Rassegna di oggetti utili realizzati tramite la stampa 3D - CAP II - Un primo esempio

in #ita6 years ago (edited)

copertina e titolo_CAPII.png

Copertina realizzata dall'autore rielaborando questa immagine CC0


Salve a tutti e bentrovati!

Come anticipato nel mio articolo precedente, comincio oggi ad illustrarvi le caratteristiche di 10 oggetti utili modellati in 3D e realizzabili tramite la tecnologia della stampa 3D.

Voglio premettere che alcuni progetti sono stati interamente realizzati da me: dall'ideazione alla modellazione su Fusion 360, fino alla stampa, ne sono responsabile al 100%. Altri, invece, li ho trovati online tramite una serie di fruttuose ricerche effettuate su Thingiverse. In ogni caso, i modelli 3D in formato STL sono, per tutti gli oggetti, gratuitamente e liberamente scaricabili dalla stessa piattaforma e mi premurerò di fornirvi ogni volta il link alla pagina in cui trovarli.

Thingiverse è un sito che si è rivelato, nel tempo, una scoperta estremamente interessante ed interattiva, luogo di estrema condivisione, comunità fatta di utenti, appassionati e professionisti, che mettono a disposizione del tutto gratuita progetti di varia natura. La condivisione porta con sé doni inaspettati e molto apprezzabili, prima fra tutti la soddisfazione di vedere i propri progetti stampati in 3D in giro per il mondo, dall'Europa all'America, alla Russia. Il vantaggio dell'uso gratuito dei modelli presenti nella piattaforma, però, non deve essere trasformato in appropriazione indebita degli stessi, per cui consiglio sempre, qualora voleste scaricare qualche modello e stamparlo, di iscrivervi e lasciare una foto dell'oggetto stampato all'autore, un piccolo segno di apprezzamento e riconoscimento.


Terminata questa lunga premessa, siamo quasi pronti a procedere con la presentazione, la valutazione e la descrizione del primo oggetto utile di questa rassegna. Quasi pronti? Sì, perché prima di buttarci a capofitto nella nostra esplorazione, ci sono ancora un paio di concetti da chiarire.
Quando si parla di stampa 3D a filamento, infatti, occorre conoscere, anche solo parzialmente, come funzioni questa tecnologia. Ci aiuta molto, a tale proposito,Wikipedia, ma potete dare una lettura ad un mio vecchio articolo in merito o a due post scritti da @designeasy poco tempo fa': Stampa 3D e STAMPA 3D - Impostare una stampa e definirne il prezzo.
In questa sede voglio soffermarmi soltanto sui concetti di risoluzione e infill.


RISOLUZIONE


Le stampanti 3D a filamento usano un processo di produzione additivo in cui il materiale plastico fuso viene depositato su strati o layer, procedendo di norma dal basso verso l'alto per costruire l'oggetto passo dopo passo. È come se il modello di partenza fosse diviso in tante fette orizzontali: gli strati o layer, appunto. La risoluzione o qualità di stampa è inversamente proporzionale all'altezza di questi strati: quanto più piccolo è il valore impostato come altezza del layer di stampa, tanto più alta sarà la qualità dell'oggetto stampato.

risoluzione schema.png

Se l'altezza del layer di stampa diminuisce, aumenta la risoluzione dell'oggetto stampato, ovvero l'approssimarsi della forma finale a quella ideale e perfetta

Immagine di proprietà dell'autore

Il concetto di risoluzione viaggia di pari passo con la questione dei tempi di stampa: quanto più alta è la qualità, infatti, tanto più lunghi sono i tempi di realizzazione. Una risoluzione con cui lavoro molto è 0.2 mm (altezza del layer di stampa) perché è di solito un buon compromesso per ottenere oggetti di qualità più che accettabile in tempi relativamente brevi. A volte, mi sposto su un valore di 0.1 mm, ma solo quando lo ritengo strettamente necessario (quando, ad esempio, ci sono dettagli di superficie minuti o delle curve molto accentuate). D'altra parte, spesso gli oggetti stampati hanno la necessità di essere post-prodotti, tramite processi quali la carteggiatura o i bagni in vapori di acetone che eliminano del tutto o parzialmente i difetti superficiali, rendendo di fatto poco efficiente l'uso di risoluzioni molto alte.

INFILL


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L'immagine mostra come varia la trama interna di un oggetto stampato al variare del valore percentuale di infill.

Licenza CC BY 2.0.

Così come le porte in legno di solito non sono completamente solide ma hanno un “cuore” a bassa densità, allo stesso modo gli oggetti stampati con la tecnologia a filamento, presentano un riempimento interno a densità più bassa. La gestione corretta del riempimento, permette di stampare ogni oggetto risparmiando sui tempi e sui costi.

