Davvero? In pensione a 67 anni? Ma stiamo scherzando?

in #ita7 years ago

A patto di non fare un lavoro definito usurante dal governo, d'ora in poi andremo in pensione a 67 anni. Dico andremo ma in realtà ci andrà solo qualcuno nei prossimi anni, non di certo io o i miei coetanei under-30 che entro qualche anno dimenticheremo perfino il significato della parola "Pensione".

Ma come fa il governo a chiedere a dei poveri Cristi di andare in pensione a 67 anni quando loro dal 15 settembre hanno ottenuto il diritto ad prenderla dopo QUATTRO ANNI, SEI MESI E UN GIORNO di "lavoro"? Certo potranno cominciare ad incassarla solo a 65 anni (che comunque non sono 67) se sono stati eletti una sola volta, ma possono abbassare l'età minima a 60 anni se vengono rieletti.

Queste persone percepiranno un assegno mensile di entità compresa tra i 1000-1200 euro netti dopo appena quatto anni e sei mesi di usurantississimo lavoro parlamentare.

Un povero muratore deve spaccarsi la schiena tutta la vita per pagare 42 anni e 10 mesi di contributi, che se gli va bene, lo porteranno ad ottenere una pensione di 600 euro al mese. ho fatto l'esempio dle uratore perchè mio nonno era tale, ma andrebbe benissimo qualunque altro lavoro, ad esempio pensate ai netturbini, agli assistenti sanitari, ai camionisti o agli agricoltori. Ma al di la del lavoro che uno possa svolgere, non sarebbe giusto neanche se fosse il lavoro più riposante del mondo, perchè io vado in pensione con 42 anni di contributi e tu ci vai con quattro? E prendi più di me? Che cazzo di ragionamento è?

Io sono ignorante per carità, ma secondo me dovremmo imparare a diversificare e categorizzare ogni tipo di lavoro e regolare il raggiungimento delle pensioni di conseguenza.

Per esempio mi frullava in mente questa idea qualche tempo fa mentre parlavo con mio nonno dei bei tempi andati, per quanto concepita così su due piedi da uno stolto come me, sembra comunque più equa rispetto all'attuale sitema:

Redefinizione di pensione

La pensione dovrebbe essere uguale per tutti, bisognerebbe effettuare annualmente un calcolo su quanto costa vivere dignitosamente in tutte le zone d'Italia e farne una media ponderata, il valore risulatante sarebbe la pensione ufficiale per tutti per l'anno corrente. Ovviamente escludendo le pensioni integrative private che uno si mette da parte durante tutta una vita di sacrifici, ci mancherebbe..

Redefinizione di età pensionabile

Qui tirerei fuori il discorso dei lavori usuranti, qui ma anzichè fare "lo sconto" di un paio di anni a queste persone porporrei l'allungamento dell'età pensionabile delle classi svolgenti lavori meno gravosi per favorire il prepensionamento dei primi. Può suonare egoistico certo, ma non da parte mia perchè sono un fisico e il mio lavoro è stancante si, ma mentalmente, fatica fisica non se ne fa assolutamente.

In ogni caso, anche quando sarò in pensione ( tra 90 anni forse ) continuerò a svolgere la mia professione, sottoforma di consulenze o ricerche private, proprio come fa un medico, o un avvocato, o un consulente finanziario o chiunque abbia fatto di una cultura di nicchia il suo mestiere.

Per questo proporrei un allungamento dell'età pensionabile a queste categorie di lavoratori:

Un muratore di norma comincia a lavorare a 15 anni, anche se non si può per legge, quindi contiamo dai 18. Cominci a lavorare a 18 anni, fai il muratore, ti spacchi la schiena tutti i giorni, guadagni 1000 euro al mese, a 50 sei in pensione con quanto ti basta per vivere discretamente, se sei stato bravo hai anche messo da parte due soldi e vivi ancor meglio.

