Pensieri sparsi sull'amore durante un viaggio in treno

Come cantava Mina: “Mi sei scoppiato dentro il cuore all’improvviso”.
Cosa vuol dire? Che un bel giorno, nella tranquillità quotidiana, arriva qualcuno a infrangere quella serenità. Ed è tutto un batticuore, un’ansia che cresce, un desiderio da appagare. Poi una sicurezza, una felicità, un porto sicuro.
È un qualcosa che scoppia nel cuore, facendolo esplodere, dividendolo, spezzandolo, creando compartimenti stagni dedicati al detonatore in questione.

C'è l'amore che ti spezza per sempre e quello che invece ti fa ritrovare pezzi di te che avevi smarrito. L’amore per un uomo, per una donna, per un figlio, per una mamma, per una sorella, un fratello, uno zio o una zia, l’amore quello incondizionato che ti lega alle persone più diverse, vicine e lontane nel tempo e nello spazio, nonostante i pregi e i difetti, nonostante la vita che rende tutto più difficile.
E tutto questo ti divide e ti permette di entrare in sintonia con molteplici vite che altrimenti non avresti mai potuto vivere. Succede però che qualcuno possa deludere, non ricambiare, far soffrire, semplicemente sparire. E quel pezzo di te che avevi donato si perde nel vuoto, cercando sempre un appiglio che non trova.
Può durare per sempre o, a volte, può arrivare qualcuno a raccogliere quel lembo di cuore, di amore, di sentimento, di profondità inespressa e accoglierlo come merita.
Risolvendo tutto, o quasi.

L’amore, dicono, non conosce confini, viaggia nel tempo, nello spazio, tra le persone. Spesso è un tuffo nel passato.
Si può voler bene a persone mai incontrate né conosciute? Si può provare affetto sincero per un’idea, un’immagine, per il racconto che si fa di una persona?
Credo sia questo anche il potere del racconto, della narrazione. Il riuscire a costruire un personaggio perfetto basandosi sulla vita di una persona, eliminando tutte le note negative o i dettagli poco gloriosi.
Avvicinarsi ai pensieri di un altro e riviverli come fossero i propri.
Avvicinarsi un po' di più, sempre di più.