains, detta La Fontaine Des Amours, con tanto di cuoricino trafitto dalla freccia di Cupido... Vedi pubblicazione N.2
Mistero nel mistero, il giorno seguente alla visita di Lincoln, la parte di roccia incisa è stata asportata da ignoti.

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Immagine di pubblico dominio fonte Wikimedia

Non perdiamoci nel gossip, non facciamo le parrucchiere e corriamo subito ad esaminare due delle pergamene ritrovate da Saunière, quelle contenenti i testi in latino. Il messaggio nascosto in una delle due, probabilmente fu facilmente individuabile, in quanto basta leggere le lettere che sono state scritte sfalsate rispetto alla maggior parte di esse. Oltre al testo principale, in basso a destra troviamo le lettere PS (vedremo in un'altra occasione a cosa si riferiscono) e le parole SOLIS SACERDOTIBUS (SOLO PER I SACERDOTI).
Purtroppo non ho un'immagine di questa pergamena (e neppure dall'altra) libera da diritti commerciali da mostrarvi, quindi indicherò soltanto il messaggio che viene fuori unendo le lettere sfalsate:

A DAGOBERT II ROI ET A SION EST CE TRESOR ET IL EST LA MORT

Traduzione possibile n.1: A re Dagoberto II e a Sion appartiene questo tesoro ed egli è là morto

Traduzione possibile n.2: A re Dagoberto II e a Sion appartiene questo tesoro ed è la morte

Scegliete voi quale preferite mentre passiamo ad analizzare l'altra pergamena, che invece è un vero e proprio delirio. Un livello di crittografia che "Settimana Enigmistica" scansati proprio. Il testo contenuto è in latino ed è tratto dal Vangelo di Giovanni, con la differenza che vi erano presenti 128 lettere in più che non servono assolutamente ai fini dell'ortografia e del senso compiuto. In basso a destra la scritta NOIS (al contrario SION...), una N sotto la quale una A capovolta e la medesima frase che verrà poi incisa sul basso rilievo infisso sul fronte del nuovo altare, che venne asportato da ignoti negli anni '70. Uno dei tanti tentativi andati a buon fine di "smontare", per varie ragioni, l'atipico "tempio" messo su con dovizia e cura dei dettagli da Saunière:

JÉSU. MEDÈLA. VULNÉRUM + SPES. UNA. POENITENTIUM. PER. MAGDALENÆ. LACRYMAS + PECCATA. NOSTRA. DILUAS

Oggi è stato ricostruito e dipinto e nell'immagine sottostante potete osservarlo.

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Immagine di mia proprietà

Vi assicuro che non vorreste mai seguire uno per uno, tutti i passaggi necessari ad estrapolare una frase di senso compiuto dalle 128 lettere superflue del testo del Vangelo di Giovanni. Sono ben cinque, parecchio noiosi e ripetitivi.
Vi basti sapere (vi prego) che per decifrare il codice, venne usato a Parigi il Cifrario di Vigenère, passando per alcune parole chiave scovate su entrambe le pietre tombali della marchesa Marie de Negre, delle quali una è la parola francese per dire spada, ovvero épée, ricordate?

Questa è la frase di senso più che compiuto che salterà fuori dai 128 caratteri:

BERGERE PAS DE TENTATION QUE POUSSIN TENIERS GARDENT LA CLEF PAX DCLXXXI PAR LA CROIX ET CE CHEVAL DE DIEU J'ACHEVE CE DAEMON DE GARDIEN A MIDI POMMES BLEUES.

PASTORA NESSUNA TENTAZIONE CHE POUSSIN TENIERS DETENGONO LA CHIAVE PACE 681 PER LA CROCE E QUESTO CAVALLO DI DIO IO ANNIENTO QUESTO DEMONE DI GUARDIANO A MEZZOGIORNO MELE BLU)

Bene, ottimo, il mistero s'infittisce e a mille domande vengono date poche risposte, lasciando spazio ad altri quesiti e macchinazioni mentali diaboliche...
Mi spiace ma anche per oggi mi fermo qua, ma non preoccupatevi...

... Perché non finisce mica qui...

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il mistero s'infittisce e a mille domande vengono date poche risposte, lasciando spazio ad altri quesiti e macchinazioni mentali diaboliche..

Che menti c'erano dietro a tutto questo! Che fascino ha tutto questo!

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Potrei scrivere a riguardo ogni giorno per un anno!😍😍😍😍

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Te ne prego @itegoarcanadei, sarebbe grandioso. Da un po mi sono perso alcuni post ma ho intenzione di recuperarli. Tutto ciò mi affascina e le tue argomentazioni sono molto chiare ed esaustive. Spero tu possa deliziarci ancora con post sui misteri di Rennes.

Hai ragione, è proprio una storia affascinante. Vado avanti assolutamente, c'è ancora tantissimo da dire e ordine da fare... :)

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Potrei leggerti ogni giorno per un anno con rinnovato interesse tanto mi affascina l'argomento!

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Grazie, mi dai delle soddisfazioni!!

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@pawpawpaw e @paololuffy91 ho aggiunto alcune precisazioni che mi ero svanito, a riguardo del pilastro visigoto. Qualora vi interessasse, sono pochissime ma importanti righe.

Grazie per l'interessamento che mostrate!

Ok. Rileggo subito. Grazie per la precisazione.

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