Thank you for Smoking e follie di Stato

in #ita6 years ago (edited)
Tanto tempo fa, come moltissime persone sono finito in una trappola e sono diventato uno schiavo.

Già! Una condizione di assoluto asservimento, degradante, un vincolo materiale ed una delle peggiori dipendenze. Parlo del fumo di sigaretta.


Fonte Pixabay - CC0 Creative Commons Image

Eppure ero stato bravo. Durante la mia adolescenza ho sempre combattuto l'idea di mettere una sigaretta in bocca contrastando tutte le persone che lo facevano vicino a me. Soprattutto i miei genitori entrambi fumatori (ora ex). Seppur motivato, con l'inizio dell'università ho ceduto al mostro. Tutt'oggi fatico ad individuarne i motivi. Sarà stata la noia di uno studente fuori sede, gli abbondanti amici fumatori, o la difficoltà ed i ritmi del percorso di studi da me scelto (medicina). Certo è che ho trasformato il mio peggior nemico, il fumatore, nel mio miglior amico ed ho cominciato ad etichettare il "non fumatore" come il rompiballe di turno. Quello che ti guardava con disprezzo, quello infastidito, che con ridicoli gesti di mani e braccia tentava di disperdere il fumo generato dalla mia sigaretta o dal prodotto dei miei polmoni successivi alla "_tirata_" della stessa. I tempi erano molto diversi da quelli attuali. Le etichette delle aziende produttrici del tabacco erano disseminate ovunque, dai cartelloni pubblicitari ai giornali, persino le livree delle più famose automobili di formula 1 venivano concepite e disegnate per essere del tutto simili ai pacchetti di sigarette (qualcuno ricorderà uno tra i più grandi campioni Ayrton Senna e la sua McLaren).

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Poi finalmente qualcuno si accorse che l'inalazione di fumo di sigaretta non era una pratica del tutto salutare. E cominciarono le prime denunce, le prime "corrette" spiegazioni sui danni da fumo di sigaretta. La comunità medica e la ricerca si strinsero insieme nel collegare la diffusione di determinate patologie trovando ovviamente delle giuste corrispondenze in primis tra malattie dell'apparato respiratorio e fumo di tabacchi. Quindi si arrivò a capire come non solo l'incidenza di malattie come : asma, broncopneupatie ostruttive, enfisema e tumori a polmoni, faringe e laringe e quindi tutte patologie inerenti l'apparato respiratorio ma anche patologie come: infarto cardiaco, ipertensione, malattie al fegato ed altri organi quindi riguardanti altri distretti, fossero decisamente collegate all'uso o abuso di fumo(attivo e passivo) di tabacco. Ne conseguì una levata di scudi contro le lobby del tabacco al fine di sensibilizzare la popolazione e gli Stati sui danni dovuti al Vizio del fumo.

Finalmente si arrivò quindi ad una serie di provvedimenti "antifumo", capaci di ridurre il fenomeno di un buon 30% negli ultimi 25 anni circa. Ma di che dati stiamo parlando?

Il boom delle sigarette si ebbe tra il 1970 e la fine degli anni 80, quando l'industria del tabacco e quindi il suo consumo crebbe del 70% circa. Secondo le stime dell' OMS(organizzazione mondiale della sanità) il 12% della mortalità di soggetti aventi età superiore ai 30 anni è imputabile all'inalazione di fumi di tabacco. Numeri allucinanti ed allo stesso tempo molto preoccupanti.


Fonte Pixabay- CC0 Creative Commons Image

Gli stati allora misero in atto una serie di provvedimenti atti a disincentivare il consumo del fumo, alzando le accise sui prodotti tabaccosi, a proibire immagini e pubblicità dei brand dei vari produttori di fumo e proibire il fumo di sigaretta presso gli uffici pubblici e successivamente nei locali commerciali. Tali misure impattarono positivamente in primis sulla salute dei cittadini generando comunque, come rovescio della medaglia, minori incassi da parte degli stati sulle tasse derivanti dai profitti delle multinazionali del tabacco (che hanno visto ridursi sensibilmente i loro profitti) e minor incasso dalle accise sulla vendita dei prodotti tabaccosi. Gli stessi stati però hanno sicuramente risparmiato svariati milioni in termini di spesa sulla sanità pubblica.

