Pensieri sulla Scienza, Capitolo secondo: Come?

in #ita7 years ago (edited)

Buonasera a tutti voi amici, la scorsa volta abbiamo parlato della domanda Perchè? e del motivo per cui essa è così importante. Ma non è mica la sola sapete? Il perchè infatti svolge un ruolo fondamentale, quello teorico, ma da solo non basta, non è sufficiente farsi domande. Per crescere e migliorare bisogna anche trovare delle risposte:

Come?

(Dai provate a dirmi che non ve lo siete appena chiesto XD)

Come dicevo, il Perchè? è la parte teorica della Scienza, esso è fondamentale per porsi domande e creare attraverso di loro delle teorie, delle speculazioni, delle idee. Idee che poi devono pur essere provate in qualche modo, altrimenti rimangono appunto teorie. Prendiamo il seguente (estremamente banale) esempio:

Perchè mi si è fermata la macchina?
Perchè è finita la benzina
E perchè è finita la benzina?
Perchè sei andato troppo forte ed è finita prima del previsto
E perchè andavo troppo forte?
Perchè eri in ritardo, perchè come al solito non hai messo le chiavi nel loro cestino e non trovandole sei uscito in ritardo
E perchè non ho messo le chiavi al loro posto?
Perchè sei pi+la
Ho capito, e ora COME faccio a far ripartire la macchina?
Fai gasolio

Come anticipato, l'esempio è davvero banale, però credo che riesca ad esplicare il concetto che volevo trasmettere. Il Perchè? ci aiuta a trovare le radici di una domanda, di un problema, mentre il Come? è quello strumento che ci consente di prendere coscienza, a fini pratici, del modus operandi della domanda o del problema in questione.

Nell'esempio dell'auto senza benzina, la risposta era ovvia, in realtà non serviva chiedersi Come fare a far ripartire una vettura priva di carburante, perchè tutti sappiamo che se un'auto non ha combustibile non può funzionare, ma appunto tutti lo sappiamo. Quando la risposta è già conosciuta il come non sembra così importante, ma se la vostra auto avesse avuto il pieno e si fosse spenta lo stesso, a causa di, che ne so, la guarnizione della testata bruciata, la domanda: Come faccio a ripartire? non sembra più tanto stupida no?

Perchè? Come? mancano ancora Chi? Cosa? Quando? e Dove? vuoi spiegarcele tutte?

Con il tempo sicuramente, ho proprio intenzione di analizzare tutte le domande fondamentali, per cercare di capire appieno il loro significato. Per il momento però il mio obiettivo era quello di arrivare ad illustrare il Perchè? e il Come? in quanto sono, a mio parere, le due fondamentali. Su di esse infatti si basa praticamente il Metodo Scientifico:

Il Metodo Scientifico

Questo grafico l'ho preso qui e lo ho modificato con paint (e si vede XD), comunque è un immagine con diritto di essere riutilizzata liberamente, quindi no problem.

In pratica, servendosi solo delle due domande fondamentali, nascoste profondamente nell'essere umano, il Signor Galileo Galilei, nell'ormai lontano periodo conclusivo del rinascimento Italiano, (belin ragazzi noi Italiani eravamo sempre i migliori in tutto, abbiamo avuto Galileo, Leonardo, Michelangelo, Marconi, Meucci, Volta.. Come abbiamo fatto a ridurci cosìcome siamo ora? sbeffeggiati dal resto del mondo?) formulò quello che divenne il metodo Scientifico, metodo al quale i moderni scienziati obbediscono anche oggi:

Passo primo:

Nascita di un problema

E' la base di tutto, è il momento in cui ci si pone una domanda, in cui si è assaliti da un dubbio, è il momento in cui il piccolo divoratore di conoscenza, che vive dentro di noi, "ha fame", e ce lo dimostra facendoci apparire in mente la domanda: Perchè?

