ANNO NUOVO VITA NUOVA: Zaino in spalla, si riparte.

Eccoci, ci siamo quasi.

Non ho molto da dire in queste occasioni. Da qualche tempo ...non ci riesco più...

Potrei dire che non vedo l’ora che scatti la mezzanotte, perché del 2017 ho un sacco di brutti ricordi. E avrei ragione di farlo.

Ma potrei anche dire che il 2017 è stato un anno in cui sono successe molte belle cose e sarebbe altrettanto vero.

In definitiva, potrei dire allora che è stato un anno come tutti gli altri. E andrebbe bene anche così...

Dunque la dico in questo modo:

Ciò che fa la differenza non è quello che ci accade, ma come noi lo viviamo. La vera differenza è nel nostro modo di guardare il mondo.

Che è anche, soprattutto, l’arma più potente con la quale possiamo contrastare le avversità che, inevitabilmente, prima poi arriveranno e torneranno. E per mantenere il giusto equilibrio critico nell’euforia dei momentanei successi.

Quindi, auguri, baci, abbracci, zaino in spalla e ...si riparte.

Non perdiamo la gioia di festeggiare, di celebrare i riti, coltivare le tradizioni, di approfittare del 31 dicembre per fare i migliori propositi. E non abbattiamoci se il nostro recente passato non è stato tutto rose e fiori e ci aspettano ancora alcune difficoltà.

È un gioco. Tutto questo fa parte del gioco. E in un gioco, si sa, non puoi pensare di vincere sempre...

Ma puoi sperare di cavartela meglio se hai tante fiches. O buone carte.

Le fiches si moltiplicano se sai sorridere al mondo.

Le carte ...quelle te le distribuisce il destino. Ma se sei bravo, accorto e, all’occasione, anche un po’ spregiudicato, le strade per vincere le trovi anche quando le carte non sono bellissime.

Buon 2018 a tutti voi, cari nuovi amici di Steemit!

E, per festeggiare sorridendo, una pillola: un piccolo aneddoto. Un fatto che mi è realmente accaduto. Protagonista, capocomico inconsapevole, ancora una volta, mia moglie.

È autunno da un pezzo, ma il tempo continua ad essere splendido e anche questo fine settimana siamo venuti al mare. Siamo venuti in spiaggia e ho fatto il bagno.

Poi, mentre mangio la pizza rossa, Francesca mi fotografa.

"Fra, non prendere tutto il corpo, chè sò vecchio”, le dico. ”È brutto, fa schifo!”

E Valeria, mia moglie, sdraiata accanto a me, senza alzare lo sguardo dal giornale: ”Perché, invece, il viso?!..."

La foto di copertina mi ritrae, qualche anno fa, sulle Dolomiti, al rifugio Lagazuoi ed è di mia proprietà.