La dove c'era l'erba, ora c'è una città

in #ita7 years ago (edited)

Là dove c'era l'erba, ora c'è una città
e quella casa in mezzo al verde dove sarà
Se andiamo avanti così chissà come si farà


DAL 1960 AL 2017

È così che negli anni sessanta cantava un certo Adriano Celentano, nonostante in quegli anni fuori dalle grandi città, si respirava ancora aria pura, ed i rapporti umani erano più diretti e sinceri. Era difficile, se non impossibile, trovare centri commerciali con scale mobili ed un sacco di comodità; si andava dal fruttivendolo, al panificio, alla drogheria...Sicuramente si perdeva molto più tempo di adesso per fare la spesa, ma tra venditore e cliente si instaurava un rapporto, una confidenza, che adesso non c'è più. La vita oggi è molto più agevolata, certo, ma a risentirne più di tutti sono stati i rapporti umani, che stanno diventando sempre più inesistenti. Una volta dopo pranzo, sbrigate le faccende di casa, le donne si concedevano un caffè in compagnia della vicina, con la quale erano andate, magari, a fare la spesa, qualche ora prima. Oggi, invece, la situazione è stata stravolta: le donne che abitano nello stesso condominio non si conoscono, se non per nome; quando si ha voglia di chiacchierare non si cerca compagnia nella vicina di casa, ma si digitano dei numeri su uno smartphone e si chiama l'amica sul cellulare. I bambini stessi hanno perso la gioia di correre per strada dando calci ad un pallone, la gioia di giocare insieme a grandi classici come campana, nascondino, biglie, ecc ecc; giochi che aiutavano ad accrescere la fantasia, e perché no, la conoscenza della natura e degli animali. I rapporti, oggi, tra i bambini, sono stati completamente stravolti; si comunica tramite sms, mms, whatsapp, messenger, telegram...insomma, non c'è più quel dialogo diretto a quattr'occhi. Quelle infinite partite di pallone, quei giochi che regalavano mille rosate sono stati sostituiti dalla playstation, dal computer e dalla televisione. Una volta, per strada, si poteva incrociare lo sguardo della gente, oggi si incontrano solo persone con la testa china sullo smartphone, o ad ascoltare musica dall'ipod con le cuffie, oppure ancora a messaggiare con persone che non hanno mai conosciuto nella vita reale.

PRO E CONTRO DEL PROGRESSO

PRO

Sicuramente il progresso e l'industrializzazione hanno i loro vantaggi, come ad esempio l'aumento dei posti di lavori, mete prima irraggiungibili ora vengono prese di mira per il fine settimana, la possibilità di parlare e vedere familiari ed lontani, tramite le videochiamate. Ci sono anche scoperte VERAMENTE IMPORTANTI, come le cure per malattie che prima risultavano mortai; anche la televisione ha dato una mano, facendo viaggiare in maniera quasi istantanea le informazioni, coinvolgendo anche le persone che non sono mai state cosi attente ad informarsi su ciò che accade nel mondo; e ancora, l'utilizzo di macchine agricole ha aumentato e velocizzato di gran lunga la produzione, lavastoviglie e lavatrici sono venute in aiuto delle casalinghe che prima svolgevano questi compiti a mano.

CONTRO

D'altro canto, se le condizioni di vita sono migliorate, a risentirne sono stati i rapporti umani hanno perso l'intensità degli anni passati, diventando sempre più "virtuali". Questo problema, ahimè, è principalmente riscontrabile nei bambini e negli adolescenti, che hanno perso quasi completamente la gioia di scambiare opinioni face to face. I mezzi di comunicazioni sono chat, sms, messaggi vocali tramite social network...il risultato? Una generazione che quasi non sa parlare, che ha difficoltà a formulare frasi se non in forma scritta (e spesso sgrammaticate per via delle abbreviazioni). La freddezza dei messaggi non sarà mai paragonabile alle conversazioni guardandosi negli occhi; non si sa neanche se l'altra persona dall'altro lato dello schermo sia sincera, cosa che sarebbe intuibile guardando le espressioni del viso.

SI STAVA MEGLIO QUANDO SI STAVA PEGGIO (?)