Da questa osservazione - che ho tradotto dal testo "The 3D Printing Handbook: Technologies, design and applications" di Ben Redwood, Filemon Schöffer e Brian Garret, edito da 3D HUBS, a pagina 167 – è possibile dedurre che molto spesso gli oggetti stampati non sono completamente solidi o pieni; il riempimento delle parti interne o infill deve essere gestito in modo consapevole per garantire la resistenza della parte senza sprechi di tempo, materiali ed energia.

L'infill viene gestito tramite un valore percentuale e realizza una trama interna il cui disegno può essere cambiato in alcuni software di stampa in base alle esigenze contingenti. L'immagine in alto rivela in modo più chiaro ed immediato rispetto alle parole, come cambi la struttura interna di un oggetto stampato al variare della percentuale di infill.


OGGETTO N. 1: Lo strizza tubetti di dentifricio a forma di mostro


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Il primo oggetto della rassegna - Immagine di proprietà dell'autore

Questo primo oggetto sarà ormai ben noto a chi ha seguito i miei tutorial, in cui ho spiegato come ottenere il modello 3D stampabile e ho analizzato tecniche e alternative di modellazione. Per approfondimenti, vi invito a dare un'occhiata agli articoli che contengono la prima, la seconda e la terza parte del tutorial, ma anche all'analisi delle alternative di modellazione che ho pubblicato successivamente.

L'oggetto è un mostriciattolo stritolatore di tubetti di dentifricio, ovvero uno strumento per recuperare il dentifricio dal tubetto fino all'ultima goccia. In questo caso specifico si tratta di un mio design, ideato per rispondere ad una mia necessità quotidiana in modo buffo ma efficace, creando un elemento utile ma al contempo capace di comunicare qualcosa, di raccontare una storia. La sua funzione primaria viene arricchita da una funzione altra, puramente emozionale: l'empatia, suscitata dal sorriso di questo piccolo mostro felice, avido divoratore di tubetti ed affetto da contagioso buonumore mattutino.


I numeri


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Il pagellino - Immagine di proprietà dell'autore

Nell'immagine in alto, riporto la mia valutazione dell'oggetto in questione, una vera e propria pagella che mostra i voti per ciascuna delle quattro voci che ho ritenuto significative e discriminanti (illustrate nella parte precedente): funzionalità, tempo, dimensioni e post-produzione o post-processing.

La funzionalità dell'oggetto è buona, anche se a causa della mancanza di flessibilità dimensionale, risultano a volte necessarie delle modifiche al modello 3D, per renderlo compatibile con alcuni tubetti di dentifricio maxi-formato (in alcuni casi, infatti, il mostriciattolo è risultato troppo piccolo!). Voto 8/10.

I tempi di stampa, con risoluzione regolata a 0,2 mm e infill al 18%, sono ottimi: l'oggetto è stato terminato in circa 30 minuti. Voto 10/10.

Le dimensioni, estremamente contenute, lo rendono compatibile con i piatti di stampa delle desktop printer più diffuse in commercio. I piatti di stampa più comuni, infatti, sono di 20x20 cm, anche se esistono modelli mini con piatto 10x10 cm e quelli maxi che raggiungono i 40x40 cm. Per comodità mi riferirò sempre ai modelli standard con piatto da 20x20 cm. Voto 10/10.

Infine, esso non richiede alcuna operazione di post-produzione, va già bene quando è fresco di stampa; per i più certosini, è sempre possibile accanirsi con carta abrasiva e santa pazienza, ma la funzionalità dell'oggetto non è compromessa da una mancata carteggiatura/pulitura. Voto 10/10.

Il mio voto complessivo, dunque, è di quattro stelline e mezzo!


Se aveste voglia di cimentarvi nella modellazione di quest'oggetto, potete seguire il mio tutorial a puntate in merito (Parte I, Parte II, Parte III). Se voleste invece scaricare in modo del tutto gratuito il modello già pronto per la stampa, lo trovate disponibile su Thingiverse con licenza Creative Commons – Attribution (CC BY 3.0)


Anche questo secondo capitolo giunge al termine; la prossima volta esamineremo il secondo oggetto di questa rassegna! Vi lascio una foto, una piccola anteprima, di cosa si tratta secondo voi?

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Il prossimo oggetto della rassegna, cosa mai sarà?
Immagine di proprietà dell'autore

Vi ringrazio per essere passati a leggermi e vi invito a commentare nel caso in cui aveste osservazioni, dubbi e domande; farò del mio meglio per chiarire ogni cosa.


