In arrivo sponsor e ombrelli per NASA?

dexpartacus (73)in #ita • 6 years ago (edited)

Ciao Steemians!

Secondo quanto dichiarato dall'amministratore Jim Bridenstine, la NASA sta valutando la possibilità di brandizzare i propri razzi e utilizzare i propri astronauti per scopi commerciali, come ad esempio usare il loro volto per delle pubblicità, tutto questo per trarne del profitto, visto che la nuova amministrazione targata Donald Trump non ha previsto nessun aumento riguardo ai finanziamenti a loro destinati fino all'anno 2023.

Fino ad oggi qualsiasi tipo di coinvolgimento pubblicitario legato ai propri mezzi ed impiegati è sempre stato vietato dall'agenzia spaziale statunitense, strategia adottata per non far condizionare o influenzare in alcun modo le proprie attività da parte di società private.

Un curioso aneddoto a riguardo del non volere avere nulla a che fare con le società private, è che vengono inviati spesso e da molto tempo all'ISS (International Space Station) dei “cioccolatini ricoperti di zucchero”, i quali in realtà sono di una conosciutissima marca di caramelle alla quale non vogliono fare pubblicità.

La nuova strategia alla quale stanno pensando è stata anche presa in considerazione per avvicinare la cosiddetta "gente comune" alle loro missioni, così da renderle più mediatiche e cercando di inserirle nella cultura popolare.

D'altronde questa non sarebbe assolutamente una novità, in quanto in Russia hanno già girato delle pubblicità nella propria ISS ed hanno ricevuto in passato delle sponsorizzazioni per i propri razzi, come quello di una famosissima catena di ristorazione statunitense specializzata in produzione di Pizza, la quale avrebbe pagato un milione di dollari per apporre il proprio logo su uno dei loro razzi e inviato una delle sue pizze nello Spazio durante una missione di rifornimento.

Oltre a tutto questo si aggiunge il problema che riguarda le agenzie private, le quali potrebbero voler accaparrarsi gli astronauti che lavorano per la NASA, che potrebbero offrirgli orari più favorevoli e stipendi più sostanziosi.

Gli introiti derivanti dalle sponsorizzazioni coprirebbero una minima parte delle spese riguardanti le missioni spaziali, sarebbe quindi soltanto un taglio sui costi per gli appalti che coinvolgerebbero il "traffico nello spazio".

Queste proposte non sono naturalmente passate inosservate, i critici puntano il dito contro la NASA, accusandola che utilizzando queste sponsorizzazioni potrebbero così compromettere la propria immagine di ente, che è da sempre privo di interessi riguardanti le multinazionali.

Altre novità arrivano dall'Ente Nazionale per le attività Spaziali e Aeronautiche, si chiama Adept (Adaptable Deployable Entry Placement Technology), e consiste in parole povere in uno scudo termico, simile ad un enorme ombrello, che servirebbe a schermare le sonde spaziali dal calore sviluppatosi durante l'atto di “bucare” l’atmosfera terrestre.

Ora ancora in fase di test, è composto da uno strato di fibre di carbonio molto spesse che vengono intrecciate e successivamente montate su un telaio flessibile, verrebbe così caricato facilmente su un vettore spaziale e consentirebbe il rientro dei campioni raccolti su altri pianeti, come ad esempio Marte.