Vikings ha finalmente avuto il suo Ragnarok
Quando anche History Channel decise di intraprendere la via della serialità in molti dubitarono che un canale documentaristico potesse creare un prodotto avvincente e dal taglio più televisivo.
A distanza di 5 anni dal debutto in molti si sono dovuti ricredere grazie al successo planetario della serie madre del canale: Vikings.
In molti l'hanno ribattezzata la "Game of Thrones" dei poveri. Una sentenza un pò sbrigativa ma che nasconde in un certo senso anche un grande complimento.
La serie di Michael Hirst non ha a disposizione i potenti mezzi di HBO, non può contare su una base fan di centinaia di milioni di persone, non ha potuto mettere in campo attori, registi e tecnici dai nomi altisonanti. Nonostante ciò è però riuscita a scrivere una bella pagina di televisione unendo toni documentaristici ad un'epicità sempre più marcata.
Ha condiviso con Game of Thrones 2 aspetti fondamentali:
- la crudezza delle scene
- La grande abilità di tessere delle trame dove nessuno, neppure i protagonisti potessero essere esenti da una prematura dipartita
Oggi Game Of Thrones è un fenomeno mondiale ma nelle prime 2-3 stagioni il suo successo era dovuto principalmente proprio a questi 2 fattori. Una serie dove capita che a morire è il protagonista, dove ognuno dei personaggi chiave è in costante pericolo, dove trame di palazzo si uniscono a destini beffardi era un qualcosa che all'epoca non si vedeva in giro. Fu clamoroso quel successo e altrettanto meritato.
Vikings riparte da li ma costruisce attorno a questo la propria mitologia, con un taglio diverso, con una narrazione diversa, più ruvida, più violenta e a tratti anche più umana.
Tutto partì da Ragnar Lothbrok e intorno a lui tutto si è più volte accentrato, si è più volte allontanato per poi fare ritorno creando mondi, storie e personaggi sempre più stratificati e sempre più complessi.
Non è un caso se l'ultima puntata della quinta stagione, che costituisce anche l'ultimo season finale visto che la sesta sarà anche l'ultima stagione, porta in scena il celeberrimo "Ragnarok", ripreso anche da Waititi nel suo "Thor: Ragnarok" marveliano.
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E' un punto di arrivo atteso, inevitabile. Una convergenza che porta tutti i protagonisti a lottare non più per il dominio del mondo, per la sete di conoscenza o per l'espansione territoriale oltre i confini della scandinavia. Ad essere in palio è la madre di tutte le terre, è la propria casa: Kattegat.
Abbiamo assistito negli ultimi anni a giravolte anche clamorose, a volte forzate da parte dei tanti figli di Ragnar ma ora che il Wessex e la cristianità sono alle spalle è arrivato il momento di ricongiungersi alle proprie radici e creare da zero la nuova dimora, sulle orme del padre, sulle orme di ciò che significa essere "VIKINGS".
Arriverà uno scontro cruento, mai privo di strategia, corporeo e fisico ma anche intellettuale e pieno di arguzia.
Lagertha e Bjorn saranno protagonisti di una delle scene più belle della serie.
Alcune visioni ci metteranno i brividi riportandoci al passato.
Ubbe avrà la sua riscossa.
Hvirtsek troverà il suo posto.
Re Harald la sua dignità.
Il popolo di Kattegat il suo trionfo.
Ivar il suo destino.
40 minuti densissimi che nulla avranno mai a che fare con la perfezione della "Battaglia dei Bastardi" di Game of Thrones ma che riusciranno comunque a portarci in un mondo fatto di epicità, di scontri, di destino e di mistica voglia di appropiarsi di qualcosa che è già tuo.
Vikings in 5 anni ha dimostrato che una televisione che incrocia il documentario senza mai metterlo davvero in scena è possibile. E' possibile partire da un contesto storico e mitizzarlo senza alcun bisogno di draghi, di streghe e di morti erranti.
Una sfida vinta da Hirst che mette in scena il suo Ragnarok portandosi a casa la vittoria più bella, nonostante tanti piccoli difetti e sbavature, quella del pubblico e della storia.
E per History Channel è forse questo il successo più bello.
Figataaa!! Devo ancora vedere la seconda metà della quinta stagione!
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Molto bella, soprattutto la fase finale ed in particolare l'episodio conclusivo.
Anche io sono a quel punto...
Per quanto mi riguarda, preferisco Vikings e la sua storia a Games of Trones.
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