Broken Mind

Pensieri :

Confutatis and Lacrimosa..

Accarezzarsi un pò,
è come volersi bene,
detestando l'esser soli,
perché lo si è,
piangendo la propria diversità,
nei confini di una stanza,
di un monitor freddo,
nella vitae riflessione del vuoto.

Mille urli,
lacerano ogni sanità mentale,
dilagano nella mente,
simile ad annegare senza fine,
e neppure il pianto,
o mille lacrime possono porvi rimedio.

Ed io odio,
odio,
amo e rifuggo ogni accolito che tenta di portarmi,
alla norma e retta quietudine.

Colpendo forte dove prima accarezzavo,
io ridurre a pietoso silenzio li porterò,
pensieri miei,
io v'imploro,
perchè non morite con me?
Diamoci fuoco in mite ultimo abbraccio.

E dunque,
preghiera sia.

Voi soli compagni,
amici nemici di un esistenza vuota quanto,
eterea,
sappiate che state consumando lo spirito,
che invecchia e peggiora,
nel trascorrere del decadimento fisico,
saluta ogni dio,
rinnega il contatto umano,
consumando quanto di terrestre possa,
timidamente,
ancora tenermi qui,
in vita.

E giunge la follia,
che ama nascondersi,
prendersi ciò che conta,
in cambio di puro orgasmo nelle vene.

Qualcosa c'è,
è nello specchio,
mi guarda ed è senza volto,
o è il mio?

Che disagio nella risata che non si trattiene,
non guardare pallida copia nella mente mia,
disgrazia e orrore,
scoprire è certo,
nell'istante in cui cedo il passo alla pazzia,
non ho il sentore di esser solo.

Consolami pazza mente mia.
Nell'amore che cerco tu sarai il palliativo che mi tiene in vita.

Gli occhi si chiudono sai?
tutto tace,
non c'è più rabbia e sono nella mia,
profondità,
ed è un attimo di infinito paradiso,
nel sentire,
pure ali schiudersi dentro al cuore.

Ma l'attimo si disperde, sai?
porta la disperazione nel ritorno all'io,
l'incatenato al silenzio di una vita modica,
ove il pianto è puro esercizio fisico,
non aggiunge ne utile o consolatorio stato,
lasciando urla silenti e angoscia che quasi lacera,
il ventre e ciò che ne compone al suo interno.

Quando nella notte che non ha mai fine parlo a me stesso,
che sia sole o luna fuori della finestra,
io sono con me,
pensando magari ad una lei come me,
a qualcosa di diverso o nell'istante in cui ancora mi colpisco forte,
lo merito,
colpire più forte,
ancora un colpo.
e poi altri,
perchè chi ama e sa amare troppo,
deve distrarsi se,
la sua mente è rotta dall'esser soli.

E urla,
urla mente mia,
ne io capire ne tu potrai,
fino a che morte o amore in seno al destino,
avrò.

Caress a little,
it's like loving each other,
detesting being alone,
because it is,
crying their diversity,
in the confines of a room,
a cold monitor,
in the life and reflection of the void.

A thousand screams,
they tear every sanity,
they spread in the mind,
similar to drowning endlessly,
and even the crying,
or a thousand tears can remedy it.

And I hate,
hate,
I love and I flee every acolyte who tries to bring me,
to the norm and right quietude.

Striking strong where I first stroked,
I will reduce them to pitiful silence,
my thoughts,
I implore you,
why do not you die with me?
Let's shoot the fire in a mild embrace.

And so,
prayer is.

You only companions,
enemy friends of an empty existence as much as,
ethereal,
know that you are consuming the spirit,
that gets old and gets worse,
in the passing of physical decay,
say goodbye to every god,
deny human contact,
consuming as much as terrestrial,
timidly
still keep me here,
in life.

And madness comes,
who loves to hide,
take what matters,
in exchange for pure orgasm in the veins.

Something is there,
it's in the mirror,
he looks at me and is faceless,
or is it mine?

What an uneasiness in the laughter that does not hold back,
do not look pale copy in my mind,
misfortune and horror,
to find out is certain,
the moment I give way to madness,
I do not have the feeling of being alone.

Cheer up mad my mind.
In the love I seek you will be the palliative that keeps me alive.

Eyes close, you know?
everything's quiet,
there is no more anger and I am in mine,
depth,
and it is a moment of infinite paradise,
in feeling,
pure wings unfolding within the heart.

But the moment is lost, you know?
brings despair in the return to the ego,
chained to the silence of a modest life,
where crying is pure physical exercise,
it does not add a useful or comforting state,
leaving silent screams and anguish that almost tore,
the belly and what it composes within it.

When in the night that never ends I talk to myself,
whether it's the sun or the moon outside the window,
I'm with me,
maybe thinking of a girl like me,
to something different or at the instant when I still hit hard,
I deserve it,
hit harder,
one more shot.
and then others,
because those who love and know how to love too much,
must be distracted if,
his mind is broken from being alone.

And screams,
screams my mind,
nor will I understand you,
until death or love in the heart of destiny,
I will.

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