Un medico di norma comincia a guadagnare qualcosa a 30 anni, se è bravo anche prima intorno ai 28, ma stiamo pure sui 30. Cominci a lavorare a 30 anni e in media prendi il triplo del muratore di cui sopra, per coprire lo stesso numero di anni contributivi del muratore dovresti andare in pensione a 62 anni. Ora quanti dottori ultrasessantenni conoscete? Personalmente la maggior parte dei miei medici di fiducia sono quasi ottuagenari e in ogni caso svolgono la professione guadagnando danaro e percependo comunque la pensione di anzianità. A questo genere di persone direi di andare in pensiona ai famosi 67 anni, tanto lavorerebbero comunque e a meno di problemi di salute o mentali nulla potrebbe impedirgli di svolgere le loro mansioni anche a quell'età. Ce lo vedete voi uno scaricatore di porto a 70 anni?

E per i politici?

Per i politici riformerei propro tutto. pensateci, se siamo 5 persone in una stanza non riusciamo ad andare perfettamente d'accordo tra di noi, ci sarà sempre uno scontento, come possiamo pensare di far andare d'accordo 60 milioni di persone? non di sicuro con la classe politica e il governo attuale, che sono assicurati con i nostri soldi se si scottano mentre prendono il sole in vacanza.

Dovremmo tornare a quando i politici venivano votati sui ciottoli, il loro datore di lavoro gli manteneva il posto per la durata del mandato e una volta finito quest'ultimo TORNAVA A CASA a fare il suo mestiere e non poteva partecipare mai più alla vita politica. Non come Fini che ha iniziato da fascista, è diventato ebreo e tra poco diventerà extracomunitario. (cit. necessaria)

In conclusione ho scritto questa specie di articolo perchè mi sono arrabbiato quando h sentito ancora una volta di un aumento dell'età pensionabile, penso al mio povero papà che deve farsi il culo ancora 15 anni, fa l'infermiere, quindi "per fortuna" è escluso dall'aumento, ma vederlo tornare a casa stanco morto dopo 12 ore di fila senza pausa dal pronto soccorso (si adesso in ospedale fanno turni di 12 ore) e con il pensiero di aver fatto qualche errore (perchè dopo 12 ore di notte non puoi essere luicido dai, come fai ad essere in grado di decidere della vita o morte di un paziente? come puoi pensare una cosa simile? vorrei conoscere il genio che ha deciso sta furbata) mi fa piangere il cuore.

Sort:  

A prescindere dal malcostume, che è questione a parte, lo specifico è assai complesso. Se non hai versato abbastanza c'è qualcun altro che sta pagando per te... Si, ma perché nella finanziaria non si inserisce un meccanismo di compensazione... Ce ne sarebbe di cui discutere...!!
Io, al di là di tutto, pur sostenendo che ciascuno ha diritto al tenore di vita che raggiunge grazie al prodotto del suo lavoro, penso che uno Stato in cui c’è chi va in pensione dopo anni di lavoro con 1.000 euro al mese mentre c’è chi va in pensione con 50.000 euro al mese, ...sta sbagliando qualcosa...
A tutti coloro che hanno lavorato e sono andati in pensione andrebbe garantito il minimo per una vita dignitosa e ...un pochino di più. Andando a pescare nelle pensioni sfacciatamente alte.
Ho due figli. Se, un domani uno dei due, lavorando, non riuscisse a racimolare più di 1.000 euro al mese e l’altro ne guadagnasse 50.000, prenderei il secondo a schiaffi fino a quando non si risolvesse a girarne almeno 5.000 al fratello. Amen

Oooh queste sono parole, è così che si ragiona, dobbiamo imparare a dare agli altri quando abbiamo molto. Grazie per il commento :)

E' una questione culturale, la casta fa quello che fa perché noi siamo un popolo sostanzialmente diviso, e non necessariamente a livello geografico. Oramai la casta ha tanti e tali strumenti che dubito le cose cambieranno se non tra qualche decennio.

Purtroppo hai ragione, finchè il popolo italiano non si sveglierà siamo costretti a rimanere in questa suituazione :(

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