Tornando a me…

Il mostro del fumo, che fece breccia nella mia quotidianità non mollava assolutamente la presa. Mi alzavo con il pensiero del piacere della sigaretta dopo il primo caffè, del piacere della sigaretta durante una pausa o quella dopo un pasto, e la più bella quella dopo il sesso. Consideravo quei momenti speciali, rendendo quella sigaretta ed in quel contesto "speciale". Qualche anno fa crebbe in me il pensiero, non troppo convinto a dire il vero, di uscire fuori da questa schiavitù, da questa dipendenza. I motivi principali per cui uno cerca di smettere di fumare sono ovviamente la salute, il risparmio economico e l'uscire da un'emarginazione sociale. Guarire insomma da una schiavitù autoinflitta. Bene allora cominciai ad utilizzare quei presidi farmacologici facilmente reperibili in farmacia (cerotti, gomme da masticare) , a base di nicotina, per alleviare i sintomi dell'astinenza. Il risultato purtroppo è stato quello di aggiungere altra nicotina a quella quotidianamente inalata. Insomma fu un completo fallimento.


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Decisi allora di ricorrere a metodi più light, leggendo un libro che all'epoca te lo tiravano dietro persino agli autogrill dal titolo " E' facile smettere di Fumare" di Allen Carr (autore tra l'altro deceduto per tumore ai polmoni) alla ribalta per quest'opera e per altri saggi sullo smettere di fumare. Alla fine di questa lettura, circa 200 paginette, divorate in mezza giornata, sono arrivato alla conclusione che " NON E'" facile smettere di fumare.


Fonte - Foto dell'autore

Rassegnato continuai a fumare a dispetto di tutti gli avvisi (chiamiamoli così) di moglie, parenti e amici che ce l'hanno fatta a smettere o che non hanno mai fumato. Continuai quindi a fumare e puzzare come un posacenere fino ad un anno fa. Si perché esattamente il 10 Gennaio del 2017 gettai definitivamente il pacchetto di sigarette liberandomi definitivamente dalle catene di questo vizio quando, in maniera del tutto casuale ed inaspettata e non pianificata, quella mattina acquistai un' E-Cig , ovvero una sigaretta elettronica.

Fonte - Foto dell'autore

L'e-cig è un particolare dispositivo che ospita al suo interno una batteria di alimentazione ed un piccolo serbatoio atto a contenere liquidi aventi aromi naturali con o senza aggiunta di nicotina. Questi liquidi vengono così riscaldati da una resistenza contenuta nel dispositivo generando " vapore" che inalato emula l'effetto "tirata di sigaretta". Recentissimi studi hanno confermato che l'uso di questi dispositivi riducono il rischio di contrarre malattie cardio-respiratorie rispetto al normale fumo di sigaretta per un buon 95%.

Cominciai dapprima ad utilizzare liquidi aventi un moderato contenuto di nicotina, questo per limitare al massimo quelli che potevano essere i sintomi da astinenza di questa sostanza come: nervosismo, irrequietezza e difficoltà di concentrazione. Ho ridotto successivamente il contenuto di nicotina portandolo a 0. Viva!

Mi sono rivolto al mercato dello "Svapo" (cioè fumare da sigarette elettroniche) con successo. Grazie alla sigaretta elettronica ho definitivamente smesso di fumare ed ho sconfitto il mostro!

Molti penseranno che sia un metodo palliativo, che sia una dipendenza che sostituisce un'altra dipendenza. Invece no. Levata via totalmente la nicotina rimane solo il piacere di farlo, come bere un bicchiere di whisky invecchiato ogni tanto (non per questo sei un alcolizzato). Non è stato semplicissimo, il fumo è una brutta bestia, soprattutto se si è stati fumatori di lungo corso, ma oggi e con estrema convinzione posso dire che secondo la mia esperienza l'e-cig risulta essere il miglior dispositivo e la migliore formula per smettere di fumare. Da un anno a questa parte mi sento rinato, da un punto di vista respiratorio, percepisco come non mai gli odori ed i sapori, mi sento più energico e relativamente di buon umore.

Il mercato dello svapo in Italia conta circa 1,5 milioni di utilizzatori, in continuo aumento visti i risultati contro la lotta al tabagismo. Ci sono oltre 30.000 operatori del settore (negozi fisici), aziende produttrici di liquidi ed essenze e tantissimi negozi online. Insomma un mercato che ha dato un contributo di tutto rispetto in una particolare congiuntura economica. Molte persone hanno trasformato questa passione in lavoro e sono riuscite a sostenere le proprie famiglie in questi anni bui di crisi economica.