Passo secondo

Tentativo di soluzione

Il tentativo di soluzione è la parte del processo in cui ci si passa dall'iniziale Perchè?, necessario per formulare ipotesi e teorie, al successivo Come?, necessario per provare la validità della teoria fornita dal Perchè?

Infatti si divide in:

Ipotesi

La prima parte del tentativo di soluzione, è il momento in cui ci chiediamo: Perchè la macchina non parte? e ci immergiamo nel magico mondo delle possibilità: è finita la benzina? è morto l'alternatore? un guasto all'elettronica? ho comprato una fiat?

Deduzione

Dopo esserci posti sufficienti domande sul Perchè? la nostra auto si è fermata, grazie alla domanda Come? cominciamo a scartare quelle meno plausibili e ci concentriamo su quelle più probabili, in questo modo riusciamo a connettere cause ed effetti e alla fine giungiamo ad un gruppo ristretto di soluzioni possibili.

Controllo sperimentale della previsione

L'utima fase del tentativo di soluzione prevede una prova pratica e ripetibile del tentativo di rispondere alla domanda iniziale, se questa avrà successo e sarà ripetibile (da chiunque, nelle stesse condizioni) diventerà una legge. Se, mettendo gasolio nell'auto che si è spenta, essa riparte, quindi se l'ipotesi è corretta e l'osservazione sperimentale avvalora l'ipotesi, ed è ripetibile la nuova legge sarà:

Se un'automobile si spegne improvvisamente (condizione iniziale), e si nota che il serbatoio è vuoto (condizione necessaria) allora sicuramente devi fare il pieno (tesi)

Quindi?

Quindi semplicemente grazie alle due domande fondamentali, Perchè? e Come? il nostro compatriota Galileo, inventò (o scoprì) quello che è tuttora ritenuto il modo corretto di fare Scienza, basato su osservazione, ipotesi, sperimentazioni e soprattutto ripetibilità dell'esperimento (senza quest'ultima, puoi anche aver scoperto la formula alchemica della trasmutazione dei metalli comuni in oro, e nessuno ti si filerebbe comunque).

Nota a parte: Esercizio di applicazione di quanto letto finora

Vorrei proporre il seguente esercizio: Basandovi sulla parte speculativa del metodo scientifico di cui avete appena letto (escludendo la fase dell'esperimento fisico) provate a pensare al seguente dilemma (@aditili mi piacerebbe sapere cosa ne pensi tu :) ):

Cosa vuole dire vita? cosa sinifica essere vivo o non esserlo? qual'è la linea che divide l'essere vivo dal non esserlo? Perchè nonostante tutto il creato sia costituito dai medesimi elementi non vivi presenti sulla tavola periodica, alcuni aggregati (esempio i sassi) non sono vivi mentre altri aggregati lo sono?

Con questo pensiero chiudo il secondo capitolo di questa serie: Pensiamo gente, pensiamo, altrimenti non abbiamo motivo di essere qui...

A presto,

Voghera.

Sort:  

Tiriamocela un po' : nonostante la cronica mancanza di finanziamenti, i nostri ricercatori sono assolutamente allo stesso livello di quelli degli altri paesi.
Un mio prof una volta ha detto che, proprio perchè i mezzi sono pochi, i ricercatori italiani sviluppano più degli altri la capacità di "arrangiarsi", e per questo sono apprezzati all'estero. Non so fino a che punto sia vero e certamente qualche soldino in più non farebbe male...però ...siamo bravi dai ;)

Verissimo, hai perfettamente ragione, vivendo dall'interno la vita di scienziato confermo quanto dici, siamo apprezzati per la nostra capacità di arrangiarci, e riusciamo lo stesso a portare a termine le nostre imprese. Se avessimo i fondi necessari probabilmente torneremmo ad essere il popolo più scientificamente prolifico del pianeta. Visto che è appena passata la mezzanotte ne approfitto per farti i miei auguri di buon Natale :)

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