Fonti: "The 3D Printing Handbook: Technologies, design and applications" di Ben Redwood, Filemon Schöffer e Brian Garret, edito da 3D HUBS

Sort:  

Come sempre, un lavoro eccellente!
Si vede che sei esperta in materia...ti seguo con attenzione per ampliare il mio bagaglio di conoscenze.
Il prossimo oggetto della rassegna sarà mai....mmmh un supporto per un rullo di carta, o qualcosa del genere?

Grazie!!! <3

Come dico sempre, ci provo, faccio del mio meglio! Sono contenta che il post sia stato di tuo gradimento, sai che il tuo parere per me conta molto visto che sei del settore!
Per quanto riguarda la risposta, mi spiace ma no, anche se serve per arrotolare. Diciamo che ha funzione affine al primo oggetto della rassegna...

Come si fa a non esprimerti i miei più convinti e sinceri complimenti per il brillante lavoro postato??
E concordo che, all'apparenza, sembra tutto quanto abbastanza facile ed intuitivo, ma sono certo che la tua spiegazione ed illustrazione è veramente ottima, la mia pratica sarebbe disastrosa!!!
Bravissima, cara @nawamy, complimenti davvero

Sempre gentilissimo <3
Faccio del mio meglio, sto cercando di mostrare che modellazione e stampa 3D sono più o meno alla portata di tutti, ma so che non si tratta di cose semplicissime a volte. Basta fare pratica, come dicevo a @giornalista poco sopra: pratica, costanza ed entusiasmo portano grandi soddisfazioni!
Beh, se può consolarti le mie prime esperienze in materia di stampa 3D sono state abbastanza disastrose, ma poi - come spero - ho recuperato! :P
Grazie per essere passato di qua e per il commento, lo apprezzo tanto!

Brava, per come lo descrivi bene, sembra facilissimo... anche se io ho i miei dubbi! Un piacere grande leggerti e imparare nozioni utili seppur lontane dalle mie attitudini. Un saluto @giornalista

Intanto grazie di cuore per il commento e per l'apprezzamento, per me conta molto! Diciamo che non è roba fantascientifica, ma come per tutto servono buona volontà e pratica! Basta non avere pregiudizi!

È veramente figo poter produrre a casa ciò di cui abbiamo bisogno e ciò che la nostra fervida fantasia sforna! Ne sono sempre rimasta affascinata quando capitava di vederne qualcuna in esposizione... chissà magari un giorno me ne comprerò una e poi seguirò i tuoi splendidi tutorial 😄

Hai ragione, hai colto lo spirito <3
Grazie!

Lavorare con stampanti 3D è stato uno dei miei più grandi rimpianti. Avrei potuto farlo nell'ambito della mia tesi specialistica ma rinunciai...che errore!
Complimenti @nawamy

Ciao e grazie per il tuo commento! La mia filosofia di vita è che non è mai troppo tardi per recuperare quello che sembra perso! Oggi le stampanti domestiche non costano più un accidente, potresti recuperare ;)

Complimenti...e che voglia mi viene di usare una stampante 3d!

Grazie mille! :D

È davvero un'opportunità enorme quella della stampa 3D, ed il tuo post rappresenta davvero un ottimo lavoro, come sempre aggiungerei! Chiaro, completo utile e perfino dolce e simpatico, proprio come quella piccola e verde mascotte divora tubetti 😊
Ps l aggeggino nuovo è un arrotola tubetti?

Weeee!!!! Bravaaa!!! Hai vinto una stampa 3D, te la porto appena ci vediamo <3
Sì, si tratta proprio di un arrotola tubetti, sono sempre alle prese col dentifricio io, mi piace lavarmi i denti spesso, ahahah!

Scherzi a parte, ti ringrazio molto per esserti fermata a leggere e a commentare! Mi fa piacere che tu abbia gradito e apprezzato, davvero!
Grazie di cuore! <3

Love 3D prints. Beautiful like you. Thanks for sharing, hehe. I'm Oatmeal Joey Arnold. You can call me Joey.

Hi Joey, thank you for stopping by and for your comment, much appreciated! 🙂🙃🙂

How are you? Nice to meet you, Amy.

Devo ammettere che mi ha sempre incuriosito il metodo di funzionamento delle stampanti 3D, trovo il tuo articolo veramente interessante e ben strutturato (ovviamente bisogna non trascurare anche i precedenti articoli!). Complimenti @nawamy !!

Ciao! Grazie mille per essere passato dal blog! E grazie per il commento, mi fa piacere che l'articolo ti sia piaciuto, lo apprezzo molto!
Le stampanti 3D stanno operando una piccola rivoluzione in molti settori, occorre tenere gli occhi ben aperti per vederne le potenzialità di applicazione ;)
Grazie ancora!

Sono completamente d’accordo, lo trovo davvero affascinante e rivoluzionario, la tecnologia procede a passi giganti! È stato un piacere informarmi sul tuo blog, davvero interessante! A presto! :)

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