Rennes Le Château nei dettagli: #1 La lapide della marchesa

in #ita5 years ago (edited)

Teufelsbild_RennesleChateau.jpg

Immagine CC BY-SA 3.0 di Pumuckel42 fonte Wikimedia

Ciao ragazzi, con oggi fanno cinque.
Cinque cosa, vi chiederete... Cinque mesi dal mio primo post qui sulla piattaforma! Correva il 16 luglio 2018 e, mentre voi vi godevate il caldo ed il sole della bella stagione, io avevo appena dato il mio arrivederci all'estate europea, essendo rientrato in Panama da appena pochi giorni, nel bel mezzo dell'umida stagione tropicale delle piogge.
Creato l'account che inizialmente avrebbe dovuto essere @etinarcadiaego, che in seguito divenne l'anagramma che oggi tutti conoscete, scrissi il mio primo post, quello della storia generale di Rennes Le Château, il paesino intriso di mistero del sud-ovest francese.

Per celebrare cotanto gaudio e magnificenza, ho pensato di proporvi una rubrica per mezzo della quale cercherò di analizzare nei suoi dettagli l'intricata vicenda che si è sviluppata nel corso degli anni, anzi dei secoli, in questa sperduta località occitana che pur così piccina, ha fatto e continua a far parlar di sé.

Anticipo già che le fonti bibliografiche di questo e di altri post che seguiranno sull'argomento, sono "L'enigma di Rennes Le Chateau" e "Lo specchio inverso" di Giorgio Baietti, insegnante, giornalista ma anche ricercatore del GRAAL dal 1988.

Torniamo a noi. Per chi non sapesse di cosa sto parlando e non avesse voglia di andare a rileggersi il mio primo e mitico post (birichino/a che non sei altro, dovresti farlo invece...), ecco qui un brevissimo riassunto che più breve non si può:

1885, Giunge a Rennes Le Château, piccolo comune che allora contava circa duecento anime, il nuovo umile, squattrinato ma colto e intelligente parroco, Monsieur Bérenger Saunière, nativo della vicina Montazels. Resosi conto immediatamente dell'urgenza di ristrutturare la vecchia chiesa cadente intitolata a Santa Maria Maddalena, cerca appoggio economico qui e là per cominciare i lavori. Dopo varie vicissitudini poco fortunate, riuscirà a procurarsi più di un anno dopo i soldi necessari quantomeno all'avvio delle prime opere di restauro. In seguito allo smantellamento di alcuni arredi della vetusta chiesa, avverranno strani ritrovamenti che cambieranno repentinamente e per sempre le sorti del prete stesso e di Rennes Le Château...


Come qualcuno già saprà, qualche anno più tardi, nel 1891, le attività extra-ecclesiastiche di monsignore non si limitavano più soltanto alla direzione del restauro di Santa Maria Maddalena, ma si erano stranamente sviluppate verso altri impegni non troppo ortodossi, come ad esempio le strane attenzioni che rivolse al piccolo cimitero adiacente alla chiesa, le quali finirono per portarlo alla decisione, coadiuvato dalla fida perpetua Marie, di intraprendere presso quel luogo sacro inopportuni scavi notturni non autorizzati, mascherati ufficialmente da opere di pulizia e riordino. In realtà, come risultato, a livello di quiete pubblica non ottenne granché d'ordine, bensì nient'altro che la comprensibile ira dei paesani del consiglio municipale che lì avevano sepolti i propri cari estinti. I cittadini infatti si lamentarono formalmente con il vescovo ed il prefetto di Carcassonne, scrivendo loro una lettera che portava tali autorità a conoscenza delle insolenti attività del curato.
A livello economico però, la storia cambia completamente, perché dopo gli scavi nel cimitero il parroco diverrà improvvisamente ricco, troppo per un semplice curato di campagna. Il motivo dell'improvviso arricchimento rimane ancora un mistero, ma sembra essere strettamente correlato a questa vicenda.

cimitero.jpg

Foto di mia proprietà - Il piccolo campo santo oggi, interdetto ai visitatori. Si dice che il sepolcro misterioso fosse situato in un punto imprecisato lungo il muro perimetrale della chiesa che vedete sulla destra

Vista l'abitudine quasi maniacale del parroco di appuntare i dettagli salienti delle sue giornate sulle pagine di un diario, in data 21 settembre 1891 troviamo la seguente dicitura:

Lettera da Granès. Scoperto una tomba. La sera piove...

Scoperto una tomba? Cosa può significare esattamente "scoperto una tomba"? Se l'attenzione poi è rivolta al cimitero, viene da pensare che non sia così strano "scoprirne" una al suo interno, eppure... Eppure Saunière, forse già a conoscenza di una pista da seguire dopo la sua visita istruttiva a San Sulpizio a Parigi (ne riparleremo in un altro capitolo), aveva notato e identificato qualcosa di anomalo nel minuscolo campo santo. L'anomalia era propria una tomba, ovvero quella che, almeno sulla carta (in questo caso sulla pietra), fu l'ultima dimora terrena di Marie de Nègre d'Ables, vedova del marchese François d'Hautpoul de Blanchefort, deceduta il 17 gennaio 1781, una data che, quella del 17 gennaio, in qualche modo sarà sempre uno dei punti focali dell'intera vicenda orbitante intorno ai fatti misteriosi di Rennes Le Château.
Come vedremo fra poco, in effetti la tomba doveva apparire, ad uno sguardo attento e consapevole, parecchio strana, in quanto sia la lapide verticale, sia la pietra tombale orizzontale riportavano incisioni (testi e simboli) piuttosto inusuali. Quella verticale, in particolare, presentava alcuni caratteri sfalsati e lettere più piccole mischiate a lettere più grandi a formare parole e frasi in francese ed in latino ma, in entrambe le lingue, in modo volutamente scorretto.
Un vero e proprio enigma, un pezzo del grande puzzle di questa storia infinita.

Entrambe le pietre tombali in questione sono andate perdute, ma della lapide verticale si sa che è sparita dopo essere stata barbaramente "cancellata" dallo stesso Saunière a "lavoro compiuto", forse per paura che qualcun'altro venisse a conoscenza del segreto celato nella strana incisione. Purtroppo per lui però, cotanto sforzo è risultato vano poiché qualche anno prima, per fortuna venne copiata minuziosamente da un team di archeologi che nell'intento di registrare gli antichi sepolcri della nobiltà locale, la riprodussero fedelmente sulle pagine del loro giornale a divulgazione storico-scientifica (tipo @discovery-it per intenderci ;).

Grazie a tale provvidenziale lavoro d'archivio, oggi possiamo tirare un sospiro di sollievo ed osservare una splendida copia custodita nel piccolo museo del paese, ubicato nel vecchio presbiterio in cui abitarono il parroco e la perpetua Marie.
In caso contrario, sarebbe stata una tragica perdita sotto differenti aspetti, su un fronte esoterico, sotto un aspetto artistico e, se vogliamo esagerare, alchemico.

Giudicate voi stessi. Ho provato con i filtri a modificare la foto che ho scattato personalmente nel giugno 2018 in modo che siano visibili i dettagli. Riuscite a notarli? Comunque niente panico. trascrivo qui la dicitura per facilitarne la comprensione:

+
CT GIT NOBLe M
ARIE DE NEGRE
DARLES DAME
DHAUPOUL DE
BLANCHEFORT
AGEE DE SOIX
ANTE SEPT ANS
DECEDEE LE
XVII JANVIER
MDCOLXXXI
REQUIES CATIN
PACE

20180602_111529.jpg

Foto di mia proprietà

Avete notato??
Perfino l'anno è sbagliato: La O non rappresenta alcuna cifra fra i numeri latini!
Guardate come è scritta, ad esempio, la celebre frase latina REQUIESCAT IN PACE che si usava molto incidere sulle lapidi fino al diciannovesimo secolo.
Sembra sia stata scolpita in questo modo per isolare e mettere in risalto la parola CATIN che, da quanto apprendo, in francese significa puttana o sgualdrina!

Per finire, pare che le due particolari pietre tombali della marchesa Marie de Nègre (forse in realtà il vero cognome era de Negri) d'Hautpoul (sulla lapide è scritto senza T) de Blanchefort siano state commissionate e deposte nel cimitero da uno dei predecessori di Saunière, Antoine Bigou, curato di Rennes Le Château circa un secolo prima di lui; uno che forse la sapeva ancora più lunga del nostro eroe! Andiamo a vedere più nel dettaglio ciò che si sarebbe inventato per comunicare un particolare messaggio a chi fosse stato capace di poterlo leggere fra le righe...

Sebbene alcuni credono che gli "errori" siano dovuti all'ignoranza dello scalpellino, diamo adesso uno sguardo ad una delle analisi della lapide riportata su "Lo specchio inverso" di G.Baietti, corredata di possibile soluzione:

  • CT andrebbe scritto CI, quindi vi è una T al posto della I;
  • NOBLe ha la "e" minuscola;
  • La M di Marie è isolata dal resto del nome;
  • NEGRe ha la "e" più piccola e al posto di una "i", se la intendiamo come Negri;
  • DARLES al posto del corretto d'Ables;
  • DHAUPOUL andrebbe scritto d'Hautpoul, manca la "t";
  • De ha la "e" più piccola;
  • SOIX è separato da ANTE;
  • SEpT ha la "p" più piccola;
  • MDCOLXXX, 1781 in numeri romani, ha una O al posto della C;
  • REQUIES CATIN invece di REQUIESCAT IN isola la parola catin.

Ora la possibile soluzione elaborata da un ricercatore, tale Paul Poesson, che vedrebbe nell'enigmatica incisione una frase da leggere a fonemi, aiutandosi con il dialetto locale. Anche questa la inserirò come citazione per evitare che possa essere considerata plagio della fonte, sebbene il testo sia in parte da me rielaborato:

Le quattro lettere piccole formerebbero una parola in francese, l'unica di senso compiuto, ovvero épée, cioè spada, che servirà come chiave per risolvere un altro enigma che vedremo in un altro post, perciò al momento non vanno considerate. CT si trasformerebbe quindi nel fonema sept, NOBLe va al plurale e diventa nobles; M viene interpretata nel dialetto della Linguadoca come il fonema "em" che, unito a "arie" si trasformerebbe nella parola del francese antico embarras. NEGRe diventa noire e DARLES si legge così com'è, cioè di Arles; DHAUPOUL diviene Opoul e DE si trasforma in deux. ANTE pare sia la parola in dialetto che in francese significa d'avant e si trasforma quindi in aven. SepT rimarrebbe tale e MDCOLXXXI secondo lui starebbe a significare 681, in quanto pare che la M iniziale fosse stata scolpita in maniera meno marcata e che la O non vada letta. CATIN non starebbe a significare "puttana" come in francese ed assumerebbe invece il significato della parola in dialetto, ovvero "grotta".

Ecco quindi l'incredibile risultato secondo Paul Poesson: "Sept nobles dans l'embarras Marie noire d'Arles d'Opoul deux avens sept 681 ils reposent dans une grotte" - *Sette nobili a disagio (in difficoltà), Maria nera d'Arles d'Opoul due doline sette 681, riposano in una grotta.

Ovviamente, la frase nascosta sembra avere senso; fu subito trovato ampio riscontro sul territorio circostante, lo scenario perfetto per una storia che su due piedi, può sembrare realmente incredibile, ma di questo ne parleremo in un'altra occasione, si è fatto tardi e voglio lasciarvi un po' sulle spine, ma state tranquilli...

... Non finisce assolutamente qua.

Buona ricerca a tutti.


PUBBLICAZIONE SUCCESSIVA:

Rennes Le Château nei dettagli: #2 Pilastri, altari, pergamene e Parigi


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E meno male non finisce assolutamente qua!
Gran bel post! Non vedo l'ora di continuare a leggere questa tua rubrica!

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No no, non ricerco proprio nulla, mi sono limitato a cercare di seguire questa intricata ed intrigante storia che hai brillantemente raccontato, carissimo @itegoarcanadei, molto contorta ma affascinante!!!

Se ti è sembrata contorta, vedrai il resto!😉

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In effetti quel posto è parecchio strano ed è una meta quasi d'obbligo.

Ho in programma di andarci a fare una sorta di ritiro spirituale, prima o poi. Almeno due mesi in cui voglio vivere a Rennes Le Château!!

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Sarà un caso, ma Steempeak mi ha calcolato per questo post 1666 parole... XD

Sono proprio un becero terrapiattista @pawpawpaw... XD

Hahahaha sei decisamente un terrapiattista! Ora leggo il post! Fammi essere seria!

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E anche uno con dei brutti modi, a quanto pare... Sono proprio un cattivone.... :)

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