Almeno si corre - At least we run [Multilanguage]

Diciamo che perdere non fa mai piacere, ancor di più quando la sconfitta arriva contro un avversario teoricamente di un alcune categorie inferiore, ma quanto ciò succede "nel calcio di agosto", vecchia locuzione utilizzata per definire le amichevoli estive, ormai perlopiù spostate a luglio, l'evento deve sempre essere preso con le pinze.

In questo inizio d'estate, diverse squadre di Serie A sono andate incontro a risultati piuttosto deludenti, maturati durante le prime amichevoli: la Fiorentina è stata battuta 2-1 dal Preston, squadra di Serie B inglese, la Lazio non è andata oltre l'1-1 con la Triestina, che milita nel campionato di Serie C, e la Roma ha raccolto solo un pareggio e una sconfitta nelle due sfide con gli slovacchi del Kosice (1-1) e con il Tolosa (0-1).

Il risultato più clamoroso tuttavia è stato senza dubbio quello maturato nella gara tra il Norimberga, formazione che milita nella seconda serie tedesca, e la nuova Juventus di Thiago Motta, sonoramente battuta al termine del match con un roboante 0-3.

_{L'ex allenatore della Juventus, Massimiliano Allegri. All-Pro Reels from District of Columbia, USA, CC BY-SA 2.0, da Wikimedia Commons}

Come spesso accade in questi casi, sui social network si è sviluppato un vespaio di polemiche, tra le "vedove" di Allegri, che hanno iniziato a chiedere già le dimissioni dell'allenatore italo-brasiliano e un terzo mandato del livornese, e chi invece minimizzava il risultato maturato dai bianconeri nella prima uscita stagionale, considerandolo privo di alcun valore indicativo.

A mio modo di vedere, di fronte a due poli estremi spesso la verità si trova nel mezzo: ridicolo parlare di dimissioni dopo solo una partita, ma pericoloso sottovalutare le indicazioni uscite dal match, che hanno mostrato un cantiere ancora aperto e diverso lavoro da compiere per portare la squadra al livello competitivo auspicato dalla dirigenza e dai tifosi.

A differenza di quanto accadeva sotto la poco sapiente guida di acciughina e del suo staff, con la rosa della Signora in grado di mostrare la stessa gamba molle tutto l'anno, dall'arrivo di Thiago Motta si è notato un lavoro molto più intenso a livello di preparazione fisica, con doppie sedute di allenamento svolte praticamente tutti i giorni del ritiro, sia alla Continassa che all'Adidas Training Center di Herzogenaurach.

_{Avda, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons}

Che la squadra abbia patito soprattutto la maggior brillantezza atletica degli avversari, chiamati ad iniziare il proprio campionato tra una settimana, è un qualcosa di naturale. Nelle intenzioni del tecnico bianconero e nella speranza dei tifosi, questi carichi di lavoro iniziali dovrebbero portare i calciatori a disporre di una buona gamba almeno fino a gennaio, quando verrà effettuato un richiamo della preparazione atletica.

La formazione iniziale della Juventus era poi costruita per sei undicesimi da elementi della Next Gen, la seconda squadra che milita nel campionato di Serie C, ma per amor di verità è stato proprio nel secondo tempo, con l'ingresso di numerosi uomini della prima squadra, che lo score è diventato particolarmente pesante, a causa delle due reti subite nel finale.

Condizione fisica quindi, ma anche concetti di gioco e schemi nuovi di zecca, che dopo il devastante triennio dell'Allegri bis devono essere recepiti dal gruppo. Ci vorrà del tempo per scrollarsi di dosso la paura di giocare la palla in maniera propositiva, come richiesto esplicitamente da Thiago Motta, e l'irrefrenabile voglia di disporsi a mo' di Linea Maginot davanti alla propria area di rigore.

_{Federico Chiesa. Kirill Venediktov, CC BY-SA 3.0 GFDL, da Wikimedia Commons}

L'imprinting dato dal tecnico è chiaro ed è basato sul possesso palla nella metà campo avversaria e sul pressing alto in fase di recupero. Per arrivare ad oliare nuovi meccanismi ci vorrà probabilmente un po' di tempo, la disponibilità di tutti al sacrificio, la fiducia totale nel nuovo corso e il raggiungimento di una condizione fisica del tutto diversa da quella mostrata negli ultimi tre anni.

La sfida sembra tutt'altro che facile, ma in quest'ottica chi non si sente funzionale al progetto, come i vari Kean e Soulè, fortunatamente già approdati ad altri lidi, o i vari McKennie, Arthur e Chiesa, farebbe bene a cercarsi quanto prima un'altra sistemazione. Di mammolette ne abbiamo viste fin troppe, adesso è ora di tornare a correre.

Statemi bene, alla prossima!