Serre. Romantiche case per piante preziose . Photo by Sard@rt

Uno degli edifici più suggestivi che si trovano nei nostri giardini pubblici sono sicuramente le serre.
L’esigenza funzionale assicurare alle piante condizioni climatiche ottimali per il suo sviluppo, anche in aree totalmente differenti dai luoghi di origine, ha dato luogo alla costruzione delle serre che, ben presto, sono diventate anche mirabili e eleganti esempi di architettura in ferro.
Vi mostro alcuni casi, davvero emblematici e sontuosi, che mi è capitato di vedere in giro per gli orti botanici, luoghi che non manco mai di visitare.
Con queste costruzioni, solitamente in ferro e vetro, si è cercato si ingannare l’alternarsi delle stagioni per riuscire ad avere piante tropicali, in aree climaticamente fredde, fioriture rigogliose durante tutto l’anno ma anche luoghi di sperimentazione o protezione per nuove e preziose varietà di piante o di fiori.

Le orangerie, invece , erano utilizzate per mettere a dimora agrumi nelle stagioni più fredde e, contrariamente alle serre che venivano dotate di ampie vetrate, queste erano degli spazi semichiusi volte ad assicurare maggiore protezione a queste piante in un determinato periodo dell’anno.
Alla funzione molto pragmatica si è presto aggiunta, forse superandola, la funzione estetica della costruzione che in molti casi, anche al fine di accogliere al suo interno esemplari di notevoli dimensioni, ha assunto forme di grande eleganza e arditezza e ben presto sono diventati elementi di arredo e qualificazione di questi ambiti urbani.
L’utilizzo di materiali versatili come quelli del ferro, della ghisa e del vetro ha sicuramente consentito la realizzazione di veri e propri edifici monumentali e soprattutto nel XIX secolo, sono stati edificati bellissimi esemplari in tantissime città sia nei giardini pubblici che in luoghi privati.
Jardin des Plantes a Parigi il Temperate House dei Kew Royal Botanic Gardens sono tra gli esempi più belli e famosi in Europa come pure le serre di Vienna che si trovano nella residenza reale di Schönbrunn a qualche chilometro da Vienna.
Vi mostro alcune serre che mi è capitato di vedere durante i miei viaggi e tra queste le serre che si trovano a Vienna nel parco di Schönbrunn, dichiarato patrimonio dell’umanità dall’UNESCO nel 1996.

Queste serre, chiamate Palmenhaus, sono straordinarie.
Costruita nel 1828 la serra Palmenhaus ha delle considerevole misure: alta quasi 30 metri, lunga ben 113 metri ricopre circa 2500 metri quadrati. Costruita in ferro , ghisa e vetro ha serra al suo interno ha delle sezioni separate per ricreare ambienti climatici differenti, clima mediterraneo, tropicale e subtropicale, al fine di custodisce ben quattromilacinquecento varietà di piante.
La presenza scenica di questi edifici nel parco Viennese è incredibilmente maestosa.
Un alto esempio di serra, molto particolare e importante è quella che si trova nel giardino Botanico di Padova.

Particolare perché , contrariamente alla generalità delle serre, questa costruzione accoglie un solo esemplare vegetale considerato importantissimo considerato importantissimo: la Palma di Goethe, ritenuta la più antica pianta dell’Orto Botanico. Si tratta di un esemplare di palma di San Pietro, una palma nana detta Chamaerops humilis, piantata nel 1585 che , pare, fosse molto cara a Goethe che, nel suo celebre viaggio in Italia, soggiornò anche a Padova.
La Palma di San Pietro prende il nome dell’isola sarda dove si trova il centro turistico di Carloforte e dove è diffusa. Questa palma è considerata l’unica spontanea in tutta Europa.

(Padova)
Questa palma, tipica della vegetazione mediterranea, in natura può raggiungere i 2 metri.
Quella di Padova invece, è alta ben 12 metri e viene custodita in una serra personale! In effetti, considerata la sua età, merita ogni protezione possibile.

L’Orto botanico di Padova, istituito nel 1545 con la specifica funzione di coltivazione delle piante medicinali è considerato il primo Orto Botanico al mondo, intesso come luogo di scambio, conservazione e riproduzione delle specie vegetali. Dichiarato patrimonio dell’umanità dall’UNESCO nel 1997.
Non trascurate mai, nei vostri viaggi, una visita agli orti botanici che, in genere conservano queste bellissime costruzioni con dentro non solo piante particolari ma tante storie inedite e affascinanti.
Grazie per aver letto.