REGOLA 14 - Il calcio di rigore [Sesta e Ultima Parte]

DOMANDA: Quali sono le cause di impraticabilità del terreno di gioco?
Le cause d’impraticabilità del terreno di gioco sono dovute generalmente ad eventi atmosferici, che non permettono un regolare svolgimento della gara.
Neve, fango, pioggia quando il pallone non rimbalza e non può essere giocato regolarmente. Nel caso di allagamenti quando esso galleggia in varie zone del terreno e/o quando le pozzanghere non consentono una regolare segnatura del terreno.
Ghiaccio. Quando in più zone del terreno di gioco il ghiaccio formatosi o la neve gelata rappresenti un pericolo per i calciatori, arbitro e assistenti
Vento. Quando il pallone non rimane fermo per via della sua intensità. E pertanto non possono effettuarsi le riprese di gioco.
Nebbia o scarsa visibilità. L’arbitro deve vedere posizionandosi sotto una delle porte l’intero terreno di gioco, quindi deve vedere l’altra porta.

Concludiamo la serie sul regolamento del gioco del calcio, scusandoci se siamo stati troppo brevi o comunque non esaudenti, avendo tralasciato molto e sottoposto ad osservazione solo una parte del regolamento.
L’ultima parte la dedichiamo al “calcio di rigore” che viene assegnato quando un calciatore commette all’interno della propria area di rigore uno dei falli punibili con un calcio di punizione diretto.

Dopo il fischio dell’arbitro, il pallone sarà posizionato sul dischetto, punto già segnato sul terreno di gioco a metri 11 dalla linea di porta, esattamente al centro della porta. Il pallone deve essere fermo al momento della battuta. Il calciatore incaricato del tiro deve essere riconosciuto e riconoscibile da arbitro e calciatori, mentre il portiere deve rimanere sulla linea di porta all’interno dei pali, di fronte a chi calcia il tiro.
Gli altri calciatori, devono stare ad almeno 9,15 m dal punto di battuta (è segnata sul terreno di gioco una mezzaluna), dietro al punto del calcio di rigore, devono stare dentro il terreno di gioco ma fuori dall’area di rigore.
Il pallone deve essere calciato in avanti ed è in gioco non appena si muove.
Il calciatore dopo aver battuto il calcio di rigore, non può toccare nuovamente il pallone prima che lo stesso non sia toccato da un altro calciatore.
Ma quando il calcio di rigore può definirsi concluso? Quando il pallone finisce di muoversi, oppure quando esce fuori dal terreno di gioco o ancora quando l’arbitro fischia per interrompere il gioco per il verificarsi di una qualsiasi infrazione.
Quando, fischiato il calcio di rigore, il tempo è scaduto, nel primo o nel secondo tempo o alla fine dei tempi supplementari, verrà assegnato il recupero per l’effettuazione del calcio di rigore. In tale ipotesi, tirato il calcio di rigore, esso si considera completato e quindi l’azione del tiro è considerata finita quando il pallone finisce di muoversi, quando esce dal terreno di gioco o quando viene giocato da un giocatore diverso dal portiere compreso il calciatore che ha tirato il calcio di rigore, o quando l’arbitro fischia per rilevare una infrazione.
Se un calciatore difendente o il portiere commette un’infrazione senza che la rete venga segnata, si dovrà ripetere il calcio di rigore.

Nel caso durante l’effettuazione di un calcio di rigore vengano rilevate infrazioni, così si dovrà procedere:
Se l’infrazione è commessa da un attaccante compreso colui che calcia, il calcio di rigore sarà ripetuto se il pallone entra in porta. Se invece il pallone non entra in porta, l’arbitro fischierà e assegnerà un calcio di punizione indiretto a favore della squadra avversaria.
Se le infrazioni sono poste in essere dal portiere o dalla squadra difendente la rete sarà convalidata se il pallone entra in porta, il calcio di rigore si ripeterà se il pallone non entra in porta.
Se è il portiere a commettere l’infrazione sarà ammonito.