Case green (by @kork75)

Case green

Il Parlamento UE ha dato il primo via libera alla direttiva "case green" sull'efficientamento energetico delle abitazioni

Il 14 marzo 2023, il Parlamento europeo ha approvato con 343 voti favorevoli, 208 contrari e 51 astenuti la direttiva sulle case green case green, che fa parte del pacchettoFIT 55 , con cui l’UE persegue gli obiettivi di riduzione della CO2 del 55% entro il 2030 (rispetto ai dati del 1990) e di neutralità climatica entro il 2050. La direttiva prevede che entro il 2030 tutti gli edifici europei rientrino almeno nella classe energetica E, per poi salire alla classe D entro il 2033 . Per gli edifici non residenziali e di proprietà pubblica, le scadenze sono anticipate: classe E dal 2027, classe D dal 2030. Inoltre, la direttiva stabilisce che i nuovi edifici debbano essere a emissioni zero dal 2025 e che i proprietari degli edifici esistenti debbano effettuare interventi di efficientamento energetico ogni dieci anni. L'obiettivo della direttiva è di migliorare la qualità dell'aria e della vita dei cittadini europei, ridurre i consumi energetici e le bollette, favorire lo sviluppo delle energie rinnovabili e creare nuovi posti di lavoro nel settore dell'edilizia sostenibile. Tuttavia, la direttiva ha incontrato l'opposizione di alcuni paesi membri, tra cui l'Italia, che hanno denunciato l'impatto negativo della misura sul mercato immobiliare e sui proprietari degli edifici più vecchi e meno efficienti. Il ministro dello Sviluppo economico ha definito la direttiva "irrealizzabile" per l'Italia e ha annunciato un ricorso alla Corte di giustizia europea per bloccarne l'applicazione.

La direttiva dovrà ora essere approvata dal Consiglio dell'UE e poi recepita dai singoli stati membri entro due anni dalla sua entrata in vigore.

La classe energetica di un edificio rappresenta il suo consumo annuo di energia e viene calcolata da un certificatore che tiene conto di diversi fattori come i materiali utilizzati nella costruzione dell’edificio, la tipologia degli impianti presenti e le condizioni climatiche del comune in cui si trova l’immobile. Queste nuove regole rappresentano un importante passo avanti nella lotta contro i cambiamenti climatici e dimostrano l'impegno dell'Unione Europea nel promuovere uno sviluppo sostenibile. La classe energetica indica la qualità energetica e il consumo di un edificio basandosi su diversi parametri. Le classi energetiche vanno dalla classe A (che si divide in 4 sottoclassi decrescenti: A4/A3/A2/A1) alla classe G. Un edificio con una classe energetica elevata (come ad esempio A1 o A2) ha un basso consumo di energia e quindi è più efficiente dal punto di vista energetico rispetto ad uno con una classe più bassa (come C o D).

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Conoscere la prestazione energetica della propria casa

La prestazione energetica di una casa è la capacità di mantenere il comfort abitativo con il minor consumo di energia possibile. La prestazione energetica viene espressa attraverso un indice che tiene conto del consumo di energia primaria non rinnovabile utilizzata per la climatizzazione estiva e invernale, la produzione di acqua calda sanitaria e l'illuminazione. La prestazione energetica si traduce in una classe energetica che va dalla A+ alla G, dove A+ indica la massima efficienza e G la minima. La classe energetica viene indicata nell'Attestato di Prestazione Energetica (APE), un documento obbligatorio per vendere o affittare un immobile o per accedere agli incentivi statali per il risparmio energetico. Per conoscere la classe energetica della propria casa bisogna richiedere l'APE a un tecnico abilitato (ingegnere, architetto, geometra o perito), che effettuerà una visita e una serie di calcoli basati su parametri come le caratteristiche costruttive dell'edificio, i materiali utilizzati, gli impianti presenti e le condizioni climatiche della zona. Il costo dell'APE varia a seconda della tipologia e della superficie dell'immobile e del professionista scelto. Conoscere la classe energetica della propria casa è importante per valutare il livello di comfort abitativo, il risparmio economico sulle bollette e l'impatto ambientale delle proprie scelte. Inoltre, con la nuova direttiva UE sulle case green approvata dal Parlamento europeo il 14 marzo 2023, tutti gli edifici europei dovranno rientrare almeno nella classe E entro il 2030 e nella classe D entro il 2033, pena sanzioni amministrative e fiscali.

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