Sapete qual è la prima domanda che mi viene posta dai ragazzi alla pizzeria dove lavoro?
"Scusa, avete il wi-fi?"
Ecco, una cosa che non tollero. Io non vado fuori a mangiare con gli amici per stare incollato al cellulare, a condividere foto in compagnia dei miei amici, per poi ignorarli e tornare a smanettare sui vari Facebook/Instagram/Twitter. Si esce per scambiare opinioni, bere una birra e farsi quattro sane risate, cose che purtroppo sono state ormai messe da parte dai ragazzi di oggi. E gli auguri di compleanno/pasqua/natale? Le lettere scritte a mano, con la propria calligrafia, che lascia intuire gli stati d'animo di chi scrive in base a come lo fa, cosa che ormai non esiste più essendo sostituita da messaggi o email, scritti in Times New Roman, quindi uguale agli auguri mandati da altre mille persone. E le foto? Quelle spontanee, come vengono vengono, sviluppate da rullino. Non c'era la possibilità di rifare cento volte una foto, o di modificarla per correggere i difetti; erano poche ma sincere, significative. Si è arrivato anche a sostituire I LIBRI con gli eBOOK, ed a questo non ci sto. Il piacere di sfogliare le pagine ingiallite di un libro tramandato negli anni dalla mia famiglia, dov'è finito? È stato sostituito da un ipad che non fa altro che danneggiare la vista per il troppo tempo che viene guardato. Ma insomma, potremmo parlare per ora dei pro ed i contro dee nuove tecnologie, senza arrivare mai ad una conclusione. Io, quindi, vi lascio come al solito con le mie riflessioni personali, che potete condividere o essere assolutamente in disaccordo:

TUTTO È PIÙ FACILE E COMODO OGGI, ED È GIUSTO CHE IL PROGRESSO VADA AVANTI. MA NOI NON DOVREMMO LASCIARE CHE QUESTO AVANZAMENTO PRENDA IL SOPRAVVENTO SUI RAPPORTI UMANI, NON DOVREMMO DIPENDERE DELLA TECNOLOGIA E DEGLI OGGETTI ELETTRONICI, A DISCAPITO DELLE EMOZIONI E DEI SENTIMENTI.

Sort:  

Sai quale è la cosa incredibile? Che questo bellissimo post, pregno e grondante di verità, sia stato partorito dalla mente di una persona nata nel 1994. E che dimostra di saper fare un paragone con un periodo che, per motivi anagrafici, non puo' aver vissuto ma del quale ha soltanto sentito parlare. Dirti "bravo" penso che sia riduttivo.Sei una persona veramente in gamba .

Grande Mario, giovane ma hai capito tanto della vita. Quando ero ragazzino io era tutto un altro vivere. La prima cosa che mi viene in mente è che erano tempi nei quali qualsiasi cosa te la sudavi e guadagnavi. Ma tornerò presto su questo argomento

E tu, Nicola, sei sempre troppo buono. Mi sono sempre trovato un po' a "disagio" con gli amici che, crescendo, si son lasciati trasportare troppo dalle nuove tecnologie. Son cresciuto in una famiglia molto tradizionalista, e questo ha fatto si che io preferisca sempre la sincerità dei rapporti umani face to face, più che quelli virtuali. Mi riesco ad immedesimare bene in anni che non ho avuto la fortuna di vivere sulla mia pelle, proprio perché mi sento di appartenere piu a quelle generazioni che alla generazione social di adesso. Grazie per le tue opinioni, sempre puntuali ed apprezzatissime.

Ciao Mario! Come sempre gran bel post!!

Come sempre, gentilissima 😊

io invece la penso diversamente e lo sai. senza la tecnologia non ci saremmo potuti conoscere nemmeno. l'informatizzazione al servizio dell'uomo. nuove realtà, amo il cyberpunk. amo poter creare dal nulla grazie a un pc, grazie a questo commento e al mio autoupvote.

Mi trovi assolutamente d'accordo. Sono pro-progresso tecnologico anche io, solo non mi va giù che questo prenda piede sempre più, fino a sostituirsi ai rapporti umani. L'abuso è ciò che condanno, per il resto sono sempre felice dei risultati che si ottengono, che una volta sembravano inimmaginabili.

Ti voglio bene!

Sempre er mejo Marco😊

Cavolo si, mi sono ricollegato involontariamente al tuo post. Bello, diretto, veloce. Concordo!

Concetti simili e stesso identico punto di vista, a favore e forti sostenitori degli ormai "obsoleti" rapporti umani.

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