Il valore che diamo alla musica - Un invito alla riscoperta

in #ita7 years ago (edited)

Il valore che diamo alla musica - Un invito alla riscoperta



Se non ti è mai successo allora sei giovane. E un po' ti invidio.

Da un po' di tempo mi chiedo perchè, man mano che il tempo passa, il valore che diamo alla musica è sempre minore.
Forse non tutti se ne sono accorti ma è in atto una vera e propria trasformazione tecnologica/culturale del modo di ascoltare e valorizzare la musica.
Come è cambiato il modo di ascoltare musica nell'ultimo cinquantennio?

Un po' di storia dei supporti musicali e qualche riflessione. Dagli anni 60 ai giorni nostri.

Gli anni 60/70 - Il vinile


Fonte: dday.it

Il vinile, supporto tornato in voga negli ultimi anni, ha inevitabilmente segnato più di una generazione.
Sfatiamo un mito: non è vero che il vinile suona meglio, ma il disco ha un suono tutto personale che il nostro cervello percepisce "più caldo".
I vinili hanno un valore di mercato, soprattutto quelli rari. Una buona opera di conservazione di questi supporti un giorno potrebbe valere una fortuna.
Il fascino del rumore sottile della puntina sul solco rende tutto più magico.
Possedere un buon giradischi all'epoca era un lusso e oggetto di vanto tra tutti gli amici e conoscenze.
Riflettendo un attimo, che valore si dava alla musica e all'artista del cuore, in quegli anni?

Anni 70/80 - La musicassetta


Fonte: glianni80.com

La musicassetta arrivò sul mercato per via della sua praticità. Era più piccola, simpatica da guardare e il mangianastro per ascoltarle costava in genere molto meno del giradischi.
Bisognava comunque maneggiarle con cura perchè il nastro si poteva attorcigliare o addirittura spezzare.
La musicassetta però aprì al grande pubblico la registrazione casalinga e le prime opere di pirateria musicale.
Chi ricorda i tempi in cui si registravano le trasmissioni radio su musicassette "vergini" ?
E, ancora, chi ricorda i famosi mixtapes?
Cassette vergini su cui venivano registrate le canzoni del cuore, scritte e dedicate a mano, da regalare alle persone importanti se non alla fidanzata?
Ho ancora molte cassette a casa, tra cui alcune che mi furono dedicate o alcune mie compilation personali. Quando le guardo forse con un pizzico di nostalgia mi chiedo ancora: che valore diamo oggi alla musica?

Anni 80/90 - Il CD - Compact disc


Fonte: musicmachinery.com

La tecnologia si evolveva e ci veniva in aiuto con un supporto ancora più pratico della musicassetta e dalla durata potenzialmente infinita.
Era il Compact Disc. La possibilità di saltare una o piu canzoni con un tasto era impagabile, così come quella di poter ascoltare solo una precisa canzone in tutto il disco. Era meraviglioso collezionare CD perchè spesso i booklet contenevano, oltre ai testi delle canzoni, spesso bellissime fotografie.
Ricordo che stavo ore ad ascoltare i CD in cuffia leggendo i testi. Imparavo così a memoria le canzoni, senza nemmeno rendermene conto.
I CD si scambiavano facilmente tra amici e spesso si copiavano su cassetta grazie all'impianto HIFI.
Con il CD non avevi problemi di usura, se lo trattavi bene, se te ne prendevi cura.
Che valore diamo oggi, invece, alla musica?

Piccolo spin off: il sistema HIFI (Alta fedeltà)


Fonte: youtube.com

Così come oggi la tecnologia ci porta a possedere l'ultimo modello di smartphone o tv, qualche decennio addietro era abbastanza comune vedere nelle case delle persone il famoso "angolo hifi".
Sistemi di riproduzione della musica di alta fedeltà che miravano a riprodurre la musica in modo più fedele possibile.
L'impianto era formato da diversi elementi tra i quali si contavano oltre alle casse acustiche almeno un giradischi, un lettore a cassette (magari doppia), il sintonizzatore per ascoltare la radio e il lettore CD.
Possedere un buon impianto HIFI era sempre un buon argomento di discussione se non una vera e propria scusa per i ragazzi: "Dai sali, ti faccio vedere la mia collezione di dischi!"

Anni 90-00 - L'arrivo degli MP3


Fonte: wikipedia

E tutto cambiò. A ridosso del nuovo millennio arrivava il formato MP3 e i lettori portatili.
Files "rippati" da CD o addirittura scaricati da internet che consentivano un accesso veloce alla musica.
La qualità del suono era spesso accettabile, se non addirittura "buona" e la musica iniziava ad essere tanta, fruibile da tutti, senza particolari spese e senza bisogno di un impianto HIFI per ascoltarla, dato che la si poteva sentire col computer.
Ho scritto sentire. Ascoltare beh, quella è un'altra cosa.
Il formato MP3 fu un'innovazione tecnologica senza precedenti che, forse involontariamente, distrusse la magia.