Ma….

Ora lungi da me l'esprimere pareri politici, ma l'attuale governo ha fatto passare un emendamento che polverizzerà l'intero mercato delle svapo ed a rigor di logica disincentiverà uno dei pochissimi dispositivi "efficaci" contro la lotta al fumo. Una vera e propria stangata per tutti, qui riassunta:

  • Divieto totale di vendita "online" di liquidi, con e senza nicotina

Ciò determinerà la chiusura di molti siti online, creando non pochi disagi e disoccupazione

  • I negozi potranno vendere solo sotto l'egida dei Monopoli di Stato (quindi con licenza)

Qui invece, lo Stato che vuol far cassa determinerà la chiusura di moltissimi negozi i cui proprietari non saranno in condizione di dover affrontare i costi per la futura licenza. Altra disoccupazione

  • Verrà applicata un'accisa di 5€ per ogni 10ml di liquido.

Questo determina invece che una boccettina di 10ml di liquido verrebbe a costare in totale circa 10€ contro i 5€ attuali. I risultati possono essere ben compresi anche da un bambino cha ha appena imparato le prime nozioni dell'economia spicciola.

Fatico veramente a comprendere i motivi di questo folle emendamento, non tanto perché sono un utilizzatore ed un consumatore di questi dispositivi e presidi. In sincerità non faticherei più di tanto a metterli definitivamente da parte, ma non arrivo a capire le reali motivazioni, che inducono uno Stato a prendere un provvedimento del genere a scapito di migliaia di famiglie e di milioni di persone che grazie a questo mercato potrebbe uscire dal tunnel del tabagismo.


Fonte Flikr - Camera dei DEputati Account - CC0 Creative Commons Image

Questo emendamento è stato voluto con forza dalla Senatrice Vicari, la stessa dello scandolo dell'orologio Rolex, ennesima vicenda di regalie ai politici per avere vantaggi fiscali et similia. Fatico infine a capire il perché gli altri stati, europei e non, come la Germania o l'Inghilterra si impegnano in iniziative per incentivarnela diffusione soprattutto al fine di tutelare la salute dei propri cittadini e l'Italia invece, ancora una volta presa dalla logica di battere cassa e subdolamente di fare una marchetta a qualche lobby del tabacco, sembra volgere uno sguardo sprezzante verso l'economia del proprio paese e la salute dei suoi cittadini.

Spero vivamente di aver regalato un input a tutti gli amici steamers fumatori o quelli che oggi stanno pensando e cercando di smettere di fumare dicendo che,

Si!, il mostro può essere sconfitto!!!

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Bellissimo articolo, anche io ho smesso da un pò ma...nell'ultimo periodo qualche tiro l'ho fatto dopo giorni di resistenza.

Grazie casperway, allontana quel tiro che ogni tanto ti fai, è rischioso....

Già...lo conosco bene, ma sai meglio di me quanto è forte la tentazione, soprattutto se ti trovi in un posto dove fumano tutti

complimenti hai raggiunto un traguardo importante. bravo

Grazie enmaart

sei riuscito a sconfiggere un grande avversario. Adesso continua a respirare pulito

Complimenti per il risultato, io non ho mai fumato in vita mia quindi non so cosa si provi ad avrere questa dipendenza, ma immagino sia molto difficile uscirne.

Grazie!!! Si non è semplice...

Bell'articolo franky e complimenti per il tuo primo anno, il fumo è una brutta bestia da combattere come tutte le dipendenze (a me non è mai toccato), 1 anno è un ottimo risultato adesso trasformalo in 2!

Grazie Charles! Sei stato fortunato ed intelligente a non cadere nella trappola.... Sono diventato come i cani da caccia, individuo i fumatori a distanza e l'odore mi disgusta, quindi credo proprio di essere "guarito"...

Leggevo che le cose sono nuovamente cambiate, con buona pace di chi vuole acquistare liquidi per sigarette elettroniche senza pagare tasse mostruose. Ho trovato informazioni su questo blog https://www.vaporoso.it/blog/liquidi-sigaretta-elettronica-online-2019/

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