TUTANKHAMON: come mai è così famoso?

in #history6 years ago (edited)

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Tutankhamon, un sovrano fanciullo salito al trono all'età di dieci anni e morto dopo averne regnati altri nove e senza aver compiuto nessuna azione particolarmente rilevante per l'Egitto, è per il grosso pubblico più famoso di Ramses II , che regnò invece per molti anni rendendo il suo Regno uno dei più potenti tra quelli che si affacciassero sul Mediterraneo.
Il suo grande successo risiede nella scoperta della sua tomba, trovata intatta dall'archeologo inglese Howard Carter il 26 settembre del 1922. Il corredo funebre era composto da oltre 2000 oggetti, fra cui la straordinaria barra in oro massiccio che riproduceva le fattezze del re fanciullo.
C'erano in più intere casse piene di sculture, stoffe e gioielli, che dovettero essere attentamente rimosse dalle loro sedi e poi catalogate. Infine furono riportati alla luce anche oggetti disparati, come una coppia di bastoni di sostegno per camminare, erbe medicinali, un paio di guanti di seta...
Vennero rinvenuti anche due feti di bambine mummificate, nate premature.

Il lavoro di scavo iniziò nel 922 (22 dicembre) e terminò solo due mesi dopo. Il rinvenimento di questa tomba suscitò subito il mito della maledizione, che avrebbe colpito coloro che violassero la sepoltura del faraone-fanciullo. Fu così, quindi, che venne spiegata la morte, del tutto accidentale, di alcuni membri dell'equipe che aveva fatto parte degli scavi. Per decenni ciò costituì un'inesauribile materia prima per estrosi scrittori di una così detta "archeologia alternativa". La tomba di Tutankhamon diventò oggetto di speculazioni fantasiose di ogni genere, ma anche, per fortuna, di serie investigazioni scientifiche.

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Con il progredire della Scienza e della tecnologia fu possibile effettuare nuovi esami sulla mummia del faraone: con i raggi X e la risonanza magnetica gli specialisti ebbero l'opportunità di formulare nuove ipotesi sulla morte del faraone, da sempre celata nel mistero. Alcuni anni fa infatti si ipotizzò grazie ai raggi X l'esistenza di una sorta di ematoma alla base del cranio. Come diretta conseguenza qualcuno avanzò l'ipotesi che Tutankhamon fosse morto a causa di un atto violento contro di lui: ovviamente l'ipotesi di delitto era troppo ghiotta perché non venisse formulata ed alimentata a favore di una fantasiosa serie romanzata giallistica. A nulla valse l'opinione degli esperti, secondo i quali quel trauma era stato provocato accidentalmente dagli imbalsamatori e non era quindi causa diretta del decesso.
Circa dieci anni fa Brando Quilici si fece promotore della realizzazione di un documentario della realizzazione di un documentario per Discovery Channel che testimoniò tutta l'indagine scientifica condotta dal 2007 da Zahi Awass, direttore del Consiglio delle antichità dell'Egitto. Una Tomografia assiale computerizzata (Tac) e l'analisi del DNA furono applicate a varie mummie di quel periodo storico, compresa quella del faraone Tutankhamon. Gli stessi esami furono praticati anche sulle mummie del terzo processore Amenothep III, padre di Akhenaton ed ai resti trovati nella tomba KN55. Qualcuno infatti sospettava da tempo che questi resti appartenessero al "faraone eretico" Akhenaton, che aveva sostituito il culto del Dio unico Aton (il disco solare) al vasto Pantheon tebano.

Il risultato di queste analisi è stato stupefacente e fu annunciato in un'affollatissima conferenza stampa dallo stesso Awass: il DNA del corpo rinvenuto nella tomba KV55 sembrava confermare che si trattasse proprio di Akhenaton. Invece il DNA di Tutankhamon lo indica come figlio del personaggio traslato e sepolto nella tomba KN55.
Si sono inoltre studiate le tre mummie delle tomba KN35: due erano state scoperte alla fine dell'800, ma mai considerate degne di un'investigazione approfonita, sono femminili e catalogate come young lady e older lady. Una ricerca eseguita da Joann Fletcher dell'Università di York identificò la prima come quella di Nefertiri, sposa di Akhenaton. Gli studiosi britannici erano rimasti colpiti dall'aspetto della mummia che presentava gli stessi due fori nei lobi delle orecchie che aveva Nefertiri nel famoso ritratto all'Altes Museum di Berlino. Awass aveva messo subito in dubbio questa ipotesi ed ora l'analisi al DNA confermerebbe che la giovane donna fosse figlia di Amenothep III e che da lei, cioè da sua sorella Akhenaton, avrebbe generato Tutankhamon.
Anche i due feti di sesso femminile ritrovati nella tomba del faraone sono stati di recente identificati ome quelli delle figlie di Tutankhamon, nate morte o perite subito dopo la nascita.

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La consanguineità e l'incesto più volte reiterati furono alla base della generazione di questa dinastia.
A ciò si aggiunsero altri fattori, messi in luce dal radiologo Paul Gostner. Fu una necrosi ossea indotta dalla malaria a provocare la morte di Tutankhamon. Così si spiegano la frattura del femore, la necrosi delle ossa del piede, i bastoni per deambulazione trovati nella tomba del faraone e le erbe con potere antidolorifico. La mummia disseccata del piccolo re e le sue bambine ridotte a crisalidi sono ancora materia di studio di tanti specialisti: anche se la loro storia è remota, è bello ricordare che furono uomini come noi, e che quegli occhi secchi per la polvere dei millenni espressero emozioni e sentimenti.



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