Perchè la magia si è spezzata

La magia si è spezzata perchè alla musica oggi, salvo rari casi, non si attribuisce valore.
Io credo che per apprezzarla, la musica, si debba in qualche modo pagarla. Si deve fare un "sacrificio" per lei.
Non è la stessa cosa pagare la musica con un account Spotify.
La musica si deve possedere. Si deve poter leggere e annusare il supporto, il libricino, si deve poter leggere i testi su carta.
Si deve poter entrare in una dimensione in cui ci si allontana da tutto e ci si concentra sul momento.
Questo, io l'ho visto, accadeva per davvero qualche decennio fa.
Oggi invece molta, moltissima musica, nasce con il preciso intento di non durare. Qualcuno ha detto talent show?

Vedo case senza impianti hifi, gente che ascolta musica distrattamente con casse che non rendono giustizia al suono, magari l'ascoltano con le casse del laptop.
Mi direte che costa. Che c'è crisi. Ebbene è vero. Però non si devono comprare per forza i vinili.
I CD usati costano 5 euro su internet. Gli amplificatori vintage anni 80/90 ? Basta uno piccolo da 30 watt.

Il mio è un invito ad armarvi di cuffie, buone casse acustiche e riscoprire questo mondo.
Lasciatevi andare per una volta.

La vostra casa, e con lei voi stessi, risplenderà di nuova luce. Garantito.

Vi suggerisco anche un bellissimo film sull'argomento.

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Io sono un po' giovane.. per esempio la musicassetta l'ho conosciuta solo perché i miei ne conservavano alcune..
Di vinili ne ho ascoltati un paio dai miei nonni che li conservano come se fossero diamanti..
Ricordo però tutto dal cd, quando ne usciva uno nuovo, il dramma era sperare che nel lettore cd le pile fossero cariche, altrimenti le corse dal 'ferramenta' ..ebbene si, il ferramenta vicino casa si sarebbero sprecate.
Bellissimo post :)

Grazie mille per il commento! E' vero! Cosa mi hai fatto ricordare...le corse dal ferramenta le facevo anche io.
Andavo alle superiori quando ascoltavo i CD nel lettore portatile sull'autobus. Se non avevo le pile era un dramma!

Qualche mese fa è venuto a mancare mio zio e ha lasciato a me e mio fratello alcuni vinili e un vecchio lettore. Sinceramente prima di allora non ho mai dato valore ai vinili, sebbene amo la musica ma l'ho sempre scaricata con il pc.

Ma da quando ho ascoltato i vinili sopratutto quello di Elvis, che adoro, la mia visione della musica è totalmente stata sconvolta, sono entrato in un'altro mondo!

Sono molto contento che tu abbia fatto questa riscoperta anche da giovincello.
Buon ascolto!

Ho fatto un tuffo nei ricordi... E' esattamente quello che continuo a dire a tutti da tempo. Il gusto di tenere tra le mani anche solo la custodia di plastica con gli spigoli che a volte tagliavano, di un DVD che siamo andati a sceglierci... io avevo "Franco Dischi e Musica", e dovevo prendere l'autobus per arrivarci e passare ore a frugare. Lui era il mio Shazam, non puoi capire quante volte gli ho detto:
<<senti ma hai presente quella canzone che fa più o meno così "uhmmm uhmm..." >> anzi meglio di Shazam perché Franco "funzionava" anche con la mia voce invece che solo con le tracce originali, e ... oh ... miracolo ... ci azzeccava sempre!
Questo solo per dire che gli MP3 sono stati la rivoluzione assoluta in ambito di diffusione dei brani, ma il fare una ricerca sul web non sostituirà mai la sensazione di andare “di là” sulla libreria e prendere il disco che proprio avevi voglia di sentire, accendere l’impianto impostare il selettore su CD, estrarre il piattino, poggiarci il disco sopra… e poi delicatamente spingerlo (perché faceva più figo che premere il tasto… anche se era un po’ “fuorilegge”) per farlo richiudere. Perché come dici tu... te l'eri sudato quel pezzo!
Grazie

Grazie a te per il meraviglioso commento!
La storia del piattino è assolutamente vera, molto meglio spingerlo che premere il tastino!
Pensa che una volta sono andato da Discorama, uno dei pochi negozi di musica che ancora resiste qui a Bologna, col preciso intento di comprare un disco. L'avevano esaurito. Allora il commesso mi spara questa perla:"Questo non ce l'ho, se vuoi te lo posso ordinare, ma se ti piace quel genere ti consiglio quest'altro disco. Prova a sentirlo!"
...
E niente, l'ho comprato! ;-)

Nice article thanks for sharing

@danbadjar

Thanks for sharing~ Helpful information! You're so pretty💕

@danbadjar

La musicassetta. Bellissima.

Ne ho una con scritto su "Per il mio angelo".
Imbarazzante ;-)

Ho adorato il libro, mai visto il film!
E da appassionata di vinili posso dire che se si sta attenti in giro (mercatini, negozi dell'usato, offerte online ecc) se ne trovano a prezzi accessibilissimi!

Noooo! Ma davvero hai anche letto il libro! Sei sveglissima!
Anche io l'ho letto e mi è piaciuto molto.
Devo dire che come spesso accade il film storpia un po' quel che si immagina nel libro, ma tutto sommato è molto molto piacevole. Insomma ho visto davvero di peggio.
Grazie per il commento. E' sempre un piacere scambiarsi questi ricordi! I vinili però si tengono, non si scambiano! ;-)

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