Continuando il tema sulle estorsioni in Italia Art 629 del codice penale

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Cari lettori, in questo post cercherò di interrogarmi come mi ha suggerito un lettore attento (e ciò può farmi solo piacere) su alcuni reati, citandone l'articolo che li menziona.
Art 629 del codice penale ... l'estorsione che nella nostra società è uno dei reati più diffusi e che tende ad interessare e coinvolgere anche i giovanissimi, che appunto sarebbero i soggetti attivi, cioè coloro che pongono in essere questi fatti costituenti reato."

L'art 629 nostro recita cosi:
Chiunque, mediante violenza o minaccia, costringendo taluno a fare o ad omettere qualche cosa, procura a sè o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno, è punito con la reclusione da cinque a dieci anni e con la multa da 516 euro a 2.065.
La pena è della reclusione da sei a venti anni e della multa da 1.032 euro a 3.098 se concorre taluna delle circostanze indicate nell'ultimo capoverso dell'articolo precedente".

Occorre interrogarsi, analizzando questo reato sul bene giuridico .... sulle modalità estrinseche della condotta ... sull'elemento soggettivo ... e sugli eventuali problemi che sorgono in relazione alla consumazione e al tentativo.
Io rifletterei sul concetto di violenza ...... essa si qualifica come il dispiegamento di un'energia fisica sopraffattrice tale da realizzare la coazione della vittima e in quanto intimidatrice coarta la volontà della vittima.

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Ma essa può essere propria e impropria .... la prima fa riferimento alla vittima quando la stessa non può esercitare alcuna forma di resistenza,quindi me la fa definire come una forma di violenza più forte ... la seconda è quella forma di violenza che si realizza attraverso un'attività insidiosa .... pensate all'uso di narcotici di cui abusiamo nell'odierna società ... all'uso fascinoso dell'ipnosi ... infatti il soggetto viene limitato proprio nella sua libertà di autodeterminazione.
A mio avviso nella violenza impropria c'è un'attività particolarmente insidiosa.
Giurisprudenza e dottrina si sono chiesti se la violenza possa avere ad oggetto anche cose dandole l'appellativo di reale.
Ma se guardiamo la casistica della prassi ci si rende conto che la maggior parte degli episodi estorsivi avvengono proprio con violenza sulle cose ... si pensi a tizio che incendia la gioielleria di caio per ottenere il cosiddetto "pizzo" ... ossia la prestazione economica non dovuta che determina il profitto ingiusto a danno altrui.
La minaccia, invece è la prospettazione di un male futuro, la cui verificazione dipende dalla volontà del soggetto agente e per essere valida ai fini dell'estorsione, deve avere alcuni connotati ...: seria e idonea a coartare la libertà di autodeterminazione del singolo .... non necessariamente ingiusta ... cosa che lascia stupiti .... ma idonea a operare la coartazione della libertà di autodeterminazione affinchè il soggetto effettui la prestazione patrimoniale.
È proprio cosi che si determina l'evento finale e il profitto ingiusto con altrui danno .. la minaccia seria e idonea può avere ad oggetto beni di carattere patrimoniale ma anche di natura non patrimoniale .... pensate all'onore ... alla reputazione purchè abbia ad oggetto un bene giuridicamente rilevante .... l'estorsione non vale nell'ipotesi in cui si dice di togliere il saluto ... o nell'ipotesi di un legame affettivo ... per esempio recidere un'amicizia, un legame ... su questo però c'è una sentenza che afferma la possibilita dell'uso estorsivo, anche se in linea di massima non dovrebbe essere cosi, proprio perchè, come ho detto prima il legame di amicizia non è un bene tutelato giuridicamente .... ma la SUPREMA CORTE in un'ipotesi particolare e SENZA PRECEDENTI ha stabilito che è configurabile.
La minaccia può essere espressa, diretta .... manifestata mediante una lettera, una e-mail ... anche mediante mezzi fraudolenti purchè idonei a intimidire la vittima.
La minaccia può avere anche una forma indiretta ... e in questo caso, a maggior ragione dev'essere collegata alla condotta dell'agente e deve porre il soggetto in una situazione di non avere alternative ... tranne quella o di subire la minaccia o determinare la prestazione ingiusta.

(Corte suprema di cassazione a Roma)

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Ancora la SUPREMA CORTE stabilisce che la minaccia estorsiva può essere esplicita, determinata, indiretta ... può essere un'esortazione o un mero consiglio giacchè ciò che rileva è il proposito di ottenere il profitto ingiusto con danno altrui.
C'è estorsione, dunque, anche nell'ipotesi in cui in un rione era stato chiesto agli abitanti un tot di euro per gli ex detenuti ... si riteneva che fosse una minaccia indiretta ... perchè diretta ad ex detenuti che in linea di massima non sono "persone normali"... ma che possono arrecare qualche danno ed è qui che si è ritenuto trattarsi di ipotesi di minaccia implicita.

Grazie per la vostra attenzione, se vorrete leggermi .... ho tantissime cose da dirvi e potrebbero riguardare anche la stessa